Ogni giorno, da ormai due anni, mi sveglio in condizioni pietose. La fronte impregnata di sudore e così anche i miei vestiti, un mal di testa infernale e siamo solo alle 6 del mattino. Oggi è una giornata molto particolare, perché finalmente ho deciso e ho avuto l'opportunità di cambiare per sempre, o quasi la mia vita. Dopo che ho iniziato l'università, qui in Italia, dopo mille pensieri, dubbi, ho deciso di trasferirmi in America. Ho deciso di dare una svolta alla mia vita, ormai il posto che chiamavo casa, non faceva più per me. Le giornate qui erano fatte di litigi con la mia famiglia, sacrifici che non mi portavano a nulla, e un insoddisfazione della vita a soli 20 anni. Ormai l'ansia faceva parte di me, della mia vita, del mio corpo, e io ero arrivata al limite, non sopportavo più quella situazione che mi logorava dentro. Ormai ero fatta solo di ansia, rabbia, pensieri negativi e persone che non facevano altro che peggiorare la situazione. Da lì a poco la mia vita sarebbe cambiata, sarei riuscita ad avverare finalmente un sogno di una vita e sarei riuscita a crearmi una nuova vita. Ho l'aereo che parte alle 11 da Roma, e ho preferito svegliarmi molto presto perché primo, devo assicurare di non dimenticarmi assolutamente nulla, due vorrei fare le cose in assoluta calma senza fretta e senza ansia, e soprattutto senza litigare con nessuno della mia famiglia. Poi si sa, a Roma governa il traffico, quindi per evitare di restare bloccata nelle strade di Roma, per le 9.00 vorrei trovarmi li in aeroporto. Stanotte ho dormito veramente poco e male, quindi spero che almeno il volo sarà piacevole, ma ne dubito, non ho mai viaggiato per cosi tante ore, e soprattutto non ho mai dovuto affrontare il Jet Lag. Onestamente non me ne frega, a costo di avere come compagno di viaggio, un passeggero fastidioso, puzzolone e rumoroso quando mangia, non vedo l'ora di atterrare a NY.
Come non detto, sono le 8.45 e c'è traffico, fa caldo, si perché qui a fine settembre fa ancora molto caldo, infatti ho indossato un semplice shorts di jeans bianco, una maglietta crop top della nike nero e un paio di converse, i capelli legati in due trecce alte, un paio di Ray-Ban e le mie tre trolley enormi. Più mi avvicino all'aeroporto, più il mio cuore riprende a battere sempre più veloce e forte e le mani mi sudano come non mai.
Fortunatamente, dopo un quarto d'ora di traffico, sono riuscita ad arrivare in aeroporto in orario, pago il tassista e mi dirigo all'interno. Non appena entro, il caos mi avvolge. Ovviamente non potevo aspettarmi di trovare questo posto senza gente, senza questa puzza nauseabonda di chi stamattina ha deciso di non fare la doccia. Faccio il check-in e aspetto che mi facciano imbarcare, anche se effettivamente è presto, apparentemente, perché una volta al banco la signorina mi ha detto che è stato meglio per me anticiparmi, così dopo non devo fare la fila e non rischiare di rimanere a terra. Mentre aspetto ascolto un po' di musica, in questo momento mi sono fissata con la musica di Ed Sheeran. Approposito, credo di non essermi presentata. Mi chiamo Laila, ho ventun'anni e frequento l'università di legge. Inizialmente, per necessità ho frequentato l'università di legge qui a Roma. Ma un mio amico, Harry, sapendo di questa mia necessità è riuscito a trovarmi un occupazione lì e grazie ai miei voti sono riuscita ad avere anche una borsa di studio. A Harry l'ho conosciuto qui in Italia, mentre lui era qui per uno scambio culturale. Un caro ragazzo, molto dolce e disponibile, nonostante la lontananza riusciamo a sentirci spesso, e fortunatamente sarà lui a venirmi a prendere all'aeroporto una volta atterrata a NY, almeno sarò sicura di non perdermi.
Dall'altoparlante intuisco che è arrivato il momento di imbarcarsi, sembra siano passati 5 minuti, ma in realtà sono già le 10:45. Scrivo alla mia amica Marika per dirle che sto per partire, onestamente sarà l'unica a mancarmi. Certo, qui lascio anche la mia famiglia, ma di loro poco mi importa, mi hanno fatto troppo male, e io non vedo l'ora di prendere la distanza da loro.
A Marika: Ciao amica, so che sei dispiaciuta perché non sei riuscita ad accompagnarmi, ma ti prometto che ci rivedremo presto. Non sono più nella pelle, non vedo l'ora di partire e lasciarmi tutto alle spalle.
Da Marika: Aspettavo il tuo messaggio già da un po', per quanto mi dispiace non condividere più le nostre giornate insieme, sono contenta per te. Aspettavi da tempo questo momento, e mi raccomando, goditi questa esperienza al massimo, conosci quanta più gente possibile, non lasciarti intimidire, e soprattutto, innamorati. Ti voglio tanto bene amica mia, a presto e buon viaggio!!!
A queste parole non posso fare a meno di sorridere, e di emozionarmi. Voglio tanto bene a Marika, lei è l'unica a sapere la mia storia, i miei problemi ed accettarmi lo stesso. Lei c'è stata quando ero a terra, quando ero in ansia un giorno si e l'altro pure, non che ora sia diverso, ma spero che da domani le cose siano diverse. Ovviamente le cose non cambiano da un giorno all'altro, ma sono sicura che cambieranno in fretta.
Mi avvio per salire sull'aereo, consegno il mio biglietto alla hostess e quest'ultima mi riserva un sorriso gentile augurandomi un buon viaggio. Mi siedo al mio posto, rigorosamente vicino al finestrino, e attendo che tutti siano sull'aereo per partire.
Dopo aver aspettato 1o minuti, l'aereo decolla, ed io sono pronta a vivermi questa esperienza al massimo e a vivere la mia vita come non ho mai fatto negli ultimi sei anni.
*****
Dopo non so quante ore, finalmente sono arrivata non ne potevo più. Al mio fianco fortunatamente non c'era una persona gradevole, ma c'era un uomo di 50-60 anni che avrà visto chissà quanti film senza cuffie. Ad un certo punto non ho potuto fare a meno di guardarli anch'io, ormai avevano attirato la mia attenzione.
Sono qui ad aspettare le mie valigie e nel frattempo mi guardo attorno, vedo le persone che vanno e vengono, e vedo che quello che vengono hanno tutte il mio stesso sorriso, forse di speranza, di gioia. Dopo aver recuperato le valigie, mi avvicino ad una vetrata che da su tutta la città di New Yok, ed io non posso fare a meno di ammirarla, e sentirmi la persona più fortunato del mondo!
Persa nei miei pensieri, sento chiamarmi più volte << Laila? Laila?>> una voce maschile che in realtà non conosco e non so nemmeno se si riferisca a me, quindi lascio perdere e aspetto Harry.
Ma poi questa voce attira la mia attenzione <<Laila, sei tu? Aspetti Harry?>>
Ed ecco che girandomi mi ritrovo ad un ragazzo molto simile ad Harry, infatti il ragazzo sembra leggermi nel pensiero << So che non mi conosci, ma è tutto ok, sono il fratello di Harry, mi chiamo Luke. Purtroppo Harry non è potuto venire e ha chiesto a me di venirti a prendere>> Ottimo! Iniziamo bene! Speriamo sia gentile come Harry..
Sembra non aver altro da dire ma poi riparla << Ah Laila, benvenuta a New York!>> dice rivolgendomi un sorriso molto dolce, un sorriso come quello di Harry, e da qui si nota ancora di più la loro somiglianza.**********
FINE PRIMO CAPITOLO
Salve a tutti, ho scritto il primo capitolo della mia prima storia.
Laila appena atterrata si sente spaesata e nervosa, dispiaciuta di non vedere Harry al suo arrivo, ma creda che andrà d'accordo con Luke, in fondo lui ed Harry sono molto simili.
Per lei sarà tutto nuovo, affrontare un nuovo mondo, nuovi amici, il campus e la distanza da casa. E chissà, forse anche nuovi amori.
Vi lascio alla lettura, e vi ringrazio in anticipo per aver dedicato del vostro tempo a questa storia, ho riflettuto molto se fosse il caso di pubblicare, ma poi l'effetto positivo che scrivere mi fa, mi ha fatto ricredere e mi sono convinta!
Mi scuso in anticipo per gli eventuali errori!
-F
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You changed my life💓
ChickLitHo sempre pensato che i cambiamenti, negativo o positivi, hanno sempre fatto bene. Positivi, perché ovviamente ti danno quella spinta in più per affrontar quel vento caldo che sta passando nella tua vita. Il cambiamento negativo, invece, ti fa senti...