Sembrerebbe tutto rosa e fiori.
Ma non è così.
Anche voi avete avuto i vostri momenti bui.
Anche voi, avete avuto i vostri momenti no ,ma ne siete sempre usciti.
Insieme ,a testa alta.
Insieme ed è questa la cosa fondamentale.
Anche voi avete le vostre lune storte.
Anche voi avete, i vostri litigi.
Litigi pieni di urla.
Pieni di silenzi assordanti.
Ma dopo ogni litigio ,siete sempre lì, l'uno di fronte all'altro.
Pronti al perdono.
Perché in amore è fondamentale saper perdonare.
Saper andare oltre ogni litigio.
Eppure ,avete toccato il fondo.
Si insieme, come ogni cosa, ma avete toccato il fondo.
Di fatti quel giorno, sembrava il giorno del non ritorno.
Quel giorno sembrava un po' l'inizio della fine.
La fine di qualcosa di magicamente stupendo.
La fine di qualcosa, che non sembrava poter finire mai.
Nessuno di voi due ,era pronto a mettere la parole fine.
Si vedeva.
Si vedeva dai vostri occhi.
Si vedeva, dai vostri silenzi.
Si vedeva dai vostri volti stremati.
È stato una delle vostre liti più dure.
Una lite, nata nel momento sbagliato.
Troppi dubbi.
Incertezze .
Incertezze, che potevano essere risolte col dialogo.
Ma per il vostro orgoglio ,avete deciso di tacere.
Facendo finta di nulla.
Per poi arrivare ,a quel punto di rottura.
Una rottura, non voluta veramente.
È stata una delle paure più grandi, che avete affrontato.
Lì, chiusi in quella macchina.
Quella macchina, che ad un certo punto sembrava soffocarvi.
Quella macchina, troppo stretta ,per stare abbastanza distanti.
Una macchina piena di vuoti immensi.
Una macchina piena di tristezza.
Piena, di carichi silenzi.
Silenzi lunghi e devastanti.
Sembrava quasi, che tra un secondo e l'altro, fosse in realtà ,passata un'eternità.
Poi ecco...
Come un rumore bisbigliato.
Quasi impercettibile.
Era la sua voce.
Così piena di emozioni.
Una voce , rotta dall'emozione.
Una voce forte, che si riduceva al sussurrare.
Lui cercava di parlarti.
In tutti i modi possibili.
Ma le sue parole sembravano rimbalzarti addosso.
Rimbalzavano come su un vetro.
Come rimbalza una palla, su un muro.
Non riuscivi a focalizzare la tua attenzione ,sulla sua voce.
La tua mente era persa.
Tu ti eri persa fra i tuoi ,mille ,pensieri.
La tua mente vagava senza fermarsi, un istante.
Non sai esattamente quanti minuti siano trascorsi.
Non sai quanti minuti siano passati, dalla tua ultima parola.
Lui, aspetta una tua parola.
Anche lui è distrutto.
Non vuole perderti, proprio come tu con vuoi perdere lui.
Aspetta un tuo gesto.
Un tuo segnale.
Ma tu ,non riesci, neanche, a respirare.
Il respiro ti si blocca tra le costole, fino a far male.
Ma te ne stai lì, immobile, cercando di non piangere.
Ti senti solo paralizzata.
Come disconnessa da ciò , che ti circonda.
Pensavi solo che quella era la linea, che non dovevate superare.
Perché le vostre urla, avevano solo causato altra confusione.
Era quello ,il vostro punto di non ritorno.
Ma ancora una volta, ti sbagliavi.
Ciò che vi lega, è sempre stato più forte, di qualsiasi linea.
Ed eravate di nuovo lì ,dopo lunghi istanti.
Di nuovo tu e lui.
I suoi occhi che ti guardavano, intensamente .
Come a pregare in modo silenzioso, che i tuoi pezzi fossero ancora intatti.
Senza preoccuparsi dei suoi.
Poi l'arrivo dell'abbraccio.
Quell'abbraccio che ti aveva tirato via dalle onde, permettendoti ,di nuovo ,di respirare.
Ma inconsapevolmente, quando lui ti strinse, capisti di averlo salvato.
Questa volta eri stata tu ,eri tu a salvare lui.
A salvare voi.
Ed eravate lì, più forti che mai.
Di nuovo ad un passo dal cuore.
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Inconsapevolmente sin dal primo momento
RomanceDal profondo dell'essenza, di ogni angolo nascosto. Col respiro sospeso, tra due ponti. Con gli occhi lucidi, sul ciglio di una strada troppo buia.