PAURE

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SANEM

Siamo ai primi di novembre, é passato un mese da quando io e Can siamo scappati insieme, nella nostra barca stiamo da dio, ci fermiamo solo per fare rifornimenti o passeggiare.

"amore ho trovato qualcosa!" dice Can entrando in camera
"amore, dimmi, su cosa?" chiedo finendo di vestirmi
"sui tuoi genitori, dovrebbero chiamarsi Nihat e Mevkibe Aydin"
"se così fosse vero io dovrei chiamarmi Sanem Aydin?"
Si avvicina e mi fa sedere sul letto, prende dolcemente le mie mani nelle sue e continua
"tuo padre dovrebbe essere un editore, mentre tua madre è una scrittrice, ecco questo è il suo romanzo, si intitola Per Mia Figlia, parla di come hanno dovuto lasciare la loro figlia, in più se leggi al contrario queste righe puoi trovare un nome"
"SANEM!!! C'È SCRITTO IL MIO NOME!!!" dico scioccata, mi scendono delle lacrime e Can mi stringe forte
"amore mio, sono quasi sicuro che sono loro, vivono a Bodrum, stiamo andando li, tu dovresti essere nata
proprio lì"
"amore ho paura!"
"non devi amore mio! Io sono sempre al tuo fianco" dice prima di baciarmi dolcemente.

Siamo arrivati scendiamo dalla nostra barca ma io non riesco a smettere di tremare, la città è sul mare è stupenda ma io non riesco a calmarmi
"amore mio, tranquilla tesoro, sono qui affronteremo tutto insieme!"
Can mi accarezza dolcemente il viso.

Lo abbraccio forte e lo bacio con passione"grazie amore mio! Ti amo!" dico sorridendo"ti amo anch'io piccola!" mi prende per mano e andiamo al indirizzo dei miei presunti genitori biologici

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Lo abbraccio forte e lo bacio con passione
"grazie amore mio! Ti amo!" dico sorridendo
"ti amo anch'io piccola!" mi prende per mano e andiamo al indirizzo dei miei presunti genitori biologici.

Il quartiere è molto carino, ci sono diverse case una unità al altra ma di colore diverso, ci sono piccole botteghe e persone che parlano per strada, per un attimo penso a come sarebbe stato crescere qui, è così diverso dalla villa in zona residenziale dove sono cresciuta, ma devo ammettere di sentirmi più a mio agio qui! Con queste persone.

Ci fermiamo davanti ad una casa e leggendo il cognome non c'è dubbio, siamo arrivati!
Can suona e mi abbraccia forte a sé
"tranquilla amore mio"
"ok" rispondo ma sto tremando, ho un nodo in gola, ho tante domande per loro, ma non so da dove cominciare
Si apre la porta e vedo un uomo e una donna, sono entrambi robusti, lui è moro un po stempiato con due grandi occhi azzurri è un paio di occhiali, i vestiti sono semplici camicia a righe e pantaloni classici scuri, lei è castana, con gli occhi marroni come i miei, ha un semplice vestito chiaro
"buon giorno, chi siete?" dice l'uomo e io mi faccio coraggio
"sono sanem!".

Ci fermiamo davanti ad una casa e leggendo il cognome non c'è dubbio, siamo arrivati!Can suona e mi abbraccia forte a sé"tranquilla amore mio""ok" rispondo ma sto tremando, ho un nodo in gola, ho tante domande per loro, ma non so da dove cominciar...

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Alle mie parole cambiano espressione
"Sanem?" dicono in coro
"sono stata abbandonata quando ero in fasce, questo è il biglietto c'è scritto solo il mio nome e la mia data di nascita" dico dandogli il biglietto, i loro occhi si riempiono di lacrime
"figlia mia" dice la donna guardandomi
"ti abbiamo trovata finalmente!" dice l'uomo
"perché mi avete abbandonata?!" dico dura
"signori Aydin, io sono Can Divit, il futuro marito di vostra figlia!"
Guardano Can è sorridono
"possiamo entrare? Dobbiamo parlare!" dice serio e ci fanno accomodare.

Ci accomodiamo a tavola
"vi prego, voglio sapere perché mi avete abbandonata?" dico più tranquilla, Can non ha mai smesso di tenermi la mano
"vent'anni fa, non eravamo ricchi, bè nemmeno adesso lo siamo, quando tua madre resto incinta io non avevo un lavoro, entrambi i nostri genitori non c'erano più, non avevamo nessuno che ci potesse aiutare" dice l'uomo
"eri così piccola, noi non avevamo neanche dimora fissa, dormivamo in macchina, così abbiamo dovuto fare una scelta! Che ci ha spezzato il cuore, darti in adozione" dice la donna
"dopo cinque anni, io lavorando giorno e notte c'è lo fatta ad aprire una piccola casa editrice" dice l'uomo
"io sono una scrittrice, ho scritto un romanzo che a avuto successo, così abbiamo potuto prendere una casa" prosegue la donna
"abbiamo provato a cercarti ma ci hanno detto che eri stata adottata, e che non potevano dirci altro" l'uno si asciuga una lacrima
"così ho scritto il libro che hai in mano, con la speranza che tu capissi, e ci cercassi"
I miei occhi si riempiono di lacrime
"io credevo che non mi amaste" dico tremante
"no! Noi ti amiamo amore mio" dice l'uomo
"dopo di te non abbiamo più avuto figli, sei il nostro unico amore" dice la donna
"mamma! Papà!" dico in lacrime e loro mi abbracciano, gli stringo forte mentre piangiamo insieme.

CAN

Vederla con i suoi genitori è un emozione fortissima
"scusate! Io dovrei parlarvi"
Si siedono davanti a noi e gli racconto tutto, di essere il fratello adottivo di Sanem, di quello che hanno fatto i miei genitori, di tutto.

"adesso sapete! Non ci girerò in torno, io voglio sposare Sanem, vi chiedo di ridarle il vostro cognome affinché noi possiamo sposarci senza problemi!" dico diretto"quanto avete sofferto" dice la madre di Sanem"certo che vi aiuteremo, e in più, so...

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"adesso sapete! Non ci girerò in torno, io voglio sposare Sanem, vi chiedo di ridarle il vostro cognome affinché noi possiamo sposarci senza problemi!" dico diretto
"quanto avete sofferto" dice la madre di Sanem
"certo che vi aiuteremo, e in più, solo se lo vorrete, noi ecco.." dice il padre di Sanem
"anch'io voglio conoscervi" dice Sanem e io la abbraccio sorridendo
"avremo modo di conoscerci, in più la mia Sanem è una scrittrice, adesso so da chi ha preso" dico hai suoi genitori che mi sorridono
"però amore, in cucina devi migliorare, guarda che buoni dolci che fa tua madre" dico e tutti sorridono
"Can!!!" mi colpisce scherzosamente sul braccio e tutti ridono ed è quello che voglio essere una famiglia, mi sembrano brave persone, che anno sofferto ed è giusto che facciano parte della nostra vita e che Sanem gli conosca.

Ci invitano a pranzo e noi accettiamo volentieri, gli guardo e sorrido, sembra che abbiano sempre vissuto insieme, sono così simili, vedo che la goffaggine l'ha ereditata dal padre ma anche il carattere dolce, mentre la forza, la determinazione dalla madre, in più lei è sua madre hanno gli stessi occhi.

Gli salutiamo e torniamo sulla barca, ma ci hanno fatto promettere di andare a pranzo da loro anche il giorno dopo è noi abbiamo accettato.

Una volta dentro Sanem mi stringe forte
"amore mio grazie!! Sono così felice di aver conosciuto i miei genitori!! Sono fantastici in più dopo domani cambierò cognome!! Potremo sposarci!"
"ne sono felice anch'io amore mio, non vedo l'ora di sposarti, facciamolo presto ti prego!" dico prima di baciarla con passione
"si! Anch'io non vedo l'ora di essere tua moglie!"
"sarai solo mia! Per sempre!" dico stringendola più forte a me, con possessione
"lo stesso vale per te!" dice accarezzandomi il viso per poi scendere sul petto e ricoprirmo di brividi
"dopo domani sarai libera di sposarmi, tra un mese ci sposeremo" dico diretto
"tra un mese?! Non in estate?" dice sorpresa
"non ci penso neanche, un mese!" dico baciandola e facendo aderire il mio corpo al suo
"hai vinto! Tra un mese sarò tua!" mi sussurra sulle labbra
"o piccola! Ma tu sei già mia! Lo sei dalla prima volta che ti ho vista!" la bacio di nuovo ma stavolta più in profondità con più passione
"è tu sei mio! Solo mio! Da quando i miei occhi si sono posati su i tuoi!" mi bacia con altrettanta passione e io la prendo in braccio
" andiamo a letto! "dico sensuale
" si ti voglio! "risponde baciandomi con bramosia, in pochi minuti siamo già in camera uniti nel nostro amore e nella nostra passione.

Eccoci ad un altro capitolo 🥰
Come avete visto hanno trovato i genitori di Sanem, tra poco lei cambierà cognome e potrà sposare Can 😍
Grazie a tutte voi di seguire la mia storia 🥰
A martedì mattina con il prossimo capitolo 😘❤️

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