Episodio 4.

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Un incrocio. Un semplice incrocio. 

Krick

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Krick... CRASHH! 

E un triciclo che era spinto giù da un edificio assieme al suo proprietario; questo ad opera di una sagoma nera. 

Il bambino scese dalla struttura dismessa, poi udì dei passi concitati verso la sua direzione: 'Arrivano', pensò. 

Si defilò nella scuola spettrale davanti a lui (pensate che l'orologio frontale era a forma di occhio, e che il giardino antistante dove il bambino si trovava era avvolto nella nebbia), correndo poi a perdifiato quando lo raggiunsero all'ingresso. Una lacrima bollente gli rigava il volto paffuto. 

Gli interni della scuola erano perlopiù foderati col legno e fatti con una pietra dipinta di beige, e gli studenti dalla pelle cinerea del piano terra pasticciavano tranquillamente la moquette del pavimento, lungo i corridoi: erano Bulli, bambole animate dalla forma di scolari e scolare. 

Però, c'era qualcosa di strano.... Non gli stavano badando, al bambino. 



CRASH! 

Giunto dentro una classe (era gigantesca!), il bimbo aveva trovato alcuni Bulli che mormoravano parole incomprensibili e che ridacchiavano.
Si era nascosto sotto un banco, e aveva calpestato qualcosa con un profumo fruttato... Era un lecca-lecca rosa con rade striature bianche che odoravano di vaniglia, ed era grosso come uno slittino da neve. Il bambino l'aveva preso, rigirandolo alla luce della luna filtrata dalla finestra.
Guardò esso, poi i Bulli... e prima di pensare a qualsiasi cosa spaccò con un moto di violenza improvviso la testa degli scolari, uno. per. uno.
La sua mente rivisse come in un film ciò che aveva appena fatto, e lo scricchiolio dei loro corpi che si frantumavano e cadevano gli ingombrò la mente. Si sentiva il re del mondo! Eppure... perché dai suoi occhi pulsanti sgorgavano ancora lacrime tiepide?
Attribuì tutto ciò a una senzazione inconscia di pericolo...

Tumph, tumph, tumph...

Pesante barcollare giunse ai suoi timpani, ed ebbe istantaneamente un brivido.
Ecco perché i Bulli del piano terra erano così quieti: per la presenza della Maestra!

***

Tremava. Che altro poteva fare?

Anche quando l'ombra di quella creatura s'inserì tra le fessure dell'armadietto dove si era nascosto... Sarebbe per caso potuto correre, scappare?
'No... non credo', pensò.

La sua pelle avvizzita, i suoi occhi che gelidamente ghignavano, il suo sorrisetto ampio che le tirava le labbra, ecco ciò che vide prima dell'oblio.

Lo sportello dell'armadietto fu aperto bruscamente, accompagnato da un acuto scricchiolio... E non ci fu più tempo per la paura.





















Angolo autrice

In tutto questo io ho scritto con il mal di testa... Perfect 👌(Bambina con l'epistassi aiutami tu) 

Sinceramente, l'ultima parte sono i miei complessi mentali prima dell'interrogazione.

Inoltre questo è stato l'episodio più difficile da scrivere.... Ma vabbe' la Maestra è il mio boss preferito di Little Nightmare 2, quindi la perdoniamo (possiamo?)

Inoltreeeeee

Adoroooooo <3  Grazie

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Adoroooooo <3  Grazie









-Riyuu

Little Nightmares: comicsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora