Min Yoongi : il grigio pianista

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C'era chi diceva fosse una leggenda , chi credeva non fosse veramente esistito...
E chi credeva si fosse solo nascosto , ma che continuava a creare quella melodia.
Min Yoongi , nella realtà , chiamato anche "il grigio pianista" , è conosciuto come un misterioso personaggio , quasi come se fosse esistito in un'epoca che non fosse la sua.
Min Yoongi era un giovane uomo legato alla musica con il sangue.
Si è sempre finiti per interpretare nei libri questa frase con sensi sempre diversi , ma...
Nessuno di quelli era giusto.
Il grigio pianista sembrava un vampiro , non succhiava via né le anime né il sangue ...
Ma le note dagli spartiti.
Creava melodie che entravano nella testa , così tanto da essere conosciute in ogni dove , sembravano speranzose verso l'umanità e chi ebbe occasione di vedere quel giovane uomo dal vivo suonare...
Veniva trasportato in un mondo che non conosceva , solamente chiudendo gli occhi.
Min Yoongi , però...
Aveva anche un lato oscuro , di cui nemmeno lui era a conoscenza.

Per colpa di avvenimenti che lo portarono alla disperazione ,  Yoongi , dall'ira , rese le sue melodie... Quasi dannate.
Non aveva nessun potere magico , ma...
Quel pianista era riuscito a creare della musica assordante per chiunque avesse avuto il coraggio di ostacolarlo...
Ed era la sua stessa voce.
Si isolò in una foresta meravigliosa , quasi sembrava fatata e lì... Sperimentava.
Continuava a farlo finché non impazziva , talmente tanto da schiacciare con forza quei tasti , fino a farli quasi saltare via.
Da quando lui se ne andò , la gente del posto credette che fosse morto... E che le sue melodie strazianti continuassero a risuonare in tutto il bosco.
Nessuno aveva il coraggio di andarlo a trovare o scoprire la verità:
La sua famiglia era scomparsa e... Da quando accadde , Yoongi non ebbe abbastanza forza per rivedere i luoghi che essa aveva percorso.
Un giorno , però , si stufò di questo.
Così... Non fece altro che far capire a tutti che Lui era vivo e che avrebbe fatto qualunque cosa per far rinascere l'ammirazione , anche se in modo diverso , chiamandosi :
Il grigio pianista.

Nel suo piccolo mondo , Min Yoongi , credeva che le uniche cose l' avrebbero fatto felice sarebbero state rievocare il ricordo dei genitori e... Vendicarli attraverso la musica.
Così , allora , una mattina presto , preso da un attacco di pazzia forse , si recò nella piazzetta del paese ed iniziò ad urlarle a squarciagola , sperando che tutti si svegliassero grazie al suono della sua voce , allargando le proprie braccia come se avesse potuto aiutare ad aumentare la forza e la sicurezza in se stesso:

«UDITE , MIA GENTE! SIETE RIMASTI ANNI A RIMUGINARE SULLA MIA ESISTENZA!
BEH... SONO VIVO!»

Quelle poche parole svegliarono molta gente , che si catapultò tutta alle finestre , guardando il ragazzo dal gilet nero , con sotto una camicia bianca e un pantalone elegante.
Era vestito proprio come l'ultima volta che fu visto dai paesani.
Le persone , scioccate dalla sua presenza , chiamarono i parenti a sentire il suo monologo corto e coinciso , che fece capire a tutti che era...

«...CAMBIATO!
SONO DIVERSO GENTE! VORREI URLARE FORTE E CHIARO IL DOLORE CHE PROVO , MA RIEVOCHERÒ IL RICORDO DELLA MIA FAMIGLIA , COME NESSUNO DI VOI HA FATTO CON ME!»

Yoongi... Non era più come prima.
Si era riempito di rabbia e ormai... Non si poteva più fermare.
Avrebbe tormentato chiunque avrebbe cercato di fermarlo e

«SUONERÒ OGNI GIORNO , OGNI SANTO O DANNATO GIORNO... FINO A QUANDO NON MI PREGHERETE DI SMETTERE!»

Perchè dovrebbe essere qualcosa di spaventoso , dite?
Oh beh... Ve lo spiego subito.
 Yoongi aveva creato , in tutti quegli anni , una melodia così straziante che ogni persona sarebbe stata in grado di rivivere dentro il proprio cervello i momenti più dolorosi della propria vita... 

E lui l'avrebbe continuata a suonare finchè i propri stessi ricordi non sarebbero scoppiati nella sua testa , come quelli della gente. 
Lui , però , così , sacrificava se stesso per recare dolore a qualcun altro , che non sarebbe stato in grado di arrivare al suo stesso livello di sopportazione nemmeno mezza volta. 
Ogni volta che la suonava in solitaria , riusciva a resistere per ore ed ore , facendosi cullare dall'immaginazione e dal pensiero che avrebbe ritrovato i suoi genitori. 
Non aveva mai provato niente del genere su qualcuno , ma... Aveva visto lui stesso gli effetti di chi ascoltava per caso in lontananza , anche solo per un'ora , in quel  bosco , tale melodia: 
Faceva si che la persona soffrisse ed era proprio quello che Yoongi voleva , in quel momento. 
Anche fino a quando non sarebbe riuscito a trovare qualcuno in grado di scendere in piazza e sostenerlo , aiutarlo , nonostante il dolore che avrebbe provato , non avrebbe smesso. 
Yoongi non era cattivo davvero... 
Era solo diventato malvagio perchè nessuno l'aveva ricordato come veramente era , nessuno l'aveva aiutato quando stava male , mentre lui , prima che cadesse nell'oblio, lo faceva ogni giorno con tutti i suoi paesani. 
Yoongi era diventato un mito , ma quando le leggende vengono rotte dalla verità , la gente non fa altro che aggrapparsi a quello che ha sempre creduto. 
Nonostante la paura iniziale , la gente se ne andò nelle proprie case... 
 Senza sapere che la loro fine avrebbe avuto inizio proprio poche ore dopo. 
Fece un'impresa che mai nessun uomo con la ragione ebbe idea di fare: 
Portò il suo pianoforte a coda dalla propria casa fino alla città , tutta a piedi , mettendoci ore ed ore. 
La sua forza , la voglia di farsi valere di nuovo fece in modo che la sua pazzia prevalesse sulla sua mente. 
Sembrava tutto così surreale: Quasi una storiella antica. 
Yoongi , però , viveva in un mondo dove la natura era prevalente , le case erano vecchie , la mentalità era stretta e... Lui sembrava essere di un'altra epoca. 
Si sedette sul suo sgabello , tra la gente che aveva visto e sentito Yoongi urlare quella stessa mattina , schiacciò un singolo tasto e poco a poco , facendo si che la gente si radunasse con curiosità e stupore attorno alla sua persona , cominciò a suonare quella che sarebbe stata la vendetta più fredda che avesse mai potuto sferrare a qualcuno. 

C'era chi si copriva le orecchie , chi si incantava ad ascoltare e guardava con amore quel ragazzo , dopo aver pensato fosse morto... 
E chi , dal proprio dolore , non fece altro che allontanarsi il più possibile. 
Non servzì  a nulla scappare , perchè quei tasti che quasi saltavano dal pianoforte per la forza con cui erano stati schiacciati , si aggiunse anche la sua possente voce , che con pericolosità e pazzia urlava: 

« ASCOLTATE! SENTITE IL RUMORE DEL DOLORE! PROVATE QUELLO CHE HO SENTITO IO PER TUTTI QUESTI ANNI!»

Seppur stesse accadendo tutto ciò , nessuno intervenne per fermarlo.
Non chiamò alcuno la polizia , non furono in grado di uscirne sani. 
Credettero che lui fosse troppo forte per essere preso... Ed avevano ragione. 
Nonostante sarebbe potuto essere denunciato e sanzionato per disturbo della quiete pubblica , Il grigio pianista fu in grado di portare a termine la sua corta ma dolorosa vendetta , conquistandosi il titolo di antagonista in ogni singolo racconto , da quel giorno in poi. 
Quel giovane uomo , che tanto era amato dalla , apparentemente , buona gente... 
Iniziò ad essere quasi venerato per la sua forza d'animo , per il suo carattere forte e debole allo stesso tempo. 
Quando la gente fu sulle rocce del sinuoso terreno naturale , a pregare di fermarsi , lui lo fece. 
Non aveva intenzione di ucciderli davvero , voleva solo farli morire dentro , come la sua anima aveva fatto , logorandosi in quella casa sempre risuonante della sua musica... Dannata. 
Quello che promise , lo mantenne. 

Quando la quiete tornò a fare da padrona... Un giovane ragazzino , ebbe il coraggio di avvicinarsi alla coda del suo pianoforte , per poi dirgli a voce roca: 

« S-sei sempre stato il mio idolo , G-Grigio pianista... P-Perchè l'hai fatto?! »

Con viso piatto , quasi con gentilezza , si alzò dallo sgabello , per poi andargli di fronte , inginocchiarsi , guardarlo negli e poi dirgli: 

« Sai , ragazzino... Ci sono due tipi di musica al mondo: 
Buona e cattiva. 
Qualsiasi essa sia... Non è bello essere ricordati? » 

Tale frase , tutt'ora , non fu mai capita del tutto. 
Per quanto malvagio possa essere diventato , ancora oggi , seppur siano passati secoli da quel giorno , non fu più dimenticato. 

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