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☁️[Howl Pendragon X Fem!Reader]☁️

titolo: come le stelle cadenti.

film: Il Castello Errante di Howl.

personaggio: Howl Jenkins Pendragon.

reader: Fem!Reader.

type: fluff.

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Era ormai tarda sera e ti stavi aggirando per le strade semibuie della città. 
A passo svelto iniziasti ad attraversare le viuzze spente e desolate, volevi arrivare il prima possibile alla tua metà, senza fare incontri che avrebbero potuto portarti dei problemi.

Si diceva infatti che un potente stregone andasse in giro per la città a rubare il cuore alle giovani ragazze. Uno stregone dal viso notevole e dal raro aspetto attraente, in grado di poter incantare fanciulle dalla splendida bellezza per rubarne il cuore. 

Mentre ti dirigevi nel tuo solito posticino felice, continuavi a pensare a questo cosiddetto incantatore. 

Il suo vero nome ti era sconosciuto, avevi solo il vago ricordo di qualche ragazzetta svampita, che intonava mentre si parlava di lui, la parola 'Howl', o così ti era sembrato.
'tzc, immaginati farsi abbindolare dalla bellezza di un uomo qualsiasi... un maghetto da due soldi per di più!', pensavi.

Guardasti sopra il tuo naso, dove stavano apparendo le prime stelle.
Il sole stava tramontando, dando al cielo un sereno colorito roseo, mentre la luna si affacciava timida piano piano in lontananza.

Tu però lo sapevi che di rasserenante c'era ben poco in quel tranquillo cielo: la guerra era alle porte, anche se era argomento scomodo parlarne.

Ma a te forse poco importava...

Ti mantenevi lavorando in una piccola locanda, non facevi niente di eclatante da poter dire di aver trovato il tuo posto nel mondo: spremevi le arance la mattina, tagliavi le patate la sera e qualche volta intrattenevi un po' i clienti con la tua bellezza.

A stento riuscivi a campare con quei pochi spicci che ti venivano dati, ma almeno avevi un'occupazione, un posto in cui dormire e il cibo sicuramente non ti mancava.

Ma tu dentro di te lo sentivi che questa non era la vita adatta a te, tanto da farti sgattaiolare tutte le sere in cerca di uno spiraglio di vera libertà.

Raggiunto il tetto dell'edificio dove solitamente ti recavi, ti sedesti lasciando dissolvere tutti quei pensieri antipatici che si mescolavano all'interno della tua testa.

Con gli occhi chiusi ti lasciasti cullare dal vento mentre intonavi le note di una piccola ninna nanna, non ricordavi dove l'avessi sentita, però canticchiarla ti rassicurava.

Tra una nota e l'altra pensavi: 'oh caro signor stregone dei miei stivali, tu che sei tanto potente, fai avverare i miei desideri e rendi la mia vita diversa.'

Sbeffeggiavi il "sommo e potente Howl", colui che rubava i cuori ma di cui cuore non era mai stato rubato. Tutte lo temevano, tutte lo amavano, e tu non avevi idea di chi questo giovane fosse.

Una presenza si palesò alle tue spalle, sedendosi poi al tuo fianco.
<<Beh, piccoletta cosa ci fai qui?>>

Una guardia in divisa sembrava voler approcciarti in maniera un po' troppo amichevole per i tuoi gusti.
Indietreggiasti non del tutto sicura per la presenza dell'uomo.

<<Mi scusi, stavo per andarmene...>>
<<Nonono cara mia, resta pure... certo che sei proprio piccola sai? Quanti anni hai?>>
Ti alzasti intimidita dalla presenza insistente dell'uomo in divisa davanti a te.
<<Questo non penso sia un suo problema.>>