CINQUE

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La mattina seguente mi resi conto di una cosa che non avevo preso in considerazione davanti a quel vecchio signore. Passando dalla cuccia di Ringo,per salutarlo prima di andare a scuola,sentii nuovamente quello strano profumo indescrivibile e mi ricordai che l'anziano uomo parlava con una pipa in bocca,me ne ricordai quando ci ripensai,ma al momento dell'incontro non l'avevo affatto notato. Iniziai a pensare che non fosse solamente un sogno,e quando andai a scuola raccontai a fredrick della mia avventura.
Lui,ovviamente,non ci credette,ma c'era da aspettarselo. Avrei continuato le ricerche da sola...Fredrick credeva che lo stessi prendendo in giro e mi disse che era meglio lasciar perdere.
Quel pomeriggio feci i compiti con Caroline e Matt,i miei migliori amici e decisi di mostrare loro il passaggio della cuccia di Ringo...mi fidavo di loro,non mi avevano mai tradito.
Ci avviammo nella cuccia e feci evacuare il cane. Spostai il cuscino,il sacco di yuta sottostante e... niente.
La botola era sparita.
"scusate ragazzi penso che sia stato solo un sogno,andiamo a fare geografia che siamo pieni cosi"
e allargai le mani in segno di abbondanza.
"Concordo" disse Matt.
"Dai che ho sonno svelti svelti!" esclamo' caroline avviandosi frettolosamente alla porta.
Quella sera Matt ando' a casa presto perche' doveva cenare coi suoi.
Caroline rimase fino alle 6.30 e poi se ne ando'.
Mia madre mi stava preparando la cena mentre io ero fuori in giardino quando notai che un topo si era infilato nella cuccia di Ringo. Cercai di acchiapparlo ma niente. Si nascose sotto la famosa yuta ed io intravvedevo la rigonfiatura spostarsi sotto quella stoffa spessa e grezza. ad un certo punto la rigonfiatura sparì e con essa pure il topolino. Alzai la stoffa e... La botola era riapparsa.
La testai,provando ad entrarci di nuovo,e funzionava.
Arrivai nella libreria ormai nota e Peter mi aspettava.
Era li,a fissare i miei movimeti.
Mi dava fastidio cosi smisi di camminare e gli chiesi irritata:"perche quando c erano i miei amici la botola si e' volatilizzata?"
"Questa e' casa mia,decido io chi far entrare e chi no" mi rispose.
"A me invece pare che questo sia semplicemente um buco sotto la cuccia del mio cane,anzi mi pare una totale assurditá"
"ne sei sicura? tu abiti in via del Brillo n.6 ,non in via del libro n.9"
"Gia',infatti questa È via del B.R.I.L.L.O"
Gli risposi scandendo bene ogni lettera.
"Siamo testarde eh?! ebbene seguimi allora."
Con la sua lunga pipa ancora in bocca,mi prese la mano e mi trascino' lasciandosi dietro una scia di profumi diversi e,ancora una volta incomprensibili."
mi condusse in un angolo della libreria intitolato "P" .
"a volte le Parole Possono Portare lontano..."
Non lo capivo proprio.
Tiro' fuori un libro quadsi in fondo all'immensa serie di libri che iniziavano per P,si intitolava "Porta" ed era assai corto.
La copertina era di legno,con un pomello in centro a destra. Era proprio simile ad una porta.
All'improvviso mi lancio' un'occhiata e mi disse:
"seguimi"
lo seguii fino in cima all'immensa libreria,c'era una tale polvere lassu'...e mi stupii delle dimensioni di quello scaffale:era largo come una strada urbana.
appoggio' il libro ad un rettangolo disegnato sulla parete con le sue stesse dimensioni contornato da un altro rettangolo molto piu grande ed improvvisamente si trasformo' in una vera e propria porta.
Avevano una fantasia nel dare i titoli ai libri...
mi prese di nuovo il polso e mi trascino' perche' sapeva benissimo che di mia spontanea volonta' non ci sarei mai entrata.
aprì la porta e davanti a noi si disegno' una via come la mia,ma sull'insegna c'era riportato:-via del libro 9-.
I miei ragionamenti erano esatti allora.
"Per intraPrendere un Percorso devi Prima PRovare anche gli altri."
Le sue metafore inziavano a stancarmi ma sapevo che prima o poi mi sarebbero state utili,o almeno così succedeva nei libri che leggevo.
"esci esci presto!"
interruppe bruscamente il suo discorso e mi fece uscire dalla porta.
"ti stanno chiamando! nessuno deve sapere della mia postazione;sei speciale,ti spieghero' domani il perche',ora corri su"
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Tornai in giardino dove mia madre mi stava cercando.
"eccomi!"
"dov'eri finita?"
"stavo sistemando la cuccia di Ringo"
"ah...vieni a mangiare e' pronta"
Mangiare mi piaceva.
Avevo un metabolismo alto quindi mi potevo permettere una bella riempita.
andai a dormire con le cuffie nelle orecchie...
Quella notte feci un sogno strano;come d'altronde tutto cio' che avevo vissuto fino a quel momento...

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