Sesto Capitolo

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Tornando a casa non ho potuto fare a meno di pensare di come mia madre e il resto della mia famiglia, non si sia fatta sentire fino ad ora. Non cerco un attaccamento morboso, ma almeno un 'come stai?' oppure 'ti sta piacendo la città e il lavoro? e invece nulla. La verità è che era prima così e lo sarà anche ora. Non ho mai avuto tanto rapporto con i miei, anzi si può dire che la maggior parte del tempo litigavamo e io finivo sempre con un attacco di panico, per strada da sola cercando di calmarmi. Quante volte in quei momenti avrei voluto una carezza, una spalla su cui piangere, qualcuno che mi dicesse 'andrà tutto bene'. Me lo sono ripetuto tante volte, da sola, perché per quanto potessi avere l'appoggio della mia migliore amica, in quei momenti non riuscivo a parlare con nessuno, avevo il cuore che sembrava esplodermi; quindi, ho sempre preferito calmarmi e poi parlarne con lei.

Da quando sono arrivata qui fortunatamente non mi è mai capitato di stare male, anche perché stando da sola non ho nessuno che mi rompe le scatole, e se mi capita un momento non posso starmene per i fatti miei senza nessuno che mi faccia stare peggio. Fortunatamente ho Harry ma non voglio dargli troppo fastidio, anche se so che magari per lui non è così. Mi sono promessa che quando sarei arrivata qui mi sarei lasciata tutto alle spalle, perché ne avevo bisogno e perché me lo merito.

Sono appena arrivata a casa, e dato che sono solo le 17:15 decido di fare un sonnellino e mettere una sveglia per le 18:45. Non appena metto la testa sul cuscino cado in sonno profondo.

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Maledetta sveglia, maledetto Ian che non poteva aspettare i nostri giorni liberi per uscire. Non sono una tipa molto pigra, però una volta messa sul letto a dormire è un po' difficile alzarmi, però mi faccio coraggio e mi trascino in bagno. La figura allo specchio rivela un trucco sciolto, dei capelli pieni di nodi e una faccia assonnata.

Inizio a riempire la vasca per poi andare a prendere iPad e mettere un po' di musica, poi accendo le mie solite candele e prendo il mio bagnoschiuma alle mandorle e ne metto la giusta quantità in acqua. Mi libero dei miei vestiti e mi immergo in vasca, l'acqua calda riesce subito a riscaldare i miei muscoli, era da questa mattina che aspettavo questo momento. La musica riecheggia nell'aria ed io mi sento super rilassata, e devo dire che non tornerei indietro manco morta. Se domani mi dicessero ''Abbiamo un lavoro per te in Italia, che ne dici di tornare?' li manderei a quel paese. Non per l'Italia in generale ovviamente, ma per chi ho lì, per i ricordi che ancora ora mi tormentano. Insomma, chi scapperebbe da questo sogno? Io sicuramente no, per me essere qui in questo momento è molto importante, mi fa stare bene al cuore e soprattutto non ho rotture di coglioni intorno.

Decido di darmi una mossa anche perché devo lavare anche i capelli quindi inizio ad insaponarmi il corpo per poi fare lo shampoo, lo so che in vasca già c'era il bagnoschiuma ma io ho bisogno di ripassarlo poi dopo per tutto il corpo. Una volta finito esco dalla vasca, avvolgo il mio corpo nel mio telo bianco e mi avvio allo specchio, prendo la spazzola ed inizio a spazzolare i miei capelli. Faccio una veloce skin care e poi inizio ad asciugarmi i capelli, e quando ormai sono asciutti vado in camera ad indossare il mio intimo e ritornare in bagno, accendo la piastra e nel frattempo mi metto un po' d'olio sulle punte e poi ritorno in camera. Devo decidere cosa mettere, ed io non ne ho la minima idea. Fortunatamente non fa molto freddo, però non so dove andremo a cena quindi non so se vestirmi molto elegante. Un vestito che non ho mai messo mi incuriosisce, è un tubino nero aderente con delle maniche che in realtà non coprono le spalle. Quindi decido di mettere quello e lo appoggio sul letto, e mentre torno in bagno per piastrarmi i capelli il telefono mi suona.

Messaggio da Marika : Ei Laila, come stai?

Invece di risponderla decido di videochiamarla direttamente dato che non ci sentiamo da molto, e fortunatamente risponde quasi subito.

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