Capitolo 1

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{Venerdì 22 Dicembre, 1962}

"Caro Alberto,
come stai? Oggi è l'ultimo giorno di scuola e poi, finalmente, inizieranno le vacanze di Natale. Giulia non fa altro che parlarmi di questa festa da ottobre. Massimo te ne ha già parlato?
Io, Giulia e sua mamma abbiamo anche fatto l'albero di Natale e il presepe a inizio dicembre. L'atmosfera è davvero stupenda, sarà il primo anno che lo festeggerò e so già che sarà fantastico.
Comunque ogni giorno sento sempre di più la tua mancanza, non vedo l'ora di rivederti la prossima estate. Aspetto tue notizie..
Ciao, Luca."

Pov Luca
"Luca!!" vedo Giulia correre verso di me.
"Hai già mandato la lettera?" Domanda con il respiro affannato.
"Non ancora, la stavo rileggendo." Rispondo piegando la lettera, dopodiché la metto nella cassetta delle poste.
"Perfetto, ora dobbiamo sbrigarci che siamo in ritardo!" Dice Giulia iniziando a correre e io la seguo. "Aspettami!"
Appena entriamo in classe notiamo che la lezione era già iniziata, fortunatamente non da molto.
"Ci scusi per il ritardo prof" Dice Giulia.
La prof ci sorride. "Tranquilli ragazzi, dai sedetevi."
Io e Giulia andiamo a sederci e poi prendiamo l'astuccio e il quaderno dallo zaino.
"Allora ragazzi, oggi è l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale, avete già pensato a cosa farvi regalare?" Ci chiede allegramente.
Guardo Giulia con la coda dell'occhio e lei mi sorride. "Scusa mi sono dimenticata di parlartene, un'altra cosa bella del Natale è che in quel giorno ci si scambia dei regali con le persone a cui si vuole bene" Mi sussurra all'orecchio.
"Santa mozzarella e me lo dici solo ora Giù?"
Ormai mancano solo 3 giorni a Natale e io non ho fatto nessun regalo ne a Giulia ne ad Alberto.
Dopo che tutti dicono ciò che si faranno regalare la prof mi guarda.
"E tu Luca? Cosa vorresti per Natale?" Chiede sorridendomi.
"Io-" Di colpo mi fermo.
"N-non lo so ancora.." Rispondo poi incerto.

Dopo 5 ore di lezione finalmente finiamo. Io, i miei compagni di classe e i professori ci diamo gli auguri e ci salutiamo. Poi io e Giulia prima di tornare a casa andiamo a comprarci una focaccia.
Il cammino verso casa è silenzioso. Fa molto freddo, infatti sono coperto con giubbino, sciarpa e cappello.
Insomma abiti umani di cui, fino a qualche mese fa, non ne sapevo l'esistenza.
Improvvisamente ripenso alla domanda della prof, 'cosa vorresti per Natale?'
Avrei voluto rispondere ma in quel momento non avevo il coraggio di dire davanti a tutti ciò che davvero voglio per quel giorno..
Appena entriamo in casa Nerone (il cane di Giulia) corre verso di noi abbaiando.
"Ciao Nerone!" Lo saluto accarezzandolo, dopodiché andiamo in cucina dove ci aspetta la mamma di Giulia mentre prepara il pranzo.
"Ciao mamma!"
"Ciao signora marcovaldo!"
La salutiamo e lei ci guarda sorridendo.
"Hey ragazzi, come è andata a scuola?"
"Bene! Finalmente iniziano le vacanze e niente più scuola per due settimane!" Esclama Giulia buttandosi sul divano. Io la guardo ridendo.

Dopo pranzo andiamo al supermercato per fare la spesa e poi andiamo a fare una passeggiata. Siamo entrati che era giorno e ora è già buio, e sono soltanto le 18:00. Ho notato che in inverno fa buio molto più prima rispetto all'estate e questa cosa mi rende triste, le giornate durano pochissimo così.
"Appena arriviamo a casa ti farò provare il pandoro!" Esclama Giulia risvegliandomi dai miei pensieri, mentre stiamo camminando.
"Cos'è?" Chiedo curioso.
"Un dolce natalizio molto buono, poi vedrai"

Finalmente qualche minuto dopo arriviamo.
"Mamma siamo tornati!" Dice Giulia mentre entriamo in casa, dopodiché posiamo le buste della spesa sul tavolo.
"Hey ragazzi!" Ci saluta sorridendo. "Non preoccupatevi metto apposto io la spesa, voi andate a riscaldarvi"
Così io e Giulia andiamo a sederci davanti al camino e iniziamo a parlare per circa mezz'ora, fino a quando la signora marcovaldo ci chiama per andare a mangiare.
"Mamma dobbiamo far provare a Luca il pandoro!" Esclama Giulia appena abbiamo finito.
"Non lo hai mai mangiato?" Chiede guardandomi e io scuoto la testa.
Lei mi sorride e poi lo prende, dopodiché mi porge una fetta e lo assaggio.
"È buonissimo!" Dico continuando a mangiarlo.
"Te l'avevo detto" Dice Giulia fiera.

Dopodiché sparecchiamo e andiamo a lavarci i denti e a metterci il pigiama, poi diamo la buonanotte alla mamma di Giulia e andiamo in cameretta.
Mentre Giulia è nel suo letto a leggere un libro, io guardo fuori dalla finestra pensieroso.
"Hey, va tutto bene?" Chiede Giulia preoccupata, avvicinandosi a me.
Io annuisco, un po' insicuro. "Giulia tu hai già pensato a cosa farti regalare per Natale?"
"Beh, hai presente quella felpa rosa pastello che abbiamo visto settimana scorsa al centro commerciale? Volevo farmi regalare quella, ma non sono sicura che mamma me la prenderà. Anche se non è così importante, insomma è un altra cosa quella che voglio davvero, e già da tanti anni.." Dice sospirando mentre guarda anche lei il paesaggio fuori dalla finestra.
"Cioè?" Chiedo.
"Lascia stare, è una cosa che difficilmente si avvererà."
"Lo sai che continuerò a insistere fino a quando non me lo dirai, vero?" Dico accennando una risata. Anche lei ride, ma subito dopo torna seria.
"Vorrei passare il Natale con entrambi i miei genitori. Di solito lo passo sempre con mia mamma, è da tanti anni ormai che non lo passo anche con mio papà..." Dice abbassando lo sguardo mentre io la guardo dispiaciuto. "Mi dispiace tanto Giulia.."
"Non ti preoccupare" Dice con mezzo sorriso. "E tu? Cosa vorresti?"
Dopo questa domanda abbasso lo sguardo e arrossisco.
"Non è una cosa materiale però"
"Beh i regali non devono per forza essere materiali appunto. Comunque cos'è allora?" Insiste guardandomi e io abbasso nuovamente lo sguardo.
"Tutto ciò che vorrei per Natale è rivedere Alberto.." Dico con un filo di voce.
Giulia mi guarda sorridendo commossa.
"Ti manca tanto, vero?" Chiede mentre io annuisco, ma subito dopo scoppio a piangere e Giulia mi abbraccia.
"S-Scusami è che per tutto questo tempo mi sto comportando come se andasse tutto bene ma n-non è così... non riesco a stare senza di lui." Dico iniziando a piangere rumorosamente.
"Hey, guardami" Giulia si stacca dall'abbraccio e poggia le mani sulle mie spalle. "Posso capirti.. anche a me mi manca, così come mio padre. È dura, lo so... ma pensa a quando finalmente vi rivedrete. Ti accorgerai che ne è valsa la pena aspettare. Te lo prometto" Mi sorride.
"Va bene..." Tiro su con il naso, poi mi sdraio sul letto.

Ma io non c'è la faccio più ad aspettare. Sono passati solo 4 mesi ma sembra essere passata un'eternità, e il bello è che dovrò aspettare altri mesi ancora solo per rivederlo.
Le lacrime iniziano a cadermi copiose dagli occhi bagnando il cuscino.

'Ho bisogno di te Alberto... ho bisogno di te adesso.'

Angolo Autrice:
Ecco la nuova storia sulla luberto per natale! :3 Spero tanto che vi piacerà, ci sto lavorando da più di un mese praticamente AHSHSA.
Ah e come penso si sia capito dal titolo questa storia è ispirata alla canzone "all i want for christmas"
si ehm so che è una canzone uscita nel 2010 se non sbaglio, ma facciamo finta che sia uscita prima si-

All I Want For Christmas Is You...❤️🎄|| LUBERTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora