Untitled Part 1

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                                                              Marilena Brassotti Ziello

L’amore,

dietro le apparenze

Capitolo I

“  Sussurri… “

Notte. Notte di stelle e di caldo soffocante. Notte di luglio, precisamente settecentotrenta giorni dopo. Chissà perché, questa notte riesco a ricordare. A pensare senza soffrire. Infondo, credo che prima o poi, arrivi per tutti il momento in cui i ricordi del cuore cessano di far male. Questa notte mi dona la sua clemenza.  Non riesco  a crederci. Sono in terrazza a casa mia, ed è proprio bello vedere la luna e le stelle riflettere sul manto calmo del mare. Mi sta perfino compiacendo il mare. Giacendo in silenzio sul suo letto, senza disturbare il viaggiare dei miei pensieri. Lascia che io ricordi. Si, sono passati settecentotrenta giorni dalla fine della mia storia con lui. Settecentotrenta giorni che a contarli, a riviverli, mi sento così fragile ai sussurri dell’anima. Non so nemmeno come ho fatto nel riuscire a superare quella storia. Questa notte è talmente bella, quanto spietata per me.  Sorseggio il mio succo preferito in balia di questo stato confusionale che mi attraversa. Potrei benissimamente smettere di ricordare, cercare di difendermi da tutte le immagini che riaffiorano. Ma a cosa servirebbe? Non è forse vero che nel momento in cui cerchi di non ricordare, stai già ricordando? Non è forse vero che anche se sto scrivendo solo adesso su questo foglio che tengo tra le mani, il mio amore per lui… l’ho portato per tutto questo tempo stampato sulla mia pelle? E adesso, chi sono? Chi sono adesso? Io non lo so. Sono immobile qui. E non sono che una donna ormai. Una donna che è riuscita a realizzarsi professionalmente nel mondo del lavoro. Mio padre poi,  ha esaudito uno dei miei desideri comprando casa qui a Vietri sul Mare, un bellissimo paese che è parte della costiera amalfitana. Esattamente dove mi trovo, nel mio angolo di paradiso.  Sono le due di notte e i miei già dormono. Mio fratello invece, si è concesso un'altra delle sue notti brave con gli amici del posto e sono sicura che rientrerà solo a mattino inoltrato. Ed eccomi, in un misto di emozioni e sensazioni che non riesco a spiegarmi, con la mia piccola cucciola di york- shire Joy, ai miei piedi. Almeno la sua presenza mi fa sentire in compagnia, anche se dorme beatamente, lasciandosi accarezzare dalla brezza marina. Cosa potrebbe saperne di ricordi, Joy? Non è forse vero che quando i cani vengono allontanati dalla madre dopo qualche mese dalla loro nascita, se li riportiamo dopo un anno dinanzi ad essa, l’hanno praticamente dimenticata?! E così dimenticano un amore grande come quello di una madre. Sembra così che questa malattia di non riuscire a dimenticare i grandi amori, sia una maledizione tutta umana. Allora altro che sentirmi in compagnia, in balia dei ricordi, Joy non può attraversare questa tormenta con me. Non le è concesso, permesso. Forse non mi capirebbe nemmeno se fosse un umana. E per capirlo, quanta sofferenza e quanto amore c’è rinchiuso in un momento come questo, dovrebbe chiamarsi Lena. Per vivere di emozioni che ancora tornano nella testa e nello stomaco, dovrebbe amare ancora qualcuno come lui, Giuseppe. Ma alcune storie per quanto intense possano essere non durano che un estate o qualche mese in più. O magari non ricordo bene quanto tempo avesse rubato alla mia vita, quell’amore. Un anno, un anno della mia vita, credo. Che strano riuscire a pensare a ciò in modo quasi scostante. Ho praticamente un agenda piena di pensieri e sfoghi che scrivo di tanto in tanto, mentre sono in viaggio per lavoro. Armata della consapevolezza di raccontare ad un foglio un pensiero, un po’ di me. Impugno la penna spesso con rabbia, contro un destino sbagliato. Contro anche me stessa, continuando a ripercorrere la mia storia d’amore con lui. Ci sono milioni di pensieri da rimettere in ordine e milioni di colpe che mi attribuisco, da cancellare. Se solo la ragazza di un tempo somigliasse a quella che sono io adesso. Determinata, invincibile, ambiziosa, sicura di se stessa nel lavoro e forse anche nella vita. Ma non per questo meschina e piena di se. Sono sicura che quella di oggi avrebbe attraversato alcune situazioni diversamente, anche se tutt’ora non riesco ancora a spiegarmele. In due anni sono diventata la donna che dovevo e volevo diventare. Ho pubblicato il mio primo libro, ho partecipato a molti concorsi letterari che mi hanno premiata quando e dove meritavo. Seguendo così quella strada che sognavo e a cui stavo rinunciando. Sono stati questi stessi traguardi a farmi incontrare una delle più famose case editrici di Roma, con cui ho firmato un contratto lavorativo. Adesso scrivo novelle e piccoli racconti per le loro raccolte e circa due volte al mese salgo su a Roma. L’avrebbe mai immaginato la ragazzina di un tempo?!                                                                                                                                                   Stranamente sento che quella ragazzina, riaffiorando in me, si sta ribellando a questi fiumi di parole autoconvincenti che cercano di risollevarmi. Forse se non avrei mai incontrato Giuseppe, difficilmente sarei la Lena di oggi. È inutile negarlo. È proprio vero. Certi amori non puoi cancellarli, non puoi rimuoverli. Ti fanno crescere, ti fanno maturare.  Alcuni amori arrivano per lasciarti qualcosa, ma sono destinati ad andare via poco dopo. Non importa la durata di essi, non importa i momenti brutti o le discussioni. Importa quanto di se lasciano dentro di noi. E quanto tutto ciò, sofferenze ed esperienze, nel viverle in questi amori, ci cambino. Guardo per l’ultima volta il panorama dinanzi a me, prendo il bicchiere di succo sul tavolino che è di fianco a me. Mi alzo lentamente dall’altalena su cui ero seduta, cercando in tutti i modi di non svegliare Joy. Ma lei è già sulle zampe ed ha sicuramente intuito che sto per andare a letto. Dopo qualche minuto sono già in camera mia. Mi lascio andare, abbandonando i pensieri e il mio corpo alle soffici e fresche lenzuola del mio letto. Sento Joy che si accuccia sul suo cuscino ai piedi di esso. Domani sarà un altro giorno. Domani ritornerò me stessa. Magari domani quando sarò in viaggio mi rimetterò a scrivere qualche pensiero su questa notte. Nella mia agenda. Gli racconterò tutto. Magari è proprio importante per me, raccontare.

L'amore, dietro le apparenzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora