Per dimenticarti.

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MARTINA'S P.O.V.

"Caro Jorge,
a pochi giorni da quello che sarà il giorno più importante della tua vita, impugno questa penna e decido di scriverti.

Non so se avrò mai il coraggio di spedirti questa lettera, ma il mio cuore aveva bisogno di alleggerirsi.

Ci conosciamo da anni e non posso rinnegare quello che c'è stato tra noi. E non puoi farlo nemmeno tu."

Rileggo quello che ho scritto finora, poche parole, nulla di più.

Le lacrime scorrono imperterrite sul mio viso e il mio cuore spezzato cerca di rassegnarsi all'idea di averlo perso.

"Quando ci siamo conosciuti ero appena una diciassettenne, che iniziava a pensare a cosa fare del suo futuro. Tu, prossimo ai venti, mi vedevi come una bimba con la fretta di crescere.

Eppure me lo dicesti, ero matura per la mia età."

Ricordo il nostro primo incontro come se fosse ieri, nonostante siano passati anni da quel giorno.

Lui, bello, stronzo e irraggiungibile, era il migliore amico di mio cugino, che abitava dall'altra parte della nazione, trasferitosi in città per l'inizio del secondo anno di università.

"Abbiamo legato subito e il tuo modo di fare mi attraeva, mi attrae, e non poco.

Eri il mio migliore amico, il mio confidente, il fratello maggiore che non ho. Sapevi consigliarmi ed eri sempre pronto ad aiutarmi, in qualunque cosa.

Ero la tua hermanita."

Una lacrima per quel soprannome, una per i pomeriggi passati a spiegarmi matematica, un'altra per tutte le cose che avrei voluto dirgli prima.

"Inizialmente amavo quel soprannome, ti sentivo vicino.

Poi ho iniziato ad odiarlo.

Desideravo che mi vedessi come una donna e non come la cuginetta del tuo migliore amico.

Mi facevo bella per te, solo per te, e cercavo di farti ingelosire in tutti i modi. Volevo le tue attenzioni, volevo te."

Faccio un respiro profondo, cercando di calmarmi. Ma come?

Il dolore che provo in questo momento è straziante, ripercorrere tutta la nostra storia, sapendo che lui sta per sposare lei.

"Eravamo vicini più che mai, ed io ero pronta a confessarti ciò che portavo dentro al cuore, poi è arrivata lei."

Stephanie è entrata nelle nostre vite all'improvviso ed io ero estremamente gelosa, la invidiavo.

"Chissà come sarebbero andate le cose se non ti avessi nascosto i miei sentimenti per così tanto tempo, me lo chiedo spesso.
Ma sai... non ne ho mai avuto il coraggio, ho sempre avuto quell'opprimente paura di poterti perdere e mi aggrappavo con tutta me stessa a quelle piccole cose che ci mantenevano uniti."

'E' una cotta, passerà' mi ripetevo, ma non passava. Non è mai passata.

Tutti i miei amici mi rimproveravano; erano gli anni più belli della mia vita è io li passavo in pena per lui. Ho sofferto tanto, forse troppo per essere solo una ragazzina di appena diciassette anni.

"Vederti felice mi faceva stare bene, era questo quello che volevo per te, ma mi rodeva dentro sapere che il motivo di quella felicità non ero io.
E si, ero disposta a mettermi da parte... l'ho fatto.

All'inizio era così, ma poi tu sei cambiato."

Ci sto ancora male se ci penso, eppure sono passati sette anni da allora.

OneShot// JortiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora