XXXI

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!Smut!

KIM TAEHYUNG

Salgo lentamente le scale, sentendomi entrare in una bolla d'aria tesa. Ogni passo diventava più difficile, ma cresceva sempre di più anche il bisogno di andare da lui. Un delizioso profumo colpì le mie narici mentre mi avvicinavo sempre di più al mio compagno.

È stato allora che ho capito che il mio compagno era nel suo rut. Ho sentito un caldo impeto formicolio bruciante attraversarmi il corpo e sapevo che se fossi andato verso la porta della nostra stanza, che era a pochi metri di distanza, e sarei entrato, non avrei potuto tornare indietro. Ma lo volevo?

Chiudo gli occhi mentre la conversazione tra me e Jimin scorreva nella mia mente e sospiro dolcemente mentre cammino verso la porta che separa me e il mio compagno.

Lo apro dolcemente e mi sento sopraffatto dal delizioso profumo di Jeongguk. Emana tutti i tipi di profumi ed energie. Mi viene voglia di saltargli sulle ginocchia e baciarlo. Mi fa venire voglia di fare cose che non avrei mai pensato di fare.

Entro lentamente, sbirciando dietro la porta per vedere Jeongguk seduto su una sedia, le gambe un po' divaricate e più appeso alla sedia che seduto correttamente. Sembra calmo, come se niente fosse. Non mi guarda, ma so che sa che sono qui.

"Cosa ci fai qui, cucciolo?" mi chiede profondamente, quasi ringhiando e ancora senza guardarmi. Deglutisco mentre i brividi mi percorrono la schiena per il suo tono severo e esigente e chiudo la porta.

"Mi manchi, Ggukie. Stai bene? Non mi dicono cosa c'è che non va", borbotto. Guarda davanti a sé, dove sono io. I suoi occhi sono rossi, non luminosi, solo rossi e scendono avidamente sul mio corpo. Mi avvolgo tra le braccia, timido davanti al suo sguardo e mi mordo il labbro.

"Vieni qui", dice, le parole sono così semplici e innocenti eppure così esigenti e possessive e mi hanno fatto sciogliere, barcollare sulle gambe e mi hanno fatto sentire disperato dall' obbedirgli

Così sono andato rapidamente verso di lui. "Siediti." Mi siedo sulle sue cosce muscolose e non riesco a trattenermi mentre piagnucolo dolcemente. "Non te l'hanno detto, ho detto che dovevi stare lontano?" mi chiede severo e io annuisco dolcemente. "Stai disobbedendo al tuo Alpha?" chiede Jeongguk e io scuoto velocemente la testa.

Ridacchia e mi afferra per il fianco per girarmi sulle sue ginocchia e tirarmi più vicino, facendomi mettere a cavalcioni sui suoi fianchi. Sussulto per la mossa improvvisa e per la durezza con cui mi ha trattato.

Mi afferra il mento, "non mentire adesso, cucciolo. Non credo che tu abbia idea in cosa ti sei cacciato", ringhia sommessamente e io deglutisco. "Volevo solo sapere se stai bene", piagnucolo e sento la sua mano passare lentamente dalla mia gamba al mio culo, una sensazione così stuzzicante.

Voglio guardare, ma la sua presa sul mio mento si muove per accarezzarmi il viso e affondare le sue dita nelle mie guance, tenendomi più duro e costringendo le mie labbra a schiudersi un po'.

"Stavo andando bene", ringhia duramente, dicendo "stavo" più chiaramente e io deglutisco. L'improvviso predominio di lui mi fa venir voglia di essere vigliacco, vuole che gli obbedisca a qualunque cosa lui voglia che io faccia.

"S-Scusa", piagnucolo e sento come la sua mano mi colpisce duramente il culo. Sussulto e sobbalzo un po' verso l'alto, schiacciando accidentalmente l'inguine di Jeongguk. Lui geme mentre non posso fare a meno di gemere dolcemente. Ora noto quanto sono duro.

Jeongguk sorride. "Ti scoperò, cucciolo. Non mi fermerò finché non mi sentirò finito. Sarai un bravo ragazzo obbediente per me e ascolterai esattamente quello che dico, capito?" Jeongguk poi dice, facendomi sussultare per la sua maleducazione. Mi schiaffeggia di nuovo il culo, più forte di prima mentre mi tira più vicino per la presa sulle mie guance. "Inteso?" Lui ringhia e io annuisco. "S-Sì, Alpha", piagnucolo.

Dominant |jjk.kth di @fairylocall |TRADUZIONE ITALIANA COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora