Capitolo 5

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<< Allora, come mi sta? >> mi chiede la mia migliore amica uscendo dal camerino con un abito rosso acceso che le mette in risalto la carnagione chiara

<< È incantevole Kat, devi prenderlo assolutamente! >>

Si ammira per un po' allo specchio, soffermandosi su qualche dettaglio.

<< Non lo so, non mi convince molto il colore e come mi scende sui fianchi, vado a cercarne un altro. Perché nel frattempo tu non provi questo abito bianco? Sono sicura che ti starebbe benissimo! >>

<< Kat, ne abbiamo già parlato, non so se mi va di venire >>

<< Oh, andiamo Nina. Sarà un occasione per conoscere  gente nuova e divertirsi, proprio come abbiamo fatto durante l'estate alle feste in spiaggia >> Già, le feste in spiaggia – e in campeggio sottolinea il mio subconscio –.

<< Credo di voler restare a casa a studiare >>

Mi guarda con aria triste << Ma dai, non farai mica sul serio?! Davvero non vuoi al home coming, la festa più bella dell'anno? Non te lo permetterò, fila in camerino a cambiarti! >>

Ci rifletto. In effetti avrei bisogno di distrarmi un po' dallo studio: in queste settimane tra i litigi di papà e Melanie e i pomeriggi trascorsi a fare ripetizioni a Cole, non ne posso davvero più. La bella notizia, però, è che ho già messo da parte un po' del denaro necessario per partire per l' Italia l'anno prossimo.

<< Si, hai ragione, una pausa mi farebbe bene >> affermo strappandole di mano il vestito ed entrando nel camerino. Dopo aver litigato a lungo con la lampo – non perché fosse stretto ma a causa dell'ermetica chiusura – riesco a tirarlo su. Esco e chiedo a Kat cosa ne pensa: mi squadra dalla testa ai piedi.

<< O mio dio Nina, ti sta d'incanto. Se ti presenterai alla festa così saranno tutti ai tuoi piedi! >> esclama entusiasta

<< Ehi, ora non esagerare >> ribatto lusingata e forse troppo a voce alta dato che attiro l'attenzione di una commessa

Io e la mia migliore amica ci guardiamo, per poi ridacchiare ed abbracciarci prima di partire alla ricerca di tacchi poco vertiginosi e accessori e, una volta trovati, li aggiungiamo al carrello per dirigerci alla cassa. Dopo aver fatto shopping, decidiamo di andare a mangiare qualcosa da Waves.

<< Allora, che mi dici delle ripetizioni? Voglio sapere tutto, signorina! Cole ci ha provato? >> mi chiede curiosa mentre mangia una patatina rubata dal mio piatto. Dopo che ha accidentalmente ascoltato l'ultimo ragazzo con cui è uscita dire sul suo fisico cose poco piacevoli e deriderla con i suoi amici, ha scelto di cambiare e seguire una dieta. Le ho detto molte di volte che non ne ha bisogno perché lei è bellissima e perfetta così e, se prima non voleva ascoltarmi, ora sembra iniziare a capire che non è importante l'opinione che gli altri hanno di noi stessi ma ciò che siamo realmente.

<< Oh Kat, neanche per sogno! Non ci sopportiamo ma cerchiamo di andare d'accordo per non passare interi pomeriggi a litigare >>

<< Eppure secondo me a lui piaci. Lo sapevi che la maggior parte dei ragazzi provoca per attirare l'attenzione dell'amata? >> ridacchia

<< No, questo lo fanno solo quelli senza cervello. Un ragazzo normale si avvicina e si presenta non lascia nell'armadietto un dolcetto ripieno di dentifricio o ti offre un tè con sale anziché lo zucchero, e questa è solo una piccola lista dei suoi stupidi scherzi >>

<< Però anche tu non sei da meno. Ricordi quando, durante l'ora di educazione fisica, gli hai messo lo sgambetto facendolo rotolare nel fango? Parli del diavolo e spuntano le corna, o in questo caso lui stesso >> afferma con aria divertita guardando alle mie spalle. Mi volto e vedo Cole – tanto per cambiare – baciare una ragazza abbastanza alta, dai capelli castani e le forme messe in risalto da una gonna corta e una maglietta aderente. Muovono le bocche con foga e lui le accarezza la coscia mentre è appoggiato alla sua moto. È tutto così disgustoso!

<< Ehi, smetti di guardare o ti prenderanno per stalker >> La voce di Kat mi riporta alla realtà

<< Non li stavo guardando perché volevo farlo, ero persa nei miei pensieri >>

<< E a cosa pensavi esattamente? >>

<< Nulla di cui valga la pena parlare >> taglio a corto, addentando il mio panino, poi ci ripenso, nervosa e impaziente di tirare tutto fuori.

<< Sono felice che non ci abbia viste, non mi va proprio di salutarlo. Com'è possibile che ogni giorno stia con una diversa? Cioè cambia ragazza come se stesse cambiando  mutande, oh non che io sappia se le cambi o meno e poi, sinceramente, immaginare lui che cambia le mutande è a dir poco rivoltante! >> la mia migliore amica mi guarda con una faccia scioccata, scuotendo la testa. Non la pensa come me?

<< Cosa?! Secondo te non è rivoltante? Andiamo Kat, non dirmi che piace anche a te questo idiota arrogante e presuntuoso. Che stupida che sono stata ad accettare la sua proposta >> mi guarda ancora con aria di disapprovazione e imbarazzo mentre io stringo tra le mani la lattina che fino a poco tempo fa sorseggiavo, poi fa cenno con la testa dietro di me.

Oh no, ditemi che non è quello penso, vi prego! Quelle sono cose che accadono solo nei film, è impossibile che...

<< Come va, Angel face? >>

<< Come va, Angel face? >>

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