Malandrini

125 10 3
                                    

Hogwarts, 1° settembre 1977, ore 10:55

Mi sveglio in infermeria, oggi ha inizio il mio settimo anno, ma nell'epoca dei Malandrini.
Oggi rivedrò Sirius, Remus, conoscerò James e Lily, e ancora non so che cosa vorrà dire loro il preside.
-Buongiorno cara, un elfo ha lasciato la tua colazione, il preside mi ha chiesto se eri pronta a lasciare l'infermeria, se ti senti bene sei libera di andare, il professor Silente ti aspetta nel suo ufficio, la parola d'ordine è Sorbetto al Limone.-
-La ringrazio Madama Chips, sto benissimo.-
-Allora fai la tua colazione e poi raggiungi il preside mia cara, io ho molto lavoro da sbrigare, devo fare l'inventario delle pozioni e chiederne alcune ad Horace, ci vedremo a pranzo.- l'infermiera si chiude nel suo ufficio e io afferro una brioche al cioccolato e bevo un po' di succo di zucca.
Dopodiché mi trasfiguro addosso una divisa pulita e mi dirigo nell'ufficio del preside.
-Sorbetto al limone.- il gargoyle si sposta e io salgo la scala, busso alla porta e questa si apre.
-Sono di sopra Hermione.- salgo le scale che portano sul soppalco nell'ufficio del preside e mi ritrovo in un salottino molto confortevole.
-Professoressa, buongiorno.- sorrido quando mi accorgo che è presente anche la McGranitt.
Guardo le vetrate imponenti che si affacciano sui grandi cancelli di Hogwarts, da cui si può vedere il villaggio di Hogsmade e la stazione.
-Così so quando il treno arriva, siediti pure cara, vuoi del the?-
-Si, grazie, volentieri.- il preside mi versa del the e io mi siedo sulla poltrona.
-Ho pensato tanto Hermione a ciò che mi hai raccontato, mi sono confrontato anche con la professoressa a cui ho raccontato la storia dei Malandrini e quella degli Horcrux, lei crede che sia pericoloso, ma ritengo necessario informare il signor Potter, il signor Black, il signor Lupin e la signorina Evans sul perché lei si trova qui, e ritengo che ci possano essere molto utili nella ricerca degli Horcrux.-
-Professore, con tutto il rispetto, ritengo sia pericoloso per loro sapere il futuro, soprattutto se si parla di Peter Minus.-
-Mia cara, credo che sia chiaro a tutti che tu non sei arrivata qui per caso, con la tua conoscenza puoi salvare delle vite, ora la versione che darò ai tuoi compagni la sentirai questa sera, per il momento hai bisogno di fare acquisti, ho collegato il mio camino con quello del paiolo magico, Minerva ti accompagnerà, e non preoccuparti per i soldi, Hogwarts ha dei fondi per le famiglie in difficoltà, ora va, Minerva sa di che cosa hai bisogno.-
La professoressa mi sorride bonaria.
-Vieni con me signorina Granger, hai mai viaggiato tramite Metropolvere?-
-Si professoressa.-
-Dopo di te allora.- entro nel camino afferro una manciata di polvere volante.
-Paiolo Magico, Londra.- scandisco bene, poi tutto succede veloce, fiamme verdi si accendono sotto di me, il famigliare strappo all'ombelico, chiudo gli occhi, sento del vociare, li riapro, il paiolo magico è davanti a me, esco dal camino e poco dopo anche la professoressa McGranitt esce togliendosi la fuliggine dal lungo abito verde.
-Professoressa McGranitt, Buongiorno, dell'acquaviola immagino.- Tom, il barista che conosce a memoria i gusti dei suoi avventori.
-No Tom, ti ringrazio, sono in missione per conto di Silente, la nostra giovane amica deve fare degli acquisti.-
Il barista annuisce pensieroso e mi fissa, come lui tutte le altre persone presenti nel pub.
-Andiamo cara.- Minerva mi spinge verso l'uscita sul retro, estrae la bacchetta e la punta sul muro.
-Diagon Alley.- sospiro, era la Diagon Alley dei miei ricordi di bambina, la Diagon Alley prima della guerra.
-Vieni cara andiamo al Ghirigoro a prendere i tuoi libri.-
-Certo professoressa.- le dico sorridendo.
-Chiamami pure Minerva, se non siamo a lezione mi potrai dare del tu.- mi blocco e lei si gira.
-Hermione tutto bene?-
-È un onore per me Minerva, anche la se stessa del futuro si faceva dare del tu e si faceva chiamare per nome da me.-
-Lo immaginavo, non avrei mai dato la mia giratempo ad una ragazzina sciocca, Albus mi ha detto che l'hai utilizzata per frequentare tutti i corsi del terzo anno.-
-Si è esatto.- entriamo al Ghirigoro e il commesso è lo stesso solo visibilmente molto più giovane.
-Professoressa McGranitt.-
-Ciao Wayne, avrei bisogno dei libri per il settimo anno.- sento dire da Minerva al commesso ma io mi ero già persa tra gli scaffali, se solo avessi avuto dei soldi miei avrei comprato dei libri extra come facevo sempre, ma non volevo approfittare dei soldi della scuola.
-Hermione puoi prendere quello che vuoi.-
-No Minerva, ci saranno molti libri nella biblioteca di Hogwarts..- ma lei mi interrompe.
-Sono sicura che tu ne abbia già letti più della metà, scegline due e li compreremo. A volte mi è capitato di portare giovani studenti con difficoltà economiche a fare compere e a tutti viene concesso qualcosa di extra, molti scelgono degli oggetti magici, ma sarei più che felice se i tuoi extra fossero dei libri. Hai a disposizione per i tuoi extra 15 galeoni, come tutti.- le sorrido e inizio a camminare tra gli scaffali in cerca di qualche libro extra.
Finisco nella sezione di Magizoologia e vedo un libro sui Kneazle. In quel momento ho un illuminazione. Grattastinchi! All'epoca lo avevo pagato 10 galeoni, se trovo un libro da 5 galeoni posso andare a riprendermi Grattastinchi.
-Minerva?- la professoressa mii guarda.
-Prendo questo.- avevo trovato un libro di incantesimi curativi, io che dopo Hogwarts voglio fare la medimaga per me è perfetto. Costo? 5 Galeoni!
-Solo questo cara? Hai 15 Galeoni.-
-Vorrei riprendere il mio gatto al Serraglio Stregato se c'è già.- la professoressa mi sorride, paga i miei libri e ci dirigiamo al Serraglio Stregato.
-Buongiorno, come posso aiutarvi? Oh Minerva cara è un piacere vederti.-
-Anche per me Mandy. La signorina avrebbe bisogno di un..- Minerva si ferma vedendo la mia espressione.
-Cara tutto bene?-
-È lui.- dico indicandogli una gabbia contenente un grosso gatto arancione.
-Grattastinchi? È qui da qualche anno, non lo ha mai voluto nessuno, ho molti gatti molto più belli.-
-No, voglio Grattastinchi.-
-Se proprio insisti, sono 10 Galeoni.- Minerva estrae le monete e le passa alla signora, che mi prende la gabbietta del gatto e la mette sul bancone. Apro la porticina della gabbietta e il gatto mi salta in braccio.
-Si Grattastinchi, si, buono dai.- lo accarezzo sotto al mento dove so che lui ne va matto poi lo rimetto nella gabbietta e usciamo dal negozio.
-Sembra quasi che ti abbia riconosciuto, anche se credo sia impossibile.-
-È un gatto molto intelligente.-
-È un mezzo Kneazle mi pare di capire.-
-Si.-
-Ora bisogna prendere l'occorrente per pozioni, e oh, vuoi una scopa? Giochi a quidditch?-
-No, io non gioco a quidditch e soprattutto non volo.-
-Non ti piace volare?-
-Non amo particolarmente stare in aria, preferisco stare con i piedi per terra.-
-Capisco, molto bene, per di qua, troveremo tutto l'occorrente per pozioni, perché intanto non vai a recuperare penne d'oca e inchiostro, immagino tu sappia dove andare.- annuisco e mi dirigo nel negozio.
Dopo 10 minuti ci ritroviamo.
-Prossima fermata, Madame Malkin.-
-Cosa non va nella mia divisa Minerva?-
-Lo vedrai tu stessa, ma prima.- estrae la bacchetta e mi trasfigura de vestiti babbani, che sono molto simili alla divisa della scuola solo senza simboli.
-Avrei dovuto farlo prima.- entrambe ci mettiamo a ridere ed entriamo nella bottega.
-Minerva, buongiorno.-
-Madame Malkin, Hogwarts per favore.- dice indicandomi.
-Oh certo cara, vieni pure con me.- mi prende tutte le misure e dopo poco stiamo uscendo con le mie divise insacchettate.
Avevo capito cosa c'era di diverso nelle divise, le gonne degli anni 70 erano molto più lunghe rispetto alle nostre, arrivavano sopra al ginocchio, e non avevano le balze, mentre la camicia era la stessa il maglioncino portava i colori della casa sui polsini.
È arrivato il momento di tornare ad Hogwarts, è ormai passata l'ora di pranzo da un po'.
Quando arriviamo nell'ufficio del preside cariche di buste e con Grattastinchi al sicuro nella sua gabbietta troviamo un tavolo con molte prelibatezze.
-Guarda c'è un biglietto.- mi dice Minerva io lo afferro.
-È del preside, dice di mangiare e poi raggiungerlo in sala professori che mi deve presentare agli altri.-
-Allora mangiamo, sto morendo di fame.- mi dice lei e si siede.

L'errore della Giratempo || SnamioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora