Secondo capitolo

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Mi brillano gli occhi, quel che sto guardando ora è la città di New  York di fronte a me e non posso crederci. Ho aspettato tanto tempo prima che arrivasse questo momento.

mi scuote dai miei pensieri Luke che mio osserva sorridente <<è stupenda>>   dico ammirando i grattacieli davanti a me << e non hai ancora visto la città>>   già è vero, in effetti non ho ancora visto nulla della città, solo l'aeroporto. Eppure me ne sono già innamorata.

Seguo Luke verso quella che credo sia la sua auto, una range rover evoque nera, carichiamo l'auto e partiamo. Anche se onestamente non so dove stiamo andando, ma credo verso l'appartamento che Harry ha trovato per me. Fortunatamente è vicino sia all'università che a lavoro. Approposito di lavoro, chissà quando dovrò iniziare, come dovrò vestirmi e se l'ambiente sarà piacevole. L'unica cosa che so che so e che è un lavoro di ufficio.

Mi giro e vedo Luke guardare di fronte a se con una sigaretta in una mano e l'altra sul volante, ovviamente. 

Spezza il silenzio che si è creato << Allora ti accompagno al tuo appartamento, credo che tra meno di dieci minuti ci sarà li Harry ad aspettarti. Purtroppo oggi non è riuscito a venire, ma spero di esserti stato di aiuto>> ovvio che mi è stato di aiuto, non sarei riuscita nemmeno a fare due passi da sola. << si tanto, sicuramente mi sarei persa. e poi guardami, secondo te sarei riuscita a portare quelle tre valigie?>>  dico ridacchiando << nahh non credo proprio>> dice ridacchiando << Sei più grande di Harry?>>  chiedo curiosa, perché effettivamente sembra molto più grande di lui, ma non ne sono tanto sicura, data la differenza nel vestire di entrambi. Harry è un  tipo perfettino senza un capello fuori posto, invece Luke è più semplice e più selvaggio, se così si vuol dire.

<< si, di un anno, perché si nota tanto?>> dice alzando un sopracciglio, << beh, si. siete così diversi voi due>> dico un po' imbarazzata, non vorrei offenderlo. << si è una cosa che ci dicono spesso, effettivamente se non fosse per la così tanta differenza nel vestire, non si noterebbe tanto. In fin dei conti è solo un anno, non credi?>> <<immagino di sì>> non lo so, credo dipenda anche dal carattere di entrambi, perché ad Harry lo conosco e posso dire che è un ragazzo maturo per avere 21 anni, a lui invece non lo conosco, quindi non posso dirlo. <<Frequenterai anche tu la New York University?>>chiede accostando davanti ad un piccolo edifico e quindi deduco che  siamo arrivati << si, studierò l'ultimo anno di legge, perché? Ci sarai anche tu?>> non so ma non mi sembra un tipo di università  << si si, ma non studio legge, studio economia.>> dice scendendo dall'auto e io lo seguo, apre il bagagliaio, prende le valigie. ne prendo una io e due lui, le trasciniamo verso questo edificio non molto vecchio e aprendo il portone posso notare fortunatamente un ascensore, che sembra anche abbastanza grande. Mi sarei sentita terribilmente in colpa a far portare le valigie di sopra a Luke.

Mentre prendiamo l'ascensore, Luke mi da alcune istruzioni per quanto riguarda il quartiere, dicendomi che qui c'è un po' di tutto, un supermercato ben fornito, una caffetteria, vari negozietti e la metro e a qualche metro di distanza, quindi poco distante dal centro. Il quartiere è tranquillo  e carino, però ho intenzione di fare un giro domani mattina, così da prendere confidenza con il posto. Ed eccoci qua, siamo al terzo piano e di fronte a noi c'è una porta bianca che deduco sia casa mia, da oggi finalmente potrò camminare in mutande per casa. So che sembra stupido, ma quando vivi in una casa piccola e con tante persone dentro, non vedi l'ora di aver la tua privacy e fare quello che vuoi, senza dare spiegazioni a nessuno, e oltretutto non devo condividere nulla con nessuno, letto, armadio, bagno, vestiti, niente di niente e per me va bene così. << eccoci qua, questa è casa tua, ovviamente non è il massimo, ma credimi che mio padre ha fatto di tutto per trovare un appartamento carino e al centro e con un prezzo abbordabile, qui il mercato delle case è altissimo>> già è vero, sono stata molto fortunata. il padre di Harry è un uomo facoltoso e con tanti agganci qui NY ed è riuscito a farmi trovare qualcosa di fattibile, se non fosse stato per lui sarebbe stato impossibile trovare qualcosa di decente. << si, mi sento così in debito con voi, siete stati gentilissimi!>> mi guardo attorno, e la casa è molto carina e accogliente. << ma no, tranquilla. Non è stato un problema, a mio padre non è costato nulla. Io comunque vado via, ti lascio prendere familiarità con la casa, sistemati e riposati un po', il viaggio è stato lungo e sicuramente stressante. Tra poco arriverà Harry. Si avvia alla porto e lo saluto << Ciao Luke, è stato molto gentile da parte tua accompagnarmi qui, spero di rivederti presto!>> << certo, ci vedremo all'università tra qualche giorno. Smettila di ringraziarmi, è stato un piacere. Ciao Laila.>> mi saluta chiudendosi la porta alle spalle.

*****

Finalmente sono riuscita a fare una doccia e a recuperare un paio d'ore di sonno, ho dato una pulita i  giro, anche se so che è stata pulita da poco, non riesco a non dare una rinfrescata personalmente. Apro le valigie e metto apposto tutti i vestiti, prendo il pc che era tra i vestiti ( l'ho messo li per evitare che si rompesse durante il viaggio) e lo appoggio sulla scrivania. La casa è abbastanza accogliente, la casa è composta da ingresso salone con cucina a vista, fortunatamente l'ambiente non è troppo piccolo anzi, c'è un divano a L grigio  con una lampada accanto, un tavolino di vetro al centro e una tv attaccato al muro. Accanto c'è la cucina, di colore nero,  con il tavolo e le sedie di colore bianco. Proseguendo c'è un corridoio che porta a quel che sembra essere un piccolo studio, sempre sui colori chiaroscuro , e un bagno con doccia accanto. L'ultima è la mia camera da letto, un letto matrimoniale al centro della camera, con un camino proprio di fronte e una tv accanto su una consolle grigia, uguale ai comodini, un armadio di medesimo colore e una finestra accanto a letto con delle tende bianche.  Sono rimasta molto sorpresa quando ho visto il bagno in camera, con una vasca stupenda, non vedo l'ora di farmici un bagno rilassante dentro.

Comunque in ogni caso, appena finisco di mettere apposto tutto e faccio una doccia, fortunatamente avevo con me nel beauty dei prodotti per la doccia da viaggio, perché ovviamente qui non c'é nulla, devo correre a fare la spesa. Mi cambio e indosso un semplice leggins e una felpa, dato che staremo a casa e chiameremo la pizza. Proprio mentre metto le mie moppine di topolina (sono una fissata di moppine), bussa il citofono e corro ad aprire, non vedo l'ora di rivedere Harry.

Ed è un attimo proprio quando mi ritrovo Harry completamente addosso, era da molto che non ci vedevamo e sono veramente felice di rivederlo. << Ei nanetta! Da quanto tempo non ci vediamo, mi sei mancata tanto. Come stai?>> dice staccandosi da quel abbraccio per guardarmi bene << Ei , mi sei mancato tanto anche tu. Ora posso dire di stare davvero bene, non vedevo l'ora di arrivare in città. Tu come stai?>> mi accomodo sul divano e faccio segno di venirsi a sedere accanto a me, ovviamente non se lo lascia ripetere due volte. Parliamo di tutto e di più fin quando non arriva la pizza, mangiamo chiacchierando e raccontandoci gli ultimi avvenimenti dell'anno. Mi racconta che si è fidanzato con un ragazzo di nome Cole, dice che è un ragazzo molto dolce e che entrambi non hanno dovuto nascondersi dalla famiglia, vivono la loro relazione i  totale libertà, come giusto che sia. Ovviamente non vedo l'ora di presentarmelo. Si fanno ormai le due quando Harry va via, fortunatamente non vive tanto distante da qui.

  Mi trascino in camera da letto, tolgo solo i leggins dato che durante la notte spesso sento caldo, chiudo le tende e mi metto a letto, scrivo a Marika aggiornandola di tutto e poi scrivo un semplice messaggio ai miei per avvisarli che sono arrivata e che è tutto ok. Ero così stanca che non faccio in tempo a posare il telefono che subito in un sonno profondo.

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Ciao a tutte!!

Sono molto emozionata di scrivere questo secondo capitolo, non vedevo l'ora. 

Laila è la ragazza che ho sempre desiderato essere, e andando avanti capirete il perché.

Vi lascio alla lettura del capitolo, vi mando un bacio e vi auguro una piacevole lettura!!

-F

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