La gita allo zoo continua: Famiglia di disgraziati

81 4 0
                                    

Il giovane Harry capì subito che la sua sorte, da quel momento, sarebbe stata tremenda. Ancora più tremenda di quando suo cugino Dudley lo costrinse a guardare ininterrottamente, per un'ora, un video su youtube, in cui Giuseppe Sapio ripeteva per 57 minuti "Sorrido sempre ciao".
Infatti, quando quella volta lo seppe suo zio Vernon, denunciò Harry per associazione a delinquere di stampo camorristico, salvo poi essere denunciato Vernon stesso per oltraggio a pubblico ufficiale.
Ma tornando a quella giornata allo zoo, Harry capì di essere in un grande guaio già quando il boa Serpinho aveva cercato di infilarsi sotto la gonna di zia Petunia. Harry infatti, che inspiegabilmente comprendeva la lingua del serpente, capì subito il motivo che aveva spinto Serpinho ad inolttarsi negli " anfratti" di zia Petunia: -Ma guarda tu che bella foressssta che c'è lassssù. E c'è anche un graziosssso albero cavo-, sentì dire Harry dal boa mentre strisciava fra le gambe di zia Petunia, che urlò: -NON AVVICINARTIIII, NON PORTO LE MUTANDEEEE-.
Inutile dire quale fu la faccia di zio Vernon quando udì tali parole da parte di Petunia.
-COSA SIGNIFICA CHE NON PORTI LE MUTANDE, PORCONA? MI VUOI DIRE CHE QUELLO STRAMALEDETTO SERPENTE TI HA VISTO TUTTO? MA BRAVA- iniziò ad urlare zio Vernon. -ADESSO MI TRADISCI ANCHE CON GLI ANIMALI? COS'HA LUI CHE IO NON HO?-
E dicendo queste parole si avvicinava alla teca del boa che recitava: "Boa Constrictor brasiliano, lungo 2 metri. Cresciuto in cattività"
Zio Vernon allora ripetè, mostrando il cartello illustrativo del boa
-ALLORA RISPONDI PETUNIA. COS'HA CHE IO NON HO? HA SOLO 1 METRO E 99 PIÙ DI ME. PERÒ L'ALTRA VOLTA NON TI LAMENTAVI QUANDO L'ABBIAMO FATTO SUL LETTO DI DUDLEY-
-Cosaaa? Che avete fatto sul mio letto? Strepitava il piccolo Dud
-ZITTO CICCIONE- ordinò Vernon
Ma proprio mentre Petunia stava per rispondere si sentì una voce urlante provenire dal corridoio
-Dov'è quel serpente? DOV'È?-
A parlare fu un uomo vestito in modo abbastanza strano per la circostanza. Indossava infatti una tenuta da safari con tanto di fucile MK-47. Anche zio Vernon fu così stupito dal personaggio, che smise di mimare ciò che lui e Petunia avevano fatto sul letto di Dudley, e si costrinse anche lui a tacere di fronte a quell'uomo, che avanzando a grandi passi, si avvicinò alla famigliola, chiedendo con un tono più isterico che arrabbiato: -ALLORA. DOV'È QUELLO SCHIFOSO RETTILE? DOV'È? HO UN REGALINO CHE DEVO DARGLI.- E così dicendo caricò violentemente l'MK-47.
Rispose per prima zia Petunia: -Prima aveva cercato di infilarsi sotto la mia gonna ma adess...-
Non riuscì nemmeno a finire la frase, che l'uomo sconosciuto fiondò la mano sotto la gonna di zia Petunia, cadenzando ogni tastata sotto la gonna, da una sillaba ("DO-VE TI SEI CA-CCIA-TO").
Non lo avesse mai fatto. Zio Vernon, infatti, seppur immobile, iniziò ad emanare un'aura di svastiche, ed il suo cespuglioso baffone, si rimpicciolì in un baffettino hitleriano.
Successe tutto in pochi istanti.
D'un tratto il boa fece capolino da una colonna.
-ECCOTI QUI SERPE. FAI CIAO ALLA VITA- E così urlando, lo sconosciuto "cacciatore" cominciò a correre dietro al serpente.
-DOVE VAI COMUNISTA DEPRAVATO? TI TAGLIO QUELLA MANO E TI CI TAPPO L'ORIFIZIO ANALE- Iniziò ad urlare zio Vernon che si mise alla rincorsa dello sconosciuto.
-O mio Diooo, Vernon torna qui- Urlava zia Petunia in preda al panico. Poi guardò Harry, e come se improvvisamente avesse capito tutti i misteri dell'universo, disse al ragazzo: -Tu, figlio disgraziato di genitori disgraziati di famiglie disgraziate, la colpa è tutta tua. Corri dietro a tuo zio, e cerca di fermarlo, che se ti vede, magari si dimentica di quello, e massacra te-.
-Ma zia Petunia...- ribattè Harry
-Non obiettare, figlio di una madre bulimica. Posso pure continuare ad insultarti, quindi deciditi-
-E va bene, vado- disse rassegnato.
E così facendo si mise a correre dietro a zio Vernon che correva dietro il "cacciatore" che correva dietro il serpente.
-Zio Vernon, fermati. Ehi. EHI BRUTTO PANZONE ASMATICO, PARLO CON TE- sbottò Harry.
Nel mentre Harry insultava amabilmente lo zio, si aggiunse al folle "trenino", anche la barista, la quale, stufa di rincorrere gli unicorni e le scimmiette, si accodò ad Harry urlando: -Hei... HEI. Ti sei dimenticato la tua coca. Fanno 30 sterline al grammo-.
E così dicendo, il trenino correva per lo zoo, deliziando i presenti con insulti ed epiteti di vario genere.
Ma la situazione culminò in zio Vernon, che ormai al limite della rabbia, si trasformò in SS (Schutz-Staffen) di terzo livello, ed iniziò a decantare con " amabile" voce, i versi del Mein Kampf hitleriano, discutendo sula dubbia moralità delle madri dei presenti. A causa di quel trambusto, intervenne la polizia e un manipolo di psichiatri che portarono via zia Vernon. Ma questa, questa è un'altra storia.

HARRY POTTER  E IL CATETERE FILOSOFALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora