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Un rumore attirò la mia attenzione, ero in camera mia per sistemare i miei vestiti, stessa cosa Tae.
La casa era così grande da avere tre camere per gli ospiti, due di queste occupate da noi.
Erano sicuramente arrivati i ragazzi che da quel giorno avremmo chiamato fratelli.

"Oi mamma, siamo tornati"
"bene ragazzi, aspettate un secondo!
JIMIN! TAEHYUNG! scendete!"

Ero leggermente impanicato, io e Tae avendo le stanze una difronte all'altra sclerammo insieme nel corridoio.

Eravamo ormai al piano di sotto
"ragazzi, loro sono Jimin e Taehyung i vostri fratelli."
"Ah si, lo avevo quasi dimenticato, io sono Yoongi!"
"io Jungkook"
Dopo questa breve presentazione andarono via come se nulla fosse, io e Tae ci scambiammo degli sguardi confusi
"perdonate questi due ingrati, non amano fare amicizia ma sono sicura che in poco tempo saranno più gentili"
Sorrisi
"non si preoccupi, va bene così"
"oh Jiminie ti prego, non mi dare del lei, sono ancora troppo giovane"
Annuii

Il resto del tempo lo passai a sistemare le mie cose con Tae, speravo che i due ragazzi fossero più gentili per poterci facilitare la convivenza, vista la presentazione non ci contavo molto.

[...]

Arrivò presto la sera e avevamo passato la maggior parte delle ore a sistemare la nostra roba, ero stanco morto e Tae già era tornato nella sua stanza a fare un riposino prima di cena.

Il solito dormiglione.

Secisi di andare a dare una mano a nostra "madre", mi dispiaceva non fare assolutamente nulla.

Ero troppo gentile con la gente, ma la signora Yoson si meritava tale dolcezza e gentilezza.

Scesi le scale ma non trovai nessuno se non il ragazzo di nome Jungkook.

"ehm scusami, dov'è tua madre?"

Alzò lo sguardo dal suo cellulare e mi scrutò da testa a piedi
"è uscita"

Il tono freddo con cui parlo mi congelò sul posto.

"sai per caso quando torna?"
"no"

Ero un po' stanco del suo comportamento
"ma per caso ce l'hai con me? Con noi?"

Si alzò fino ad arrivare davanti ai miei occhi, si abbassò e mi parlò a due centimetri dal viso.

"no, non mi frega un cazzo di voi. Ma ronzami lontano, hai capito?"

Spostai il mio viso di lato e guardai da tutt'altra parte cercando di non farmi sovrastare dal suo sguardo.

Non capivo perché tanto odio.

Se ne andò sbattendo contro la mia spalla, abbassai il capo e annuii anche se lui non poteva effettivamente vedermi.

Andai da Tae ed entrai iniziando a raccontare tutto a raffica

"ma ti sembra normale? È pazzo! Gli ho fatto qualcosa? Ho respirato la sua stessa aria? Ma che vuole, dio mio."

"Jimin calmati su!"
Disse facendomi sedere sul letto ed accarezzando la mia schiena.

"sono calmo, solo che non gli do il diritto di trattarmi da merda solo perché ora abito in casa sua."

"lo so Chim, non possiamo fare nulla. Li hai visti, fanno paura da come sono freddi"
"tsk, freddi un corno."

"Andiamo a mangiare su, credo che la signora Min sia arrivata."
Disse alzandosi dal letto

"mi sa che stasera salto, non ho fame e non voglio incontrarli. Voglio solo riposare"
"va bene, fammi sapere tramite messaggio se va meglio! Ok?"
"si, tranquillo"

Andò a cena ed io ne approfittai per fare una doccia.
Però mi sembrava brutto mancare la prima sera del nostro arrivo, quindi cambiai idea e in cinque minuti ero già pronto.

Scesi le scale e sentii la signora Min chiedere di me
"non-"
"eccomi, scusate per il ritardo"

Tae, che prima stava per parlare, mi sorrise.
Aveva intuito già che non volevo fare brutta figura con i miei nuovi genitori e soprattutto con la signora Min
Dovevo essere rispettoso nei suoi confronti.

"Bene, ora che Jimin è qui siamo al completo. Mangiamo forza."
Disse Yoson

Quella sera incontrammo Jungoo, il marito di Yoson, ovviamente era simpatico e disponibile come lei.

Non sapevo Jungkook dove avesse acquisito quel carattere di merda, ma non era da me giudicare gli altri, quindi staccai la mente da tutto e mi dedicai completamente alla cena.

[...]
Fu una bella serata nonostante le occhiatacce dei due fratelli.
Ma Yoongi si era mostrato più simpatico di Jungkook.

Mi sentivo meno minacciato.

Tutti si rimboccarono le maniche per aiutare Yoson a sparecchiare e pulire tutto.

Per pochi minuti rimasi solo con Jungkook in cucina, stavo portando dei piatti quando lui si scontrò contro la mia spalla.

Lo aveva fatto apposta, non mi aveva nemmeno aiutato a riprendere l'equilibrio.
"stai attento"
Gli dissi
"tsk"
Per fortuna non di ruppe nulla.

Dopo fatto ciò, ci scambiammo tutti la buonanotte ed io e Tae andammo entrambi in camera sua.

Volevo passare del tempo con lui prima di dormire, lo stress di quel giorno mi stava mangiando vivo.

"Sono stanco morto, voglio dormire"
"anche io"
Ci sdraiammo sul suo letto a faccia in su contemplando il soffitto.

"ho notato una cosa"
Dissi in modo perverso girandomi verso di lui.

"cosa"
Si girò anche lui
"quel tipetto di nome Min Yoongi ti stava guardando per tutto il tempo"

"sapevo che avresti detto una cosa del genere, poi non è assolutamente vero.
Forse mi stava guardando perché eravamo seduti difronte."

"si certo, se è così allora io sono etero."
Scoppiò a ridere e mi diete uno schiaffo sulla spalla.

"stupido"
"ora che ci penso..."
"cosa?"
Chiese curioso

"perché Yoongi fa di cognome Min e Jungkook fa di cognome Jeon?"

"già me lo ha detto Yoson, mi sono ben informato quando sono sceso a cena prima di te. Allora Yoongi ha preso il cognome di Jungoo e Jungkook quello di Yoson. Non chiedermi perché, quello non lo so. Penso che volevano sfruttare entrambi i cognomi, ma questo è solo un mio pensiero "

"capito, beh ora vado a dormire. Sono stanco."
"notte Chim"
"notte Tae"

Durante la notte mi svegliai di scatto.
Ero ancora nel letto di Tae, mi ero addormentato dimenticandomi di non essere nella mia camera.

Ma non era un problema, solo che Tae per farmi spazio stava per cadere.
Quindi me ne andai, nel corridoio mi trovai faccia a faccia con Jungkook.

Cazzo ma era ovunque.

Ci fu un silenzio imbarazzante.
Le nostre camere non erano lontane, anzi quasi vicine.

Non volevo rivolgergli la parola, quindi andai dritto in camera.

Ma prima che potessi entrare mi bloccò per il braccio.

"che stai facendo?"
Chiesi non capendo.

Mi guardò per svariati secondi e poi parlò
"che ci fai fuori?"
Aveva uno sguardo di ghiaccio
"per caso ho un coprifuoco? Non direi."

Sospirò e lasciò la presa sul mio braccio andando via.

"buonanotte eh"
Dissi in silenzio senza farmi sentire.

ᴄᴜʟᴛᴜʀᴀʟ ᴇxᴄʜᴀɴɢᴇ  -ᴊɪᴋᴏᴏᴋ-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora