Quel pomeriggio avevo convinto la direttrice del istituto, (che tutte noi chiamiamo "Bruca", un insieme di aggettivi tra cui brutta e cattiva, che la descrivevano alla perfezione), che avevo un'importante ricerca da fare, ed ero riuscita a svignarmela. Mi misi a correre, con un salto scavalcai la recinzione che delimitava l'enorme parco dell'università. (Dando così il via alle mie solite infrazioni alle regole). Mi avventurai in un boschetto finché non arrivai ai margini di una piccola radura, in cui stavano ammassati una piccola folla. Mi feci spazio e mi misi al fianco di Nick, che non mi guardò neppure. Intanto si stava formando uno spazio libero più o meno al centro della calca. Queste sfide non erano affatto semplici: i ragazzi avrebbero tentato di ferirsi uno con l'altro, usando qualsiasi magia, trucco, artigli e denti, senza però trasformarsi mai, pena la sconfitta immediata. Poteva sembrare una regola strana, ma quando gli immortali si trasformavano completamente, soprattutto i licantropi, perdevano la ragione e seguivano solo il loro istinto. Io non avevo mai provato ad arrivare a tanto, mi avevano detto che semplicemente la mia pelle avrebbe cambiato colore, quindi, visto che non mi sembrava così interessante, ho sempre preferito seguire la ragione nei combattimenti.
Intanto Nick e Frank si fronteggiavano uno difronte l'altro. Il lupo si mise in posizione, pronto ad attaccare, Nick, invece si guardava intorno sorridendo, fece un cenno verso di me e io gli feci un cenno d'assenso. Infatti i vampiri non erano bravi nei combattimenti, dovendo basarsi solo sui loro canini, abbastanza affilati da bucare la carne delle loro vittime, ma non molto utile in un corpo a corpo. Quindi mi mossi e ritornai al fianco del mio amico. Frank guardava alternativamente me e Nick, con uno sguardo leggermente confuso. Nick sorrise e con aria convinta spiegò la situazione, usando una delle nostre solite scuse:" Lei è una nuova," disse indicando me, "Quindi ho deciso di vedere cosa sa fare, ti dispiace se combatte lei al posto mio?" Il licantropo guardò prima me, poi Nick e poi di nuovo me sorridendo:" Sei sicuro? Hai così tanta voglia di perdere? Hai già deciso di lasciar perdere la mia Nessy?" Allora Nick si avvicinò e gli sussurrò all'orecchio:"Detto far me e te non è chissà quale bellezza, non mi perderei comunque molto!". Ahi ahi... stava esagerando, era pericoloso fare arrabiare un licantropo.
Detto questo Nick si girò e andò a mischiarsi tra la folla. Frank sorrise con fare cattivo e mi si mise davanti.
STAI LEGGENDO
Tutte a me capitano?
FantasíaUna storia strana...lupi, licantropi, fate...chi più ne ha più ne metta insomma! Buoni, cattivi... immaginate tutti questi al college!