La loro prima battaglia si concluse con una sconfitta. I Titani erano molto più forti ed allenati di loro e, per di più, Crono aveva chiesto l'aiuto anche del Titano Atlante, il più forte della loro stirpe. Gli dei combatterono al meglio delle loro capacità, ma furono sopraffatti. Tornarono al monte Ida a leccarsi le ferite e mettere a punto un nuovo piano d'attacco.
Tutto questo continuò per dieci anni.
O, per lo meno, questa fu l'impressione di Aidoneus e dei suoi fratelli.
Stavano combattendo contro l'essenza stessa del Tempo e non era da escludere la possibilità che Crono allungasse la loro percezione dello scorrere del tempo per scoraggiarli e farli ritirare. Ma questo non accadde, avevano troppo in gioco per rinunciare. Se si fossero dichiarati sconfitti di sicuro Crono e la sua armata non si sarebbe accontentato di tenerli prigionieri.
In quei dieci anni erano però riusciti a strappare dal dominio dei Titani il monte Olimpo: era più basso del monte Otri, ma aveva una posizione ottimale per l'avvistamento dei nemici ed era relativamente vicino al palazzo di Crono. Ma quello era stato l'unico grande evento degno di nota. Certo, avevano scalfito il palazzo e avevano ferito i Titani numerose volte, ma ci voleva ben più di quello per sconfiggerli.
Tutti questi eventi, insieme, avevano portato anche a numerose liti tra gli dei. Zeus li aveva liberati e condotti in quella guerra e dopo dieci anni erano ancora fermi al punto di partenza. Più di una volta le tensione tra i fratelli sconfinava in discussioni verbali. In quei momenti i loro poteri rispondevano alle loro emozioni e più di una volta si era evitato il disastro per un soffio. Tra tutti Aidoneus era quello che litigava più spesso con Zeus: la sua fiducia nei confronti del fratello più giovane non era ancora forte e più di una volta aveva sfidato la sua autorità, sfociando in duri scontri verbali. Per quanto fossero l'uno l'opposto dell'altro i due fratelli avevano sicuramente dei caratteri molto forti, erano orgogliosi e tremendamente testardi. Non era una buona combinazione in quel particolare momento.
"Potremmo provare ad attaccare da questo lato mentre..." stava dicendo Zeus, indicando su una mappa il lato orientale del palazzo di Crono.
"Lo abbiamo già fatto, Zeus. E non ha funzionato" lo interruppe Aidoneus, appoggiato contro la parete della caverna. Era a petto nudo ed Estia lo stava aiutando a bendare una ferita che si era procurato nell'ultima incursione. Non era particolarmente profonda e il dio sapeva che sarebbe guarita da sola, ma sua sorella lo aveva forzato a farsi applicare un unguento di piante medicamentose così da accelerare il processo.
Zeus lo fulminò con i suoi occhi azzurri "Perdonami se sto cercando di fare il possibile per uccidere nostro padre"
"Questa è la stessa cosa che ripeti da dieci anni" gli ricordò il fratello con voce calma "Eppure siamo sempre fermi allo stesso punto"
"Zeus, Aidoneus, vi prego" disse Estia, finendo di bendare la ferita del fratello "Dovremmo rimanere uniti, non continuare ad attaccarci a vicenda"
"Rimanere uniti" ripeté il più giovane con un sorriso amaro "Solo lui mette in dubbio le mie abilità"
"Solo perché gli altri non le esternano questo non significa che siano sempre d'accordo con te"
"Come osi"
Fuori dalla caverna un vento gelido aveva cominciato a soffiare con forza. Zeus era sempre stato quello più passionale e i suoi poteri reagivano immediatamente al suo cambio d'umore, Aidoneus lo sapeva bene. Lui era molto più lento all'ira e raramente aveva lasciato libero sfogo ai suoi poteri durante un momento di rabbia. Quella sera, però, sentì di aver raggiunto il limite.
"Oso perché sei stato tu a trascinarci in questa guerra infinita" rispose lui, staccandosi dalla parete e fronteggiando Zeus. La terra, in quel momento, cominciò a tremare lievemente "Sei stato tu a riempirti la bocca di belle parole sulla gloria che la vittoria di questa guerra ci avrebbe portato e guardaci adesso! Nascosti in una grotta a nasconderci come ratti e a leccarci le ferite"
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Pomegranate seeds
FantasyLa mia versione di uno dei miti più famosi: quello di Ade e Persefone. Racconterò questo mito a modo mio, partendo dalla Titanomachia fino ad arrivare al loro incontro e a quello che avverrà dopo, intrecciando la loro storia con altri miti (alcuni p...