{Capitolo 11: Faccia o stomaco?}

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È pomeriggio, Yuriko è da Takemichi e insieme stanno parlando di come riuscire a superare gli esami d'ammissione.

Non avendo partecipato quasi per niente ai corsi estivi, per loro che ovviamente si erano assentati per non ovvie ragione, era arrivato il momento di mettersi sotto e studiare come si deve.

"Insomma Micchy datti da fare, se io sono quella brava in matematica dovresti essere tu quello bravo in italiano no?! Renditi utile e fammi la parafrasi di questa poesia!"

Gli comanda la piccoletta con i nervi a fior di pelle, aveva fatto in soli tre giorni tutti gli esami delle materie scientifiche scritte, per due, dato che li aveva fatti anche a Takemichi. Insomma, è sempre stata brava a falsificare calligrafie o firme, tant'è vero che ogni volta che prendeva una nota, firmava con la firma falsificata della madre.

"Su che abbiamo anche una riunione con la Toman stasera!"

Micchy se l'era dimenticato, come suo solito, ed è così che aveva messo il turbo per completare quella maledettissima parafrasi del 'cinque maggio' di Alessandro Manzoni.

Sono ormai le sei, Yuriko propone di prendere un po' d'aria e di ritrovarsi poi alla riunione, Takemichi acconsente ed insieme escono a prendere una boccata d'aria.

Con una gonna arancione dai fiorellini rosa, la maglietta a giromaniche di uguale colore e le sue solite scarpe, Yuriko esce insieme a Micchy, dirigendosi verso il parco vicino al santuario Musashi.

Arrivano lì, poi si siedono sulle vicine altalene e prendono a dondolare lentamente.

"Hai qualche novità dal futuro?"

Domanda la piccoletta, sa che è stato nel futuro e presume abbi scoperto qualcosa.

"Draken ora è in carcere, ha commesso un omicidio, Mikey è ricercato, ha ucciso un certo Kazutora Hanemiya, il trentuno ottobre all'Halloween di sangue. In questo giorno anche il capo del primo squadrone, Baji, è venuto a mancare. Baji è morto perché l'ha accoltellato Kazutora e quest'ultimo è morto perché Mikey si è vendicato di Baji. Dobbiamo impedirlo Yuriko"

Sa che è una cosa seria, anche perché l'ha chiamata col suo intero nome. Ricorda di Baji, del suo strano modo di approcciare le ragazze chiamandola 'scricciola' e soprattutto di quando si è prodigato per lei coprendole le spalle durante il festival del tre agosto. Poi ci pensa su, non sa chi sia Kazutora e francamente ha paura di saperlo, sembra uno schizzato mentale con complessi di superiorità.

"Mancano soltanto tre settimane, prepariamoci al meglio, d'accordo?"

Micchy gira il capo, la guarda con occhi fieri, sa che conta sulla persona giusta.

"Ovviamente, Micchy, sarò sempre pronta a coprirti le spalle!"

Dice lei tenendogli il pugno, che lui prontamente batte.

C'è pace, silenzio e quiete, nessuno dei due si azzarda a proferire parola, è un momento magico e delicato.

Ma purtroppo Yuriko parla, non sono per lei questi eterni momenti di tranquillità.

"Micchy..."

Richiama l'attenzione del biondo mentre si alza sull'altalena. Lui si gira di scatto ritrovandosi la ragazza che lo tiene stretto a se.

Perché lo aveva fatto? Ci sono sempre dei motivi per delle tanto aperte dimostrazioni d'affetto da parte della piccoletta, perché lo aveva fatto? Questo nemmeno lei lo sapeva, sapeva soltanto che ne aveva bisogno. Ha capito con questi recenti avvenimenti che la vita è una, va vissuta, non ha il tempo materiale di pensare cosa diranno o faranno poi gli altri, vuole pensare solo e unicamente al suo bene e a quello di Takemichi.

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