{Capitolo 2: paladini della giustizia}

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Sono passati ormai molti giorni dalla piccola rissa con il cosiddetto Kyomasa, Takemichi è da Yuriko per imparare la lezione scienze, sa che a breve sarà interrogato.

"Forza Micchy! I reni sono degli organi a forma di fagiolo e che cazzo fanno?"

Tenta di invogliarlo la mora, ma fallisce miseramente, nemmeno a lei suona molto scienze.

"Purificano il sangue dalle tossine....che....vengono espulse attraverso il piscio"

Takemichi è a testa in giù sul letto mentre Yuriko ha le gambe incrociate sulla sedia della scrivania e ci gira ripetutamente sopra.

"Si ma non credo ti convenga dirlo al sensei in questo modo"

Ride la piccoletta mentre si lega i capelli in un piccolo e poco folto codino lasciando due ciocche di capelli ai lati delle orecchie.

"Forza ripetimelo per bene e ti prometto che dopo andiamo a comprare manga insieme, ho messo da parte i soldi della paghettaaa~"

Fa Yuriko canticchiando e tentando nuovamente di corrompere e convincere Takemichi.

"Ripetere? Ma cosa?"

Il biondo cambia di colpo espressione, sembra più confuso di prima. La piccoletta lo guarda stranita con il libro di scienze che le cade sulle ginocchia.

"I reni, Micchy, i reni! Non prenderesti nemmeno un quattro con quello che mi hai detto prima!"

Finalmente sembra riscuotersi, si mette dritto con la schiena e, guardando un punto fisso nella stanza inizia a ripetere meccanicamente cosa fossero i reni e a cosa servissero.

Yuriko guarda il punto che ha guardato il biondo mentre parlava per accertarsi che non ci sia scritto niente, poi sposta lo sguardo verso di lui, com'è possibile?

"Micchy certe volte sei proprio strano, fino a due minuti fa sembravi un totale rimbambito, ora guardati perfettamente in tiro mi ha detto per bene la lezione di scienze! Chi sei tu, che ne hai fatto del vero Takemichi?"

Scherza poi, alzandosi in piedi e prendendo dei vestiti puliti da infilare per andare a prendere i manga che l'amico si era meritato.

"Forza Micchy che il manga store tra poco chiude!"

I due escono di casa, Yuriko lo trascina con sé fino al manga store, prendono molti fumetti, sapevano che poi li avrebbero scambiati, pagano e vanno via.

La giornata passa in fretta, i due per il resto del pomeriggio non fanno altro che giocare ai videogame.

Scattata la mezzanotte, entrambi si addormentano, ancora con i vestiti indosso, con il controller della console tra le mani che spinge qualche tasto a caso. Yuriko è appoggiata sulla spalla di Takemichi e a sua volta lui è appoggiato sulla sua testa, entrambi contro la spalliera in pelle del letto. Il biondo poi si fa trasportare dal sonno e scende più in basso trascinando anche lei, i due restano così, abbracciati come ai vecchi tempi bambineschi, e si godono la notte prima del fatidico ultimo giorno di scuola.

La sveglia di Yuriko suona, la piccoletta le tira un pugno. Micchy si alza, lei pure.

Fanno colazione, poi corrono a lavarsi. Escono di casa in perfetto orario, il buon proposito scritto all'inizio dell'anno scolastico era stato portato a termine, anche se doveva essere costante.

All'incrocio incontrano Hinata, che ammette di essere appena arrivata.

I tre s'incamminano verso scuola, poi come al solito si dividono.

Makoto, Yamagishi, Akkun e Takuya ancora non sono in classe, i due pensano a come poterli prendere in giro per il loro ritardo. Quando finalmente arrivano e si sistemano a due a due sui propri banchi, Takemichi grugnisce.

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