19. Camping weekend: parte 2

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Brandon si strozzò con la sua stessa saliva e guardò il suo compagno di squadra Luke. «Puoi lasciarci soli un secondo?»

Luke annuì e gli diede una pacca sulla spalla per poi alzarsi. Al suo posto si sedette Zoey. «C'è stato un problema e non ho più un posto dove dormire.» Si grattò la tempia storcendo la bocca. «E tu hai detto che dormirai da solo, perciò...»

Brandon si accarezzò le cosce e sospirò. «Non hai proprio alternative?» Si inumidì le labbra. «A me piace dormire da solo.»

Zoey piegò la testa, sollevando un sopracciglio. «Sì, l'alternativa è farmi una capanna di rami e foglie, Brandon.»

Il biondo cercò di trattenere una risata. «D'accordo, va bene. Vai a prendere le tue cose.»

Zoey sorrise dolcemente e si allungò verso di lui per dargli un bacio sulla guancia, vicino all'angolo della bocca. Si allontanò lentamente ma non del tutto, mentre Brandon faceva scorrere gli occhi su tutto il suo viso, mordendosi piano il labbro inferiore. I loro sguardi si incrociarono per una manciata di secondi e Brandon si avvicinò di nuovo. La baciò lui questa volta, ma non sulla guancia. Zoey rimase interdetta, ma non per questo lo scansò.

Dopo un paio di secondi, si staccarono. Le guance di Zoey stavano avvampando e Brandon non si era mai sentito così agitato. Aveva avuto qualche storia, era uscito con tante ragazze al liceo e durante il primo anno di college e non aveva mai avuto nessun problema, ma in quel momento non capiva perché si sentisse in quel modo.

«Cos'è appena successo?» Mormorò Zoey.

Brandon sgranò gli occhi e scrollò le spalle. «Ho notato che Kai ci stava guardando e», tossì, «ne ho approfittato.»

Zoey aggrottò le sopracciglia e si guardò attorno confusa. «Ma Kai non c'è.»

«Ok, Zoey, perché non vai a prendere le tue cose?» Disse Brandon, tentando di cambiare argomento.

Zoey voleva fargli altre domande, chiarire i dubbi che quel bacio le aveva fatto venire, ma si limitò ad annuire, alzarsi e andare a recuperare il suo zaino.

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Il sole era sul punto di tramontare e tutti erano impegnati ad organizzarsi per la cena e il falò. Alcuni ragazzi erano al lago, pescando sul molo e cercando di acchiappare qualche pesce. Altri stavano avvicinando un paio di tronchi su cui sedersi durante la cena. Altri ancora erano andati a caccia di legna da usare per il fuoco. Tra questi c'era Zoey, che girava nel bosco, tra gli alberi, a cercare rami e inciampando ogni tanto qua e là tra qualche erbaccia. Aveva bisogno di pensare, di schiarire le idee e riordinare i suoi pensieri. Quel weekend doveva essere l'occasione perfetta per sorprendere Kai, per farlo ingelosire, arrabbiare, per farlo cedere, ma da quando erano arrivati non aveva pensato a lui e se ne stava rendendo conto solo in quel momento, da sola. Forse era successo un paio di volte, ma nei suoi pensieri il viso di Kai non aveva più i capelli bruni, erano diventati biondo platino. L'unica spiegazione plausibile era il fatto che aveva passato le ultime ore con Brandon e si erano baciati più volte, sarebbe stato normale per chiunque sentirsi in quel modo, anche se Zoey non voleva, ma sentiva comunque il bisogno di andare fino in fondo.

Si accovacciò per prendere un ramo ma urtò con il piede contro la radice di un albero e quasi non finì con la faccia per terra. Qualcuno la afferrò per il braccio, salvandola dalla caduta.

Colta dall'imbarazzo, Zoey tossì e si sistemò i vestiti e i capelli, prima di alzare la testa e incontrare lo sguardo di Kai. «Oh, sei tu.» Affermò con voce bassa.

«Sì, sono io.» Rispose Kai. «Che stai facendo?»

Zoey si accovacciò a recuperare i rami che le erano scivolati dalle mani. «Raccolgo un po' di legna per il falò, non si vede?» E li sventolò in faccia a Kai.

Torn // Kai ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora