Stupefacentemente

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Così, mentre l'allegra famiglia Dursley dormiva ignara nei suoi letti, un vecchio barbone con la barba bianca che gli arrivava al ginocchio (di fatti la usava come cintura) stava seduto sul muretto di Schutz-Staffeln (SS) drive numero 4, intento a contemplare un lampione spento. Nel mentre un gatto Soriano si avvicinava al vecchio barbuto, il quale, come se niente fosse si rivolse al felino dicendogli -era ora che arrivasse, Minerva-. A quel punto il gatto Soriano che il poveretto aveva chiamato Minerva e che fino a quel momento si stava grattando con forza le orecchie, si trasformò in un'anzianotta settantenne con uno strano cappello a punta, probabilmente un dono della Caritas. -Allora si era accorto di me, Silente?...-
-Impossibile non accorgersi di te e della tua puzza di gatto morto che ti porti appresso- rispose lui.
-Sempre meglio della roba che tiri su per il naso. Un giorno di questi finirai in overdose e dovranno farti una lavanda gastrica su per il c...-
Rispose allora Silente
-Magari Minerva, magari. Ogni volta vado al pronto soccorso chiedendo loro di farmene una, non mi danno ascolto e mi prendono per un vecchio tossico e arrapato-
Rispose la vecchietta ridendo così forte che oramai tossiva e sputava catarro per l'affanno. -In realtà è quello che sei vecchio mio-

Si guardarono per un po', forse pensando se fosse il caso di inscenare una rissa, ma poi Minerva decise di cambiare il discorso
-È opera del tuo stupido accendino, il lampione spento, vero Silente-
Disse Silente accalorandosi e tirando fuori una strana bacchetta di legno,
- Si chiama spegnino, Minerva. Spegnino PORCO GIUDA. Comunque no è stato un teppistello poco fa-
-Ammettilo Silente. Sarà stato uno di quei tuoi spacciatori minorenni-

Silente ormai si stava spazientendo
- In realtà è un mio ex spacciatore, signora sottutto io. L'ho licenziato dopo che mi aveva venduto della farina per della colombiana purissima-
Poi si mise a scrutare il cielo con aria pensierosa, ed entrambi stettero in silenzio per un po', fino a quando Minerva disse con voce un po' tremula
-Che fine ha fatto quell'alcolizzato di Hagrid con il moccioso Potter? Non vorrei che finissero a sbattere su qualche muro-
Silente ci mise un po' a rispondere perchè era impegnato a scrutare ancora il cielo ma poi si limitò a dire
-Affiderei ad Hagrid la mia stessa vita, Minerva-
A quelle parole Minerva McGranitt si mise a ridere sguaiatamente quasi come un tagliaerba e fra una risata e un rantolo di tosse catarrosa rispose
-Non farmi ridere Albus. Tu ti porti dietro quella specie di big foot solo perchè è l'unico che abbia il coraggio di farti il bidet-
Silente a quelle parole diventò leggermente rosso, ma quando parlò, la sua voce era molto sicura e spavalda
-Che ci vuoi fare Minerva. L'ultima volta che mi sono fatto il bidet da solo, ho usato la mia barba come asciugamano e poi l'ho usata come paio di mutante. Almeno Hagrid mi evita una di queste due ipotesi-
Minerva stava per rispondere, ma le sue parole furono anticipate da un rombo di una motocicletta che, volando, stava scendendo verso la SS Drive numero 4. La moto portava in sella un uomo, grosso come una cabina del telefoni e aveva dei capelli così lunghi e sporchi, che sembrava avesse in testa un mocio per pavimenti. Indossava un cappotto fatto evidentemente con pelle di topo (e infatti Minerva stava già sbavando alla vista di quel cappotto), e dentro una di quelle tasche, che altro non erano che le bocche dei topi morti, portava un bambino addormentato fra una siringa di eroina, e una bustina di pasticche. -Che fine hai fatto Hagrid, pensavamo che tu fossi riuscito dove Voldemort ha fallito-
-Mi scusasse Silento ma duranto il viaggio mi aveva venuto voglia di una di quelle pasticche che mi avevo prenduto dal suo cappotto-

Silente, dopo aver mollato al gigante un sonoro ceffone, prese il piccolo Harry dalla tasca (si prese anche una di quelle pasticche) e lo pose sulla porta dei Dursley con una lettera che recitava
"Questo è Harry Potter, figlio di James "Il Che" Potter e Lily "la Rossa" Evans, noti attivisti sovietici. Siamo sicuri che crescerete il piccolo Harry all'insegna dei valori del comunismo e del marxismo. In fede, vostro Albus".
Il piccolo sovietico Harry Potter non avrebbe mai immaginato come sarebbe stato cresciuto. E arrivarono dieci anni dopo.

HARRY POTTER  E IL CATETERE FILOSOFALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora