~capitolo 3~

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Eh già, la quiete prima della tempesta...
Penso che questo detto sia il più vero tra quelli mai inventati. E inoltre mi rappresenta molto.

Ma in quel momento
In quel momento proprio non mi serviva

Era tutto così tranquillo, I miei passi mentre correvo, il vento, il fiume... niente di più sereno.
Ma ho imparato che nella mia vita i momenti così non esistono.
Infatti d'un tratto sentii un tonfo enorme rimbombare nelle mie orecchie e mi sembrò quasi che il fiume fosse sparito.
Mi girai di scatto era stato un gatto che aveva fatto cadere un cassonetto dell'immondizia, ma un'altra cosa mi turbò e non poco. Mi ero persa. Cazzo.
Un rumore diverso dal primo mi fece gelare il sangue. Qualcuno aveva fischiato. Girai lo sguardo e i miei occhi caddero su un vicolo vicino a me. Da quest'ultimo ne uscì un ragazzo con un taglio sulla faccia.

Mira: Osanai

Osanai: ma tu guarda chi si vede. Mirai cara... come sta l'amico di Pah? Deve essere piuttosto scosso no?

Mira: chiudi il becco corvo di merda

Osanai: Mira Mira Mira abbassa la cresta, piuttosto che stare qui a litigare perché non vieni con me in un posticino carino eh?

Mira: ti piacerebbe

Osanai: sei insolente. Forza vieni qua non fami usare le maniere forti

Senza pensarci due volte gli tirai un destro da paura e il naso di Osanai cominciò a sanguinare come una fontana.

Osanai: bastarda di una ragazzina te le insegno io le buone maniere

Provò a tirarmi un pugno ma io lo schivai, inorridita alla vista della sua faccia gli tiro un calcio da sotto il mento.
Purtroppo lui non era solo e me ne accorsi solamente dopo che una stanga di ferro mi colpisse il braccio.
Mi girai e rimasi scioccata. Quel coglione di Osanai si era portato una ventina di persone per una ragazzina?!? Che codardo

Cominciai a picchiarli uno ad uno, ne contai 25. Riuscii a sconfiggerli ma un tizio era riuscito a tirarmi un pugno tagliandomi il sopracciglio mentre lo stavo calciando e il bastardo con la spranga riuscì a colpirmi allo stomaco, facendomi quasi vomitare. Una volta lanciato anche l'ultimo per terra mi avvicinai ad Osanai che si era allontanato dal gruppo.

Mira: ricordati bene quello che è successo oggi perché di certo io non lo dimenticherò

Osanai: si certo! vedrete presto tu e quei mocciosi della toman! Vi distruggeremo! E quando avrò finito con la tua squadra...

Continuò avvicinandosi sempre di più a me, con il sangue che ancora usciva copioso dal suo naso, mentre io indietreggiavo, troppo stanca per reagire.

Osanai: ... mi divertirò con te, proprio come i miei amici hanno fatto con quella bella ragazza dell'amico di Pah. Questa è una promessa

Detto questo mi sfiorò la guancia e io gli tirai uno schiaffo debole sulla mano che era il massimo che riuscissi a fare, e poi si girò e andò via, lasciandomi in mezzo ai suoi compagni per terra che mugugnavano dal dolore. Mi allontanai di qualche centinaio di metri prima di accasciarmi a terra distrutta. Chiamai l'unica persona che sapevo non mi avrebbe mai giudicata per aver fatto a botte senza chiamare aiuto.

Baji: cazzo vuoi sono le 4 di notte

Mira: sapevo che eri sveglio

Baji: sto per riattaccare

Mira: peccato perché volevo mi facessi compagnia sul ciglio della strada dopo che ho fatto a botte con 25 scagnozzi di Osanai

Baji: ho capito sto arrivando

Gli inviai la posizione e 20 minuti dopo me lo trovai davanti sulla sua moto con un bel sorriso stampato in volto.

Baji: hai vinto almeno?

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