Coinquilino da incubo - Parte 1

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No, nell'appartamento della cara signora Lory non vivo da solo. Nel corso del tempo ho avuto diversi coinquilini. Con la maggioranza c'è stato del rispetto reciproco e una convivenza "normale". Con alcuni è nata una sana amicizia che continua a perdurare. Conservo nella mente numerosi ricordi piacevoli di chiacchierate  sul divano, aperitivi al bar e cene casalinghe. Con altre persone si è quasi arrivato al penale. Letteralmente.

La scelta di un nuovo coinquilino è piuttosto delicata. Si rompe un equilibrio e si vuole formare uno nuovo, possibilmente non peggiore del precedente. Fai vedere la casa, parla delle bollette, la caparra, prova a capire se sia o non sia folgorato. Insomma, non si rompe solo un equilibrio!

Il ragazzo che sta andando via, Stefy, è di fretta e trova il rimpiazzo, Loris. Io e l'altro coinquilino che rimane in casa, Andrew, siamo presi dalla studio per via della imminente sessione di esami. Praticamente accettiamo il sostituto vedendolo soltanto in videochiamata.  Grave errore! Bad move, little ant! Spero conosciate HunterxHunter, altrimenti vi lascio in alto il video della scena iconica di Netero contro Pitou.

Dal primo giorno che Loris è entrato in casa il mio senso di ragno si è attivato. A stento ci presentiamo, che mi mostra una foto di un lato B femminile sui suoi messaggi Facebook. Il disagio: è palese da 10 km che si tratta di un profilo fake. Ma cosa ti lamenti di essere preso in giro? Sorvolando su questo, iniziamo a fare conversazione. Si parla di gusti musicali, passioni, lavoro e così via. Insomma, i classici argomenti utili per iniziare a conoscere una persona. E no, non ci siamo. La mia prima impressione è di un gran cazzaro convinto di avere la verità in tasca. Dannato effetto Dunning-Kruger.

Loris è un ragazzo di media altezza con barba e capelli scuri. La prima cosa che però si nota è una simpatica fragranza di cenere in stile Ilva di Taranto. No, non è un'acciaieria, è "solo" un accanito fumatore. Io odio i fumatori! Da leggere in stile Brontolone dei Puffi. Ad ogni modo, la conversazione va avanti. Ad un certo punto, non so perché, ma inizia a discutere di medicina. "Lo sai che la cura per il cancro esiste, ma la tengono segreta perché costa tantissimo e non conviene?" osa dire. Probabilmente ho la diplomazia di Vlad III l'Impalatore (also known as Dracula), però non posso resistere. "Nel corso del tempo, sia la diagnosi che la cura dei diversi tipi di cancro è decisamente migliorato. Poi non conviene? Una persona sana produce e paga le tasse. Conviene allo Stato, che evita di pagare le spese mediche. Conviene ai datori di lavoro, che hanno meno richieste di permessi per malattie. Conviene all'intero sistema economico, perché una persona malata, suo malgrado, è meno produttiva. Quindi, se esistesse una cura per una malattia abbastanza diffusa per il cancro (e per alcune tipologie esistono dei trattamenti piuttosto efficaci), converebbe a tutti commercializzarla" ho risposto in modo secco ma educato.

"Io rispetto la tua opinione, ma la penso così" replica Loris con sicurezza. Sicurezza piena come il cervello di un razzista. Mi invento una scusa per andare in camera, perché non è che abbia molta voglia di buttare energie e tempo con un cretino. Entro in camera mia e recito una devota supplica a Santi Pietro e Paolo.


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