{Capitolo 1: Yū}

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Yuriko e Takemichi sono stravaccati sul divano del soggiorno di casa Hanagaki. Si stanno contenendo il primo posto in un videogioco molto famoso, subito spopolato in tutto il mondo.

"HO VINTO IO MICCHY!"

Fa la ragazza dai capelli bruni a caschetto, alzando le braccia in cielo.

"Non vale però! Vinci sempre tu!"

Dice lui ormai rassegnato dal fatto che la ragazza di piccola statura sia più brava di lui.

"Che c'è, ti rode la mia vittoria?"

Lo stuzzica lei alzando un sopracciglio con aria da sbruffona. Capitava sovente che si mettesse nei guai con questo suo atteggiamento.

"No, Yuri, non mi rode assolutamente"

Dice il biondo allungando il capo per non guardarla negli occhi ambra pieni di sfida.

Yuriko si volta verso il tondo orologio della cucina, è tardi.

"Micchy sono le quattro del mattino! Tra due ore dobbiamo essere in piedi!"

Si allarma subito.

"Merda!"

Takemichi rimette tutto a posto e spegne la console, prende un plaid di pile, apre il divano letto e si mette insieme all'amica su di esso.

"Giorno, Micchy"

Fa lei prima di cadere in un sonno profondo. Lui non ha nemmeno il tempo di rispondere, la lascia riposarsi, consapevole del fatto che domani mattina nemmeno una bomba la sveglierà.

La notte passa serena, Takemichi non aveva chiuso occhio. Dopo essersi messo quella gelatina che puzza di marcio, sveglia Yuriko che non accenna segni di vita.

"Yuri fa presto!"

La ragazza dopo l'ultimo avvertimento dell'amico scatta in piedi. Corre verso il bagno e si mette la sua uniforme: gonnellina grigia, camicia al di fuori e su di essa, calzettoni che le arrivano al di sopra del ginocchio misura standard, anche se le arrivano lì per la minuta statura, e mocassini lucidati.

Prende di fretta la cartella e Takemichi, poi esce di casa chiudendo la porta a chiave.

"Sei diventata più esperta di me in questa casa"

Fa il più alto mentre segue a ruota la piccoletta che si sforza di andare al suo passo, sa bene di essere più veloce di lui.

Arrivano all'incrocio, Hinata, la ragazza di Takemichi, era già lì, in ansia perché non vedeva i due arrivare da un pezzo.

"Eccovi! Momoko* buongiorno! Takemichi finalmente sei arrivato, hai capito che sei in ritardo di quindici minuti!"

Lo rimprovera la ragazza dai capelli corti e rossastri.

"Scusami, è colpa mia Hina-chan, ieri sera abbiamo fatto tardi per giocare ai videogame e non sono riuscita a svegliarmi in tempo"

Si dispiace Yuriko guarsandosi le punte del suo piede trentacinque.

"Oh sta tranquilla, ma ora muoviamoci, le lezioni iniziano tra soli sette minuti"

I tre iniziano a correre sotto il caldo sole di giugno, ormai la scuola volgeva al termine: i ciliegi erano in fiore, la brezza si era fatta più calda e ormai i riscaldamenti scolastici non si accendevano più.

I tre arrivano a scuola col fiatone, poi si separano: Hina corre verso la sua sezione, mentre Takemichi inizia a correre come un razzo verso la sua con il braccio di Yuriko saldo tra le dita.

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