back to reality

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Nonostante l'ESA si stesse lentamente sgretolando sotto i nostri occhi, rilasciando finalmente parte di Westview nella stessa maniera in cui l'aveva assorbita la prima volta, c'era ancora molto da sistemare.

Guardai il cielo rosso imbrunire sempre più, fin quando non si accesero in lampioni sulle strade. Chiudevo la fila della famiglia Vision-Maximoff, camminando a testa bassa mentre mi chiedevo se ci fosse una qualche soluzione che non coinvolgesse il controllo mentale o la manipolazione della realtà. Wanda si meritava un po' di gioia.

Ancora una volta, eravamo in Sherwood Drive, n.2800. Dall'altro lato della strada, il numero 2799. La casa dove io e Bucky avevamo vissuto durante WandaVision. Era strano pensarlo, ma mi sarebbe mancata.

"Zelda?" mi richiamò Visione alla realtà.

"Noi... portiamo i bambini a letto." continuò Wanda.

Annuii, facendo un respiro profondo. Era un momento privato e personale e, anche se avevo qualcosa da dire ad entrambi, avrei aspettato il mio turno. "Non vado da nessuna parte." accennai un sorriso.

Visione si fermò e mi diede una pacca sulla spalla. "Ci rivedremo, Zelda."

"Puoi starne certo, amico." risposi solamente.

Poi, osservai la coppia varcare la soglia della loro casa, cambiare indumenti e sparire dietro la porta chiusa. Dopo qualche attimo, si accese la luce della cameretta dei gemelli.

Rimanere un po' sola non mi dispiaceva.

Sistemando il mio mantello, mi misi a sedere sul ciglio della strada e mi abbassai finalmente il cappuccio blu. Il muro dell'ESA si stava avvicinando pian piano, riportando alla normalità tutto quello che incontrava. Lanciai un sassolino che trovai sul marciapiede, godendomi quella specie di ronzio di sottofondo che si faceva sempre più vicino. Tutto sarebbe finito così come era iniziando, svanendo in una nuvoletta di fumo rosso.

Per un attimo, mi sentii realizzata. Ma questa sensazione durò poco - pochissimo.

"Che cosa è successo ai tuoi capelli?"

Alzai lo sguardo e incontrai di nuovo quegli occhi scuri. Che cosa ci faceva ancora qui? "Non lo so, Peter. Che cosa gli è successo?"

"Potremmo essere gemelli." sentenziò, mettendosi a sedere di fianco a me. Poi, avvolse una ciocca dei miei capelli intorno al su dito, così che potessi vedere anche io.

Bianchi. Avevo i capelli completamente bianchi. "Ma che-"

"Ti donano." mi mise a tacere il ragazzo.

Non mise a tacere i miei dubbi, però.

Doveva essere una specie di effetto collaterale scaturito dal troppo potere. Oppure era quello l'aspetto che doveva avere la Midnight Sorceress. O semplicemente, gli anni trascorsi con l'apparenza di una quasi trentenne erano cessati, e oltre settant'anni di vecchiaia mia avevano recuperato. Se così fosse stato, dovevo sembrare una mummia.

"Questa è nuova." mormorai soltanto, sfiorandomi il volto. La pelle sembrava ancora liscia, per fortuna.

"Anche il costume è nuovo." puntualizzò.

"Non mi dire, Sherlock Holmes." borbottai, lisciandomi i leggings.

"Preferivo quello da dottoressa."

Gli lanciai un'occhiata fulminante, senza dire nulla.

"Era per dire!" esclamò subito dopo, ma ormai non lo stavo più ascoltando.

La barriera dell'ESA era sempre più vicina e, con ogni secondo che sprecavo in conversazione futile, divorava un pezzetto di illusione in più. Peter aveva detto di non essere di questo universo, quindi che cosa gli sarebbe successo, una volta investito dalla magia di Wanda? Si sarebbe disintegrato anche lui come tutto il resto?

𝙥𝙧𝙚𝙫𝙞𝙤𝙪𝙨𝙡𝙮 𝙤𝙣... [✓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora