Finire in frantumi.
Finire per ridursi ad essere nulla, ma a che scopo? Per fare un favore a chi?
Mi chiedevo cosa avessi fatto di così grave e irreparabile per subire tutto quello che subivo.
Per soffrire a causa di tutto quel dolore che provavo, che mi dava la sensazione di faticare a respirare, di faticare a vivere, di sentire il peso della vita sulla schiena.
Assistevo alle litigate in silenzio, senza dire nulla ma vivendo come un'anima in pena.
Ma almeno non arrecavo dolore a nessuno, a differenza di come gli altri facevano con me.
Si poteva dire tutto di me, ma non che fossi un peso, perché non mi ero mai fatta pesare a nessuno, avevo sempre cercato di minimizzare i miei problemi.
Avevo sempre provato ad essere perfetta, ma quando rincorri la perfezione sei dietro a correre a qualcosa che non esiste.
Durante quelle grida, quelle parole offensive, io pensavo che la mia vita sarebbe sempre stata così, non sarebbe mai stata almeno decente.
Pensavo che l'amore non esistesse, perché tanto il rapporto tra i miei genitori era spezzato, senza alcun legame.
Dovevo ricordarmi i capi saldi, quelli che non bisogna dimenticare mai:
- soffri oggi, sorridi domani;
- non dimenticare quello che hai provato, sarà la tua più grande risorsa;
- puoi fidarti di te stesso e di pochi altri, quei pochi vanno scelti con cura.
Mi ritrovavo ancora in fondo, senza alcuna corda a cui aggrapparmi.
Se tocchi il fondo per forza risali, perché le perle son lì nei fondali: mai sanguinare davanti agli squali.
Provavo e riprovavo, ma nulla sembrava migliorare: tutto era stabile, stabile significa come prima, senza modifiche.
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La piccola Sissi
General FictionCosa significa essere felici, essere vivi? Cosa si può provare sorridendo dopo aver pianto? Il cuore di Sissi ne ha viste tante, si è spezzato più volte ma ogni volta è tornato più forte di prima. Liti in famiglia e difficoltà personali: da bambini...