È una meraviglia vedere i bambini che giocano insieme sul tappeto: Lorenzo gioca con Marco, hanno la stessa età e sembrano conoscersi da sempre; Astrid invece cerca di fare una torre di cubi colorati insieme a Luca che continua a farli cadere perché sembra sempre distratto a guardare più lei che i giocattoli.
Gli zii, Stefano e Lucille, sono sul tappeto accanto a loro per controllarli e scambiarsi sguardi sensuali, non avrei mai pensato a mia sorella insieme ad un avvocato, non lo pensavo possibile, ma lei sembra appagata da quando lo conosce.
Si frequentano ed io cerco di non impicciarmi troppo, so che a volte mia sorella rimane a dormire da lui perché poi la mattina ci fa compagnia nella passeggiata fino all'asilo di Astrid, ma non chiedo, mi basta vederla serena. Ho chiesto anche a Nicola di non spettegolare troppo su di loro, preferisco che vivano i loro momenti nella loro intimità, immagino che lui sappia anche dei particolari, ma conoscendo mia sorella voglio proprio rimanerne all'oscuro per poter ancora guardarli negli occhi senza arrossire.Silvia e big Marco, ormai l'ho soprannominato così visto che è anche il più grande dei fratelli Ferri, si frequentano assiduamente, anche con Marco jr che è contentissimo di avere un padre innamoratissimo di sua madre. La prima volta che Marco jr è entrato nella villa è rimasto a bocca aperta soprattutto mentre Astrid lo portava in giro per il salone a guardare le foto di sua madre che coprono interamente alcune delle pareti.
Andrea ed Emma sono dolcissimi e li trovo spesso a guardarmi o guardare Nic mentre mi accarezza il pancione ormai enorme, ormai è stata decisa la data del parto e per assurdo combacia con il compleanno di Astrid che già freme per ricevere le sue sorelle come regalo. Devo riuscire a trovare il modo di spiegarle che non saranno delle bambole.
Nic in questi mesi è sempre stato presente ed io sono sempre più innamorata dell'uomo fantastico che riesce a trovare belli i miei difetti. Questa mattina, dopo avermi aiutata a fare la doccia, cosa ormai abituale e che sfocia sempre in qualcos'altro, si è perso a fantasticare con la cicatrice del cesareo di Astrid, mentre la accarezzava ha iniziato a parlare al pancione dicendo alle nostre bambine che presto sarebbero passate attraverso al sorriso più bello che ha sempre la loro mamma.
Effettivamente tra il pancione tondo e la cicatrice sembro un grosso smile, come faccia Nic a trovarmi attraente anche così è sicuramente un grande mistero per me.
Lui è semplicemente bellissimo con il suo viso dai lineamenti perfetti illuminati dagli occhi azzurri contornati dai capelli scuri e lucenti che mantiene lunghi a sfiorargli le spalle larghe, il suo addome piatto su cui adoro far scivolare le mani fino al suo piccolo tatuaggio nascosto, le sue gambe lunghe che terminano in quel meraviglioso culo ...
Oddio! Devo smetterla di fantasticare."A cosa pensavi tesoro?
Spero tu stessi pensando a me, avevi i battiti accelerati." Mi sussurra accanto all'orecchio."Oddio Nic, si, ma cerca di farmi pensare ad altro, siamo in mezzo ad un salone pieno di bambini."
"Vero, ma potresti esserti stancata e aver bisogno di sdraiarti un po' e io potrei tenerti compagnia eee...."
"Nic, aiutami ad alzarmi e portami fuori da qui, subito!"
Con la sua faccia da schiaffi mi fa alzare e fa un cenno al fratello per fargli capire che andiamo al piano superiore, aveva pianificato già una nostra fuga chiedendo una camera per noi, non ci posso credere.
"Non fare quell'espressione scioccata, sto solo approfittando dei tuoi ormoni impazziti, tra qualche settimana dovrò farmi da parte per un po' perché sarai troppo impegnata ed infinitamente stanca, oltre che probabilmente dolorante. Per cui ..."
Lo adoro, lo amo, lo voglio.
Apre la porta di una stanza con un bellissimo letto in ferro battuto, davanti al letto c'è un tavolino con bellissimo vaso pieno di rose bianche, le mie preferite. Nic mi accompagna, tenendomi per mano, per farmi sedere sul bordo del letto.
Sorride soddisfatto aprendo il cassetto del comodino e prendendo un cofanetto di velluto blu.
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Me
ChickLitLa vita. Per tanti un susseguirsi di eventi ben incatenati. Per altri una serie di scelte, a volte obbligate, capaci di fare dell'esistenza un giro sulle montagne russe.