capitolo tre 🤎 REVISIONATO ☑️

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Non so che fare Riddle se ne andato e mi sto annoiando, non mi sono ancora ambientata qui.
Bhe ma posso tentare la fuga, per quanto vorrei rimanere devo tornare a casa in qualche modo, si é bello stare nella famosa saga di Harry Potter, ma stare con l'antagonista... Bhe non é una delle migliori cose da fare.
Voglio tornare alla mia vita.
Provo a tirarmi uno schiaffo, sperando che le parole di Riddle, e la mia logica, sia tutta una cavolata, e che entrambi ci siamo sbagliato.
Ma Tom aveva ragione, infatti dopo che la mia mano colpi il mio viso, non mi ritrovai nella mia stanza, o in qualunque parte della mia casa.
Ma io ci devo provare.
Magari posso fuggire, e chiedere aiuto.
Inizio a percorrere il corridoio fino ad arrivare alla porta di ingresso.
La spalanco e per mia fortuna era aperta.
La spalancai, e dopo essere uscita ed averla chiusa alle mie spalle corsi verso il cancello della Riddle Manor.
Lo spalancai ed iniziai a correre fino ad arrivare
in una foresta.
Guardai spaesata il paesaggio dinanzi a me, intravvedendo poco dopo un albero che avrei utilizzato come riparo dalla pioggia che sarebbe arrivata da un momento all'altro.
Le gocce di pioggia si mischiarono al sudore, mentre, quasi prima di forza, mi distesi dietro l'albero appoggiando la schiena sul suo tronco scuro.
Recuperai il respiro che sembrava essere scellerato peggio di quello di una gazzella, dopo essere fuggita dal suo predatore.
E il caso non era tanto diverso, io era la gazzella, e Tom Riddle era il predatore.
Le paranoie man mano i minuti passavano si fecero sentire.
E se mi avrebbe trovato ?
Provai a darmi una regolata, inspirai ed espirai fino a che il mio corpo si sentí piú debole, la testa più pensate del solito e la mia vista pian piano divenne sempre più sfocata.
Girai la testa si lato, e caddi in un sonno profondo.
Mi svegliai di soprassalto, mi guardai in giro e in pochi secondi i ricordi riaffiorarono.
Dovevo allontanarmi di lì al più fretta possibile.
Se mi trova, sono sicura che scappare é l'ultima cosa fatta.
A pochi passi da me notai una stradina, non persi tempo e mi avviai verso essa.
Aumentai il passo quando il rumore di un ramo spezzato attirò la mia attenzione.
E dei passi mi fecero gelare il sangue.
Il respiro si fece affannato mentre i miei passi man mano che percorrevo la stradina e che le mie suole bianche si sporcavano di fango, divenne una corsetta.
Quando mi sentì osservata non esitai ed iniziai a correre come una sciocca, pensando veramente che uno come Riddle avrebbe aspettato per riprendermi e stringermi tra le sue braccia.
Infatti fu così, quei passi non appartenevano a Tom Riddle, ma molto probabilmente ad un animale di quella foresta, come ho capito ciò ?
Dalla sua voce bassa che chiamó il mio nome con furia.
Aumentai sempre di più la velocità, ma la sua voce sembrava,invece che allontanarsi, avvicinarsi, ed infatti qualche secondo dopo andai a schiantarmi addosso a qualcosa, o meglio qualcuno, e quel qualcuno chi poteva mai essere ?
Tom Marvolo Riddle, che non perse un secondo di tempo per strattonarmi e urlarmi conto.
- COSA TI AVEVO DETTO ?
Domandò urlando mentre i suoi occhi freddi come la foresta incontrarono I miei.
-Io-
Tentai di giustificarmi inutilmente.
Lui era stato chiaro, non dovevo scappare.
Un gemito scappó dalle mie labbra quando la sua presa su di me, aumentó notevolmente.

- Ahi ! Mi fai male... Lasciami Tom ti prego...

Sussurai ma fu tutto inutile, perché la sua presa aumentó ancora di più.
- Se ti azzardi solo a fuggire ancora una volta, ti troveró un motivo per gemere, e la causa non sarà solo il dolore fidati.
Perché se mi scappi dinuovo, sono sicuro che le tue gambine, dopo che ti ho scopata, tremeranno così tanto, che non avrai neppure la forza di stare un piedi...
Sussurò mentre la sua mano lasció il mio polso e raggiunse il mio collo.
- Io ti avviso ragazzina, tu-sei-mia.
Ed in pochi attimi mi ritrovai davanti a quella villa infernale.
Volevo prendermi a schiaffi in faccia.
Come ho potuto ?
Perché ho aiutato Voldemort con il suo stupido diario ?
-
-Hai fame ?
Fu la prima cosa che mi domandó dopo che entrammo in casa.
Non risposi ma mi limitai ad annuire.
Sospiró pesantemente mentre i suoi occhi si girarono verso il tavolo in legno e in pochi attimi, attimi in quale i suoi occhi si posarono su quel tavolo, un piatto di porrige apparí su di esso, accompagnato da un semplice bicchiere d'acqua.

- Accontentati di ció.

- Tu non hai fame ?

Chiesi sentendomi in colpa nel vederlo li guardarmi mangiare.

- No.

Giró I tacchi bisbigliò un incantesimo verso la porta ed infine salí le scale, scomparendo dalla mia vista.

Di scatto riappari e mi fece una domanda che mi fece battere il cuore.

Tom:ti piace leggere ?

Li interessava veramente ?

Voleva sapere veramente cosa mi interessa ?

T/n:si perché ?

Domandai turbata guardandolo con un sopracciglio inarcato.

Tom:bene , seguimi

Ordino per poi salire le scale.

Mi affrettai a raggiungerlo salendo le scale a mia volta.

Quando arrivammo davanti ad una porta , Tom la spalancò rivelando una immensa biblioteca.

Alla vista di ciò mi si illuminarono subito gli occhi, una biblioteca...

T/n:wow é magnifica .

Dissi con la bocca spalancata alla bellezza di quel luogo che sembrava incantato.

Tom:si lo é scegli il libro che vuoi, muoviti possibilmente e poi seguimi.

Ed ecco che é tornato il solito Tom riddle .

T/n:okey.

Mi limitai a dire iniziando a cercare tra gli scaffali un libro che mi possa interessare.

T/n:trovato !

Affermai afferrando un libro dalla copertina azzurra con una grande scritta argentata "Afrodite, la dea della bellezza".

Tom sembro del tutto disinteressato, non mostrò nessuna emozione ma si voltò e si avviò in una parte remota della casa.

Strinsi il libro fra le mie mani per poi seguirlo, raggiungendo poco dopo un salotto, con un grande divano in pelle che si trova sopra a un tappeto bianco davanti al camino scoppiettante.

Io e Riddle ci siamo messi sul divano e abbiamo iniziato a leggere ognuno il proprio libro.

Io su Afrodite, lui su uno strano libro nero.

Dopo un oretta, mi stancai di leggere quindi chiusi il libro e lo appoggiai sul tavolino di legno .

Mi girai verso Tom e i nostri sguardi si incrociarono .

Ci guardammo negli occhi e come calamite le nostre labbra si incrociano dando via ad un lento bacio che dopo 10 minuti fu interrotto per riprendere fiato .

Tom ancora una volta non mostrò nessuna emozione anche se per un attimo ho giurato di aver visto una scintilla nei suoi occhi verdi.

Tom:andiamo a dormire .

Ordinò in tono freddo non lasciando andare nemmeno per un attimo quello strano libro nero, che continuò a stringere nelle sue possenti mani ricoperte da anelli.

Ancora una volta, dovetti seguirlo, raggiungendo l'attimo dopo la stanza da letto.

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Ehilaa come va ?.
Come vi sembra questo capitolo ?, Spero la storia vi stia piacendo 😆.

inizió tutto da lì //Tom riddle IN FASE DI REVISIONE PER LE 7.000 LETTUREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora