23. Jealousy jealousy - Kai

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Fuori diluviava e la pioggia incessante batteva contro la finestra della stanza. Erano le sette di sera e camera mia era immersa nel buio, illuminata solo da qualche lampo ogni tanto. Mi misi seduto e cercai la maglietta a tastoni, andando a tentativi. Madison, nel frattempo, si infilava le scarpe, preparandosi ad andare via.

«Mio padre ti chiamerà in questi giorni per il posto di lavoro di cui ti ho parlato.» Madison ruppe il silenzio, sedendosi sul bordo del letto.

Trovai i pantaloni e mi alzai in piedi per indossarli. «È nella sua azienda giusto?»

Lei annuì, prendendo il telefono che aveva lasciato sul mio comodino e mettendoselo in borsa. «Cosa fai stasera?»

Feci spallucce. «Non lo so, pensavo di andare da Sally's con degli amici. Tu?»

Madison scosse la testa. «Io devo vedermi con delle compagne di corso per un progetto.» Prese la sua giacca e la indossò. «Tra tutti i giorni disponibili, hanno scelto il venerdì sera.» Sbuffò.

Forzai una risata. «Divertiti.»

«Anche tu.» Si avvicinò al mio viso prima di stamparmi un bacio sulle labbra, un bacio che non ricambiai perché le uniche labbra a cui riuscivo a pensare erano quelle di Zoey.

«Non bere troppo!» Mi raccomandò prima di lasciare la stanza.

Alzai gli occhi al cielo e cercai il telefono tra le lenzuola. Non appena lo trovai scrissi sul gruppo che avevo fatto l'anno prima con dei ragazzi conosciuti per caso in università. Tra loro c'erano Tyler, il ragazzo di Caroline, e Matt, quello che aveva riportato Zoey e le sue amiche a casa dopo la festa di inizio anno.


 Tra loro c'erano Tyler, il ragazzo di Caroline, e Matt, quello che aveva riportato Zoey e le sue amiche a casa dopo la festa di inizio anno

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Mi alzai e aprii l'armadio, da dove tirai fuori delle mutande di ricambio e dei vestiti da mettere quella sera. Optai per qualcosa di semplice, molto semplice. Una t-shirt bianca, dei pantaloni e una giacca di jeans abbinata. Ma quell'outfit aveva bisogno di un tocco in più. Raggiunsi il mio comodino e aprii il cassetto più basso. Scavai tra le cianfrusaglie che tenevo lì dentro e presi una scatoletta blu. La aprii e ritrovai la catenina d'oro lì dentro, dove l'avevo lasciata. Mia nonna me l'aveva regalata un anno prima, il mese che partii per il college. Non era esagerata, o troppo appariscente, era sottile ed elegante, proprio come lei.

Sorrisi, rigirandomela tra le mani.

Mi alzai e lasciai i vestiti e la catenina sul letto. In quel momento, entrò Brandon, che era appena tornato dagli allenamenti di basket.

«Ehi.» Mi salutò freddo con un cenno della testa.

Dopo la discussione che avevamo avuto su Zoey parecchi giorni prima, non ci eravamo riavvicinati e le nostre conversazioni si limitavano a domande di cortesia per evitare l'imbarazzo.

«Ciao.» Feci un mezzo sorriso, sperando di alleviare la tensione.

Lanciò un'occhiata veloce ai vestiti sul mio letto e sistemò il borsone sopra il suo armadio. «Esci?»

Torn // Kai ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora