Tutte a me capitano?

mercoledì 9 settembre 18.00

Dovevo continuare con la recita della novellina, quindi mi mostrai impaurita, mentre Frank sorrideva, aspettandosi una vittoria facile.
Un ragazzo, credo fosse un fantasma, diede il fischio d'inizio. L'enorme licantropo mi si gettò subito addosso, per attaccare con i suoi artigli e io schivai facilmente. Dopo un altro paio di attacchi falliti fece un passo indietro e mi studiò meglio, finalmente aveva capito che non ero nuova nell'ambiente dei combattimenti, ma questo lo fece arrabbiare ancora di più. Adesso era il mio turno: I mie occhi diventarono incandescenti, come le mie mani, da cui lanciai due globi infuocati, che centratono il bersaglio, bruciando la pelle del mio avversario. Guardai Nick e gli sorrisi, poi ritornai a studiare il lupo e vidi una cosa che mi spaventò. I suoi occhi infatti cambiarono colore, diventando azzurri, di un azzurro ghiaccio, spietato, crudele, agghiacciante.
Quando un immortale raggiungeva la sua forma da battaglia esisteva un unico segno chiaro e inequivocabile che segnalava la trasformazione: il colore degli occhi cambiava. Lo sguardo dei licantropi diventava azzurro, quello delle streghe argento, le valchirie un bel colore viola, agli zombie cambiavano in verde uniforme, senza pupilla, ai fantasmi diventavano bianchi e gli occhi dei vampiri si riempivano di un nero impenetrabile. Il colore delle fate invece cambiava con il loro elemento, i miei avrebbero dovuto diventare di un rosso talmente brillante da cambiare in oro.
Frank iniziò a trasformarsi, gli si allungarono gli artigli e le zanne, gli spuntarono ciuffi di pelo da sotto la maglietta e gli si allungò il muso. Il cerchio di persone iniziò a rompersi, con gli immortali che scappavano. Anche Nick se ne era andato, meglio così, non avrei dovuto pensare a proteggerlo; era rimasta solo Jenna, a controllare che non mi facessi male, molto carino da parte sua, vidi anche Alexis, rimasta probabilmente per godersi lo spettacolo, e un ristretto gruppo di ragazzi. Senza rendermene conto mi ritrovai a volare proprio contro ai pochi ragazzi che erano rimasti. Frank mi aveva spinto con una velocità incredibile e non ero riuscita a schivare il colpo. Mi stavo rimettendo in piedi quando un ragazzo mi prese una mano e mi aiutò a sollevarmi, incrociai i suoi occhi e mi persi, non poteva esistere un azzurro del genere, caldo, brillante, con mille striature di verde e oro. Il vampiro mi tirò su e susurrandomi al orecchio disse:"Ho visto che sei brava, ma questo è un lupo molto cattivo e arrabbiato, sei sicura di potercela fare? Se vuoi vai via con gli altri e lo calmerò io". Questa era bella, un vampiro che si offriva di combattere, non lo avevo mai visto, comunque gli sorrisi, mi girai, e tornai davanti al lupo mannaro per combattere.