CAPITOLO 2

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-È tardi. Io devo tornare a casa.- Ho detto tirando fuori di tasca le chiavi della moto. - Ti accompagno- disse Mikey frettoloso. - Ok.....-  Mi raggiunse subito - Dove abiti?- 
- Seguimi- Ho urlato mentre  lo superavo. Io stavo al piano terra, con un giardinetto, vicino alle scuole medie. Appena arrivati, gli ho fatto mettere la moto dentro al giardino.
- Ti offro un the, vieni-  Annuì. Siamo entrati. Mi sono diretta a preparare il the.

Mikey's pov
Sul tavolino in salotto c'erano dei libri delle medie - Tu che classe fai?-
- Teoricamente  terza media.- rispose lei. - Perché teoricamente?-  - Ho lasciato la scuola. Volevo diventare quel che sono ora.- disse voltandosi con le tazze in mano, poggiandole sul tavolo. - Cosa indenti?-  - Mi piace leggere e cetera, però io voglio dedicare la mia vita alle gang da pestare. A farmi un nome tra i migliori, a difendere le ragazze indifese, voglio che la gente mi tema.-
- E perché?-  - Una volta, in prima media, una gang di ragazzi, mi voleva violentare. La mia migliore amica, prese una pala dal cantiere affianco,  e li picchiò con quella. Arrivò la polizia e l'arresto. 5 anni di riformatorio. Solo perché io non mi sapevo difendere. Adesso è ancora lì, e io qui. In seconda ho smesso di fare la scuola, mi sono fatta il tatuaggio, e colorata i capelli. Ogni tanto cambio colore. Ma il mio preferito è in assoluto il verde acido.-
La guardai. Sembrava così indifesa, ora che sapevo la sua storia.
- Tra un po' ci scontreremo con la Moebius.-

Aki's pov
Mi disse mentre versavo il the. - La Moebius, eh?-  - Si. Sai qualcosa su di loro?-  Mi sono tirata su la maglia. Avevo una cicatrice sul fianco sinistro.- Questa me l'hanno fatta quelli della Moebius, l'anno scorso. Ne avevo steso più della metà, e d'improvviso tirano fuori i coltelli. È gente matta. Ma si può gestire.-  - Ecco. Che ne dici se diventi la "stratega" della Toman?!- Urlò tutto eccitato.
- Stratega?- Cosa intende?  - Si, insomma, sei intelligente, brava a combattere, sei una spia. Nella Toman sono tutti muscoli e voglia di pestare.  Non abbiamo mai un piano, o una visione ampia di chi ci troviamo davanti. -  Non ero convinta. - Io sono la testa, Draken il braccio destro e tu il cervello-. Era serio? - Qualunque strategia, io ti ascolterò. È un sì o no?-  Ho annuito piano piano. Questa era la svolta della mia vita.  - Allora: domani ci sarà una riunione, e io ti presenterò. Vieni verso alle 21  al tempio.- Poi cominciò a bere il the.  Io ero sotto shock. IO NELLA TOMAN??!! FINALMENTE! ASPETTAVO SOLO ME LO CHIEDESSE. - Bene. Io vado. A domani.- disse sorridendomi. Ho fatto un sorrisetto. Piccolo. - Ah, domani dovrai esporre le tue opinioni e piani. Puoi farcela, vero?-. - Certo.  Sta notte penso a tutto quello che può succedere.-. - Bene. Notte- e se ne andò. La sera dopo arrivò in fretta. Erano le 18 che mi trovo davanti casa Draken e Mikey. - E voi che ci fate qui?- - Nulla. Siamo venuti a vedere come stavi- disse Mikey.  - Come dovevo sta? Male?-  - No, ma dopo la notizia di ieri..... Sei in ansia?-  - Prima no, ora grazie a te si.-  Gli feci cenno di entrare, e mi seguirono. - Che bella casa- disse Draken - Grazie- - Cosa sai sulla Moebius?- - Troppo.- Ho risposto seria. - Sono armati. Noi no. Dobbiamo puntare sulla difensiva. Dobbiamo proteggere i ragazzi in prima fila. Hanno coltelli e bastoni. Andranno sicuramente d'attacco, e noi, ci difenderemo.-  -Te lo avevo detto, è furba lei- bisbigliò Mikey all'orecchio di Draken. Ma senza successo, lo avevo sentito. - È tardi. Dobbiamo fare cena. Andiamo Draken.-  - Io ho il Ramen e dei Dorayaki.- Mikey si girò con occhi giganteschi - Dorayaki?- - Si-
- DOBBIAMO RIMANERE. ORA- Sbraitò. Sono andata in cucina e li ho tirato fuori. Poi ho preparato il Ramen. E abbiamo fatto cena.
- Andiamo- Dico seria, lasciando i piatti sul tavolo. Prendo le chiavi di casa e della moto. Chiudo casa e partiamo. Appena arrivati, Mikey mi dà una giacca, nera con le scritte oro
- Te la sei meritata: Benvenuta nella gang- L'ho presa facendo un cenno con la testa. Arrivarono un sacco di ragazzi.

Tachemichy 's pov
-OGGI SIAMO QUI PER PRESENTARVI IL CAPO DELLA TERZA DIVISIONE : KISAKI TETTA.- Urlò Mikey. Kisaki Tetta? Ma io lo conosco, l'assassino di Hina. Mi passò affianco, guardandomi male. - E ORA, LA NOSTRA MENTE- Urlò poi. Entrò lei. Aki. Con la sigaretta in bocca, la giacca legata sulla vita. Sputò la sigaretta e la pestò. Si avvicinò a Mikey, che le aveva fatto posto tra lui e Draken. -LEI È AKI.-  Si levarono da dietro delle urla - NO ALLE RAGAZZE- E così finché Aki non intervenì- IO SONO QUI PER UN MOTIVO:NON FARVI PERDERE. SONO STATA CHIAMATA APPOSTA. QUINDI NON ROMPETE LE PALLE.- Urlò. Tutti si zittirono. Faceva paura. - Tra poco ci scontreremo con la Moebius, e lei ci serve- disse Mikey. - A cosa?!- urlò qualcuno - Io la Moebius l'ho già affrontata. Da sola. Quindi vi servo. Loro combattono armati, quindi partono in attacco. Se attacchiamo sarà un massacro. Non ci resta che difenderci.- Non aveva tutti i torti: se a loro piace attaccare, noi ci dobbiamo difendere. - COME FACCIAMO A SAPERE CHE UNA RAGAZZA HA RAGIONE?!- Urlò uno.
- Siete troppo sessisti, per i miei gusti.-
-PERCHÈ LO DICE MIKEY- Urlò Draken, di risposta. - Ho un piano: praticamente la maggior parte si nasconderà, ripeto, NASCONDERÀ- Sottolineò questa parola. - e appena saranno andati a dosso al gruppo in minoranza, quelli nascosti usciranno, così da colpirli alle spalle. Funzionerà, solo se collaborate.- Gli sguardi dei capi e vice delle divisioni erano sicuri, che sarebbe riuscito. Tutti gli altri no. Tra cui Tetta. -  Perché dovremmo dare retta a te?! Ti senti un genio ragazzina?! Noi ci PICCHIAMO,non pettiniamo le bambole!- Sbraitò Tetta.

Aki's pov
Prima che Draken facesse un passo avanti, tirai un cazzotto, dritto sul naso di Kisaki. Gli occhiali gli volarono via. - Scusa. Anche io picchio la gente. Ecco la dimostrazione-  gli usciva sangue dal naso. Mikey mi guardò stranito. - Era troppo rompipalle- ho bisbigliato. Lui ha annuito. -Bene. È tutto- ho detto andando via. Beh, stavo per andare via. Mi stava per arrivare un pugno dal lato destro. E io prontamente l'ho bloccato a metà aria. Era Kisaki. Che mi guardò con uno sguardo interrogativo. Arrivò Tachemichy, che tirò pure lui un pugno a Kisaki. Poi arrivò un tizio con i capelli lunghi neri, che stava per pestare a sangue Tachemichy. Io lo bloccai in tempo. -lasciami  stare ragazzina.- disse cercando di liberarsi dalla mia presa, senza successo. - EHI! LASCIAMI PESTARE QUESTO STUPIDO!- Urlò. Ma io non lo lasciavo. Anzi, gli ho fatto lo sgambetto facendolo cadere a gambe all'aria. - Ora vado- e me ne sono andata.

Oc x Mikey ( Tokyo Revengers)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora