Al suo risvegliò la creatura le dava ora le spalle, la schiena nuda, dove agli angoli delle spalle due grosse cicatrici splendevano sotto il chiarore delle candele.
Le sue ali.
Erano state strappate con forza
Come poteva il nostro Dio,così misericordosio, essere il carnefice di tale opera?
Il pavimento freddo fece sussultare la giovane mentre avanzava a piccoli passi verso la figura.
Tracciò con un dito i contorni di dove una volta le sue ali si stendevano potenti e maestose, Luciferò si girò bloccandole il polso per fermarla.
Il dolore che vide sul suo volto la colpi con violenza.
Era stato toccata una parte troppo dolorosa dei suoi ricordi.
Rosè non si accorse nemmeno di star piangendo, i suoi occhi taglienti di lacrime fissavano quelli di lui.
Con la sua mano libera accarezzò il suo volto e per un attimo giuro di vedere il Dio abbandonarsi al suo tocco.Sapeva di non essersi mai sbagliata sul suo conto, ma ora più che mai ne aveva la conferma.
Gli occhi di Lucifero s'indurirono, un accenno di sorriso si stirò su un angolo della sua bocca.
''Sai perchè non hai paura di me, Rosè?''Chiese il Diavolo.
La sua voce tagliente come la lama di un coltello ben affilato
La giovane scosse il capo.
''Perchè io e te siamo uguali''Disse, allungando una mano per asciugarle una lacrima sul punto di cadere.
Il Dio degli inferi non era riuscito a scappare da chi più lo aveva compreso, anzi l'aveva cercata, disperatamente.
Perchè Lucifero era un angelo caduto, pronto a cercare vendetta verso coloro che una volta aveva chiamato fratelli.
Nessuno avrebbe mai potuto cancellare le notti insonni al buio, nei meandri di quel mondo estraneo in attesa di qualcuno, la solitudine, il dolore delle sue ali strappate via per mano di chi aveva amato.
Si era ripromesso di non provare mai più amore per nessuno, se non per se stesso.
Il suo orgoglio, divenne la cosa più importante.
La creatura sorrise, un sorriso malefico, allontandosi sempre di più da lei scomparve nell'oscurità.
Fu l'ultima volta che la vide, l'ultima volta che la cercò.
Era il suo addio, perchè sapeva che non poteva amarla.
Mentì quando disse di volere la sua anima, non voleva farle provare il suo stesso dolore in quel mondo di cui era diventato padrone, contro la sua volontà.
Non all'unica creatura che avrebbe sperato di poter incontrare secoli fa, quando da solo al buio guardava le stelle con le lacrime agli occhi.
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Il Diavolo che guardava le stelle; P.JM
FanfictionLe lacrime tradiscono l'angelo, incapace di trattenerle, e scendono senza freno facendo da contrasto al rosso iracondo degli occhi. Uno sguardo umano, non più angelico, si staglia sul viso perfetto dell'angelo caduto.