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PARTENZA IMPROVVISA

SANEM

Stiamo tornando a casa dopo due giorni favolosi passati al rifugio, appena attraversiamo la porta troviamo i nostri genitori davanti a noi, sorridenti è con le valigie in mano
"che succede?" chiede Can con un sopracciglio alzato
"preparatevi, andremo tutti per una settimana al resort di Ayaz" dice nostra madre saltellando come una bambina delle elementari
"perché?" chiedo
"vedremo il resort finito, in più pubblicrzzeremo le tue creme, potrai fare le foto li, è intanto pubblicizzare anche il resort, prenderemo due piccioni con una fava" dice nostro padre alzando le braccia in modo teatrale
"in più ci divertiremo, siamo quasi ad ottobre è lì vicino c'è il bosco, le foglie prenderanno i colori rossi e gialli, sarà stupendo" continua nostra madre
Rassegnati prepariamo le valigie è andiamo con loro, loro con la loro auto io e Can con la sua.

"non mi piace per niente questa l'oro idea!" dice Can nervoso mentre guida
"neanche a me, ma che ci possiamo fare, hanno deciso così" dico sbuffando
"molto presto diremo tutto, sinceramente non c'è la faccio più amore mio!" mi prende la mano e me la bacia dolcemente
"sono d'accordo con te amore" metto la testa nella sua spalla e resto così.

In due ore è mezzo arriviamo al resort
Parcheggiamo nel ampio giardino è entriamo,
Ad attenderci al ingresso c'è un sorridente Ayaz
"ben venuti!!!"
"Ayaz tesoro grazie per l'invito" dice nostra madre abbracciandolo calorosamente
"è un piacere per me" risponde gentile
"figliolo" dice nostro padre stringendoli la mano
"Azziz" ricambia la stretta sorridendo
"Sanem, ciao bellissima!" mi abbraccia ma resto fredda
"ciao a te" dico solo
"Can!" dice sorridendo
"Ayaz!" dice è lo fissa duro, mi metto dietro di lui e gli accarezzo la schiena, subito si rilassa, si gira e mi sorride
"venite vi faccio fare un giro, è vi mostro le camere" dice Ayaz tutto contento.

Il resort è bellissimo, immerso nel verde, l'edificio è tutto bianco, fiori c'è una piscina con sdraie, un campo da gol enorme, è anche da tennis.
Dentro è sempre dai toni del bianco, c'è la sala ristorante, una spa, la palestra, piscina riscaldata è una sala per il basket come quelle americane, ci sono diverse stanze tutte con una loro personalità, c'è addirittura una biblioteca
"quella l'ho fatta pensando a te" mi dice Ayaz spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio
"che uomo figlia mia, non c'è ne sono così in giro" dice nostra madre è io mi sento davvero a disagio
"allora le camere quando c'è le fai vedere?!" chiede Can visibilmente nervoso, é come dargli torto, ci guardiamo è moriamo dentro, vorremmo baciarci, abbracciarci, ma non possiamo non adesso.

CAN

Vederlo toccare Sanem mi ha dato un fastidio indescrivibile, è la mia donna è non ho potuto fare niente!
La guardo è lei guarda me è moriamo dentro, vorremmo baciarci abbracciarci, ma non possiamo non adesso.

Mentre ci porta verso le nostre stanze mi avicino a lei è le parlo al orecchio
"tranquilla amore mio, la prossima volta gli taglio la mano" ride e rido anch'io
Dentro l'ascensore ci mettiamo in fondo, loro tre sono davanti a noi tutti concentrati a parlare
Mi avvicino a Sanem, le accarezzo dolcemente la schiena da sotto la maglia è la sento tremare, il contatto con la sua pelle fa tremare anche me
"troverò il modo di stare da soli amore mio, te lo prometto" le sussurro
"non chiedo altro" mi sussurra a sua volta.

Arriviamo al lungo corridoio che porta alle nostre stanze
"Aziz è Aydan, questa suit è per voi, la vista sulle montagne è strepitosa" dice il cretino
"Sanem, questa stanza è per te, é una delle più belle"
Dio come gli spaccherei volentieri la faccia
"Can, questa è per noi"
"come?" chiedo di sicuro ho capito male
"come al liceo eravamo sempre insieme, ci chiamavano stalio e olio, perché io ero grasso e Can secco rifinito, come siamo cambiati"
"si è vero, adesso con un pugno spacco un albero!" dico battendo il pugno sul palmo della mia mano, meglio che capisca di non farmi incazzare.