Capitolo 30

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La tutina in pelle che ho scelto di indossare per questo party improvvisato mi sta meglio di quanto mi aspettassi e il cerchietto con le orecchiette da gatto che mi ha regalato Cassandra aggiunge quel tocco in più, rendendolo adatto per halloween, anche se forse un po' insolito. Prendo dall'armadio la borsetta e completo l'outfit di fretta, dal momento che la mia amica mi sta aspettando di sotto. Da quello che ho capito, la festa si terrà nella casa in campagna che ha ereditato insieme alla villa in cui vive ed altri immobili.

Ancora non riesco a capacitarmi che sia stata in grado di tirare su una festa da sola, senza che io sospettassi nulla!

Mi guardo allo specchio per l'ultima volta, poi scendo le scale, esortata dal clacson della macchina che mi attende.

<< Allora io vado >> dico, mettendo al corrente papà e Melanie

<< Stai benissimo. Divertiti e chiama se ci sono problemi >> mi ricordano

Annuisco << Ah, quasi dimenticavo, siccome non c'è scuola domani, molto probabilmente resterò a dormire lì >>

Seguono altre minime raccomandazioni, le stesse da due anni a questa parte, finché non mi lasciano uscire indisturbata.

<< Ce l'hai fatta, Catwoman >> mi saluta

<< Proprio così, Cappuccetto rosso >> le dico di rimando, osservando meglio il suo bellissimo costume, con tanto di cestino e panini finti.

Il viaggio procede tranquillo, tra risate e canzoni cantate a squarciagola. Quando arriviamo a casa ho l'impressione di avere la gola secca per quanto ho urlato, ma la vista dell'esterno basta per farmi restare ancor di più a bocca aperta.

L'ampio giardino è illuminato da una serie di candele che creano l'illusione di un tragitto nella notte. Ci sono numerose zucche, di varie forme e caratteristiche, poste praticamente dappertutto, che danno vita ad un'atmosfera più che magica, tanto da sembrare di star vivendo in uno di quei film in cui la protagonista fa la sua entrata spiazzando tutti con la sua bellezza.

Sull'erba, finemente tagliata, spiccano figure di scheletri e fantasmi, gli stessi che danno una buona accoglienza anche all'entrata.

<< Ma... si può sapere come diavolo hai fatto a fare tutto questo da sola? >>

<< Ho i miei mezzi >> mi fa l'occhiolino, mentre entriamo.

Dentro è ancora meglio di quanto ci si aspetti. I colori predominanti sono il giallo e l'arancione, diffusi grazie a lampadine colorate e lucine. Sulle pareti sono attaccati dei pipistrelli neri, messi in risalto dal bianco sporco di queste ultime. La lunga scalinata, che conduce al piano superiore, è adornata da ragnatele finte e candelabri. Ci sono, nel salone, diversi tavoli con bibite, dolciumi, schifezze varie e, tra queste, piccoli oggettini in tema come mani finte, occhi sanguinanti e cappellini da strega.

<< Cass, è davvero tutto magnifico e perfetto >> ammetto, non riuscendo a smettere di guardarmi intorno.

<< Modestamente, abbiamo fatto un buon lavoro >>

<< Abbiamo? >> le faccio eco

<< Eh si, mia cara, ho ricevuto un piccolo aiuto da parte di una persona >>

Sto per chiederle chi sia ma, da come reagisce la mia amica, capisco che si tratta di colui che è appena entrato in casa.

Tanto per cambiare, il suo scopo è quello di attirare l'attenzione, quindi ha evitato di mascherarsi ed è venuto ad un party a tema halloween vestito come sempre, con una semplice maglietta nera ed un jeans.

Apparently I hate youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora