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"oh Gaietta" entra Carola in camera mia mentre sono distesa sul letto esausta.
"Caro,mo hai finito?" domando alla mia amica.
"si,tu?" mi chiede buttando il borsone a terra,ricevendo uno sguardo di rimprovero da parte mia.
"io sono tornata da un oretta,il tempo di farmi una doccia" lei mi guarda e incrocia le braccia "allora sei tornata da un bel po',ci metti almeno due ore a farti doccia e shampoo" dice e scoppio a ridere,poi si siede sul mio letto e continua "ti dovevo parlare di una cosa".
"che succede?" domando io preoccupata.
"niente di brutto stai tranquilla" scoppia a ridere lei,io ricambio tirandogli uno schiaffo sul braccio e la incito a continuare.
"hai notato un po' come ti guarda luigi?" dice con aria maliziosa.
"ma che dici,non mettermi cose in testa non vedi com'è riservato a volte?" dico alzando gli occhi al cielo.
"appunto,appunto a volte,e poi non puoi negare che in questi giorni lui si sia avvicinato a te" mi dice alzando un sopracciglio.
"si ok,ma non significa nulla".

qualche giorno prima..
mi sto girando e rigirando nel letto da almeno un'ora,non riesco a dormire più,forse è per la coreografia,l'ansia della prima puntata oppure la nostalgia di casa,non lo so.
Decido di alzarmi per andare a fumare,almeno mi distraggo anche,può essere che mi viene sonno.
Sento la porta aprirsi "oh scusa,pensavo non ci fosse nessuno" appena sta per rientrare rispondo "tranquillo,resta" e gli faccio segno di sedersi di fianco a me.
Dopo attimi di completo silenzio parla lui "non riesci a dormire?" io nego con la testa e gli pongo la stessa domanda "e tu?".
"per niente,ho tutti i brani assegnati in testa" dice ridendo leggermente.
"non me ne parlare,non so se è per le coreografie o dei pensieri di troppo.." rispondo io accendendomi una sigaretta.
"che tipo di pensieri?" domanda incrociando i suoi occhi con i miei,non so perchè ma non riesco a mantenere il contatto visivo,così abbasso lo sguardo.
"stavo pensando a mia nonna,in questo momento non ha nessuno,aveva solo me ed io avevo solo lei.." dico facendo un tiro.
"in che senso?" forse era meglio stare zitta,non voglio intenerirlo.
"è una lunga storia,non mi va di annoiarti" dico abbassando nuovamente lo sguardo.
"e allora?abbiamo altro da fare?io no,e poi non parli mai con nessuno,dovresti farlo ogni tanto."
"non ci riesco,non mi va di intenerire le persone" rispondo io.
"non si tratta di intenerire,ma di creare rapporti,per crearli c'è bisogno di parlare e conoscersi,no? io la mia storia te l'ho raccontata" dice cercando il mio sguardo,ma non lo ottiene stavolta "mi stai ascoltando?" chiede vedendo il mio sguardo ancora basso.
"si,hai ragione" mi sorride invitandomi a parlare e così faccio "hai presente quelle famiglie che vedi in televisione,tutte perfette? la mia sembrava così. Fin quando a 11 anni mia madre si ammaló e nel giro di 15 giorni ci lasciò" dico abbassando nuovamente lo sguardo,Luigi vedendo questo gesto mi prende il mento e mi fa alzare lo sguardo,così continuo "mio padre inizió a bere perchè non superava la cosa,io anche avendo 11 anni capivo la situazione,ma purtroppo le cose non migliorarono,ero sempre sola a casa o da mia nonna.Mio padre usciva la sera e di solito tornava la mattina dopo e mi svegliava per andare a scuola,ma un giorno non tornó più,tutto qua. Non so sinceramente che fine abbia fatto,molte persone dicono si sia fatto in altra vita,sai vuoi o non vuoi le persone parlano"dico alzando le spalle "si è trasferito a Roma se non sbaglio,ma non mi interessa sto bene così adesso." concludo.
"tu non lo hai mai cercato?" mi chiede.
"all'inizio si,ero molto piccola e non capivo,ma quando ho cominciato a capire e a crescere ho smesso, è nata una sorta di rabbia e soprattutto tutto questo mi ha formata,anzi,ha formato un bel carattere di merda" dico ridendo leggermente.
"perchè dici così?secondo me sei una bellissima persona,si vede dagli occhi." dice guardandomi "anche se,ho capito subito che stai cercando di non piangere,ti trattieni e ti stai anche massacrando le labbra" indica quest'ultime che mi sto mordendo da quando è iniziata la conversazione,è un tic nervoso che ho da sempre.
"non mi va di piangere davanti a qualcuno,è come mettersi a nudo e non mi va".
"allora ti farò capire che davanti a me puoi fare tutto,ora è ancora presto e ti capisco,anzi ti ho capita subito,molte cose ti hanno fatta chiudere in te stessa ma riuscirò a farti capire che persona sono" mi dice sorridendo.
"va bene,però mi sa che ti stai lanciando in una missione impossibile" dico ridendo e lui fa lo stesso.
"vedremo,vedremo".
fine flashback.

"hai ragione,forse ci siamo entrambi troppi aperti" dico ripensando a tutto.
"direi di sì,vi conoscete da una settimana e già gli hai raccontato del rapporto che hai con Luca,a me l'hai raccontato dopo almeno 3 casting e ci conoscevamo già da settimane" dice quasi offesa ma ovviamente è ironica "e poi" dice alzando un dito in segno di rimprovero "ho notato anche che da quando sa tutta la storia:che siete cresciuti insieme,che sei sempre a casa sua,che suo padre ti adora e tutto il resto,lui sia anche abbastanza infastidito o addirittura geloso".
"ma cosa stai dicendo,assolutamente no,ci conosciamo da una settimana e siamo solo amici" dico mettendomi di fronte a lei incrociando le braccia.
"ti ricordo che: uno,qui dentro è tutto amplificato perchè ci viviamo 24h su 24h"dice contando sulle dita "due,si vede palesemente che con te ha un rapporto diverso,non ha lo stesso con me o con Sere".
"non significa nulla,ti ho già detto che sono convinta di voler continuare il mio percorso da sola,voglio stare tranquilla e vivermi il percorso con la danza e basta." dico convinta.
"se se,non ti credo."

ciao amici,scusate per l'assenza ma sono piena di interrogazioni,compiti e vado in palestra 4 ore alla volta. Cercherò di essere più attiva però fatemi capire se vi piace la storia o se avete qualche consiglio per aiutarmi a migliorarla.❤️‍🩹

fino all'ultimo respiro.❤️‍🩹{luigi strangis}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora