Un cane può insegnarti molte cose, il mio cane mi ha insegnato a sorridere, ad apprezzare il mondo esattamente così com'è, a non meravigliarmi se a contatto con la natura mi sarei sporcata tanto poi lo sporco si può lavare via, ma la soddisfazione di ciò che si è vissuto resta.
Tra le nostre tante avventure, mi ricordo di una scampagnata pasquale in cui chiesi ia i miei amici di controllare Amnèsia, mentre io andavo a prendere il coltello per tagliare la colomba al cioccolato che era sul tavolo.
Quando ritornai fuori, la colomba al cioccolato era sparita, qualcuno l'aveva divorata tutta... Indovinate un po' chi era stato?
Mi voltai in direzione di Amnèsia e mi accorsi che il suo musetto le sue zampe erano tutti sporchi di cioccolato.
Non vi dico quanto fu grande la mia rabbia preoccupazione, poiché saprete che il cioccolato è velenoso per i cani in quanto non hanno l'enzima per digerire gli zuccheri.
Tornate a casa ovviamente, la mia lupetto iniziò a rimettere e a defecare liquido giallo, ma non mi feci prendere dal panico, avrei risolto il problema.
Inoltre Amnè stava appiccicata a me con un'aria parecchio spossata, le era venuta la gastroenterite e per questo tempestivamente facemmo una cura, che fortunatamente andò a buon fine in soli tre giorni.
Giunta l'estate arrivò insieme al caldo la prima muta, un incubo che non avrà mai più fine.
Non so se abbiate la minima idea di quanto sottopelo può perdere in estate un Husky, ebbene, non esiste una quantità definita, ma vi assicuro che per perderne così tanto ci saranno nascosti dentro lui almeno altri cinque Husky.Il bello arrivava sempre quando dopo aver fatto il bagno, giungeva il momento dell'asciugatura, credo che molti mi abbiano preso per uno Yeti, poiché non era più possibile distinguermi in mezzo a tutti i peli volanti, tuttavia rimaneva ugualmente un'esperienza divertente e da non dimenticare, soprattutto quando si scrollava bagnandomi a mia volta e facendo appiccicare i suoi peli ai miei ricci e su i miei vestiti rigorosamente neri.
Se pensate che io abbia terminato, vi sbagliate, vorrei raccontarvi di quella volta che decisi di portare Amnèsia insieme a mia sorella i miei genitori per andare tutti in agriturismo, prima di partire ed iniziare il viaggio in auto, la liberai in campagna, ebbene ebbe strabiliante idea Di strusciarsi su una qualche carcassa di animale defunto ed il suo ottimo profumo post Toelettatura, divenne un fetore insopportabile.
Mi ricordo che tentammo di nascondere l'odore passandole sul pelo delle salviette profumate per cani, subito dopo capimmo che avevamo solo peggiorato la situazione, infatti percorremmo tutta la strada con i finestrini aperti e mio padre maledisse di averci dato il consenso di portarla con noi.Tutte le volte che la liberavo in escursione, il suo primo obiettivo era trovare fonti d'acqua, infatti iniziava a schizzarla ovunque e a nuotare felice.
Niente poteva riempirmi il cuore più di veder felice il mio cane, questa sensazione non potrà mai essere compresa da chi non ha un animale con sé.Non dimenticherò mai la prima volta che portai Amnèsia al mare, avevo creato una lunghina per permetterle di correre in sicurezza senza allontanarsi troppo da me. Adorava l'acqua ma soprattutto la sabbia umida che caratterizzava la nostra costa sicula, infatti quel giorno, finite le corse, scavó una buca per raggiungere la Cina ricoprendomi dai capelli alle scarpe di granelli di sabbia.
Penserete che mi arrabbiai, ma non fu così, presi a ridere anche in quel momento, perché nessuno, proprio nessuno, era riuscito a farmi sentire così libera e felice.Non si può spiegare a parole la meraviglia che si prova nell'osservare un Husky che per la prima volta sollevando il tartufo al cielo, viene stuzzicato da un gelido fiocco di neve, che raggiunge il suolo danzando.
Ricordo di aver scorto nel suo volto un immenso stupore, si, anche un cane può provare stupore ed in quel momento perfetto capì di averla resa immensamente felice.
Vederla scorrazzare come un leprotto sul manto di neve, con quell' innata leggiadria, mi fece promettere a me stessa che almeno una volta ogni inverno saremmo salite sull'Etna innevata per goderci la neve.
Quando l'inverno si fece più rigido, scorsi un simpatico cambiamento, il tartufo di Amnèsia che solitamente era di un nero intenso, andava schiarendosi, lasciando posto ad un rosa porcellino molto simpatico.Nessuno conoscerà bene il mio cane come lo conosco io, adoro quel suo modo di accogliermi con tanti ululati festosi e strani versi indescrivibili da golem una volta tornata a casa, aspettando le coccole e tirando indietro le orecchiette; adoro quei tre saltelli da cangurotta che mostra tutte le volte che andiamo a passeggiare; adoro il passo felpato che assume quando entra in modalità cacciatrice e poi ancora, amo quando cerco di farci un selfie e vorrebbe rubarmi una leccata in viso.