6. L'esercito delle 12 Mosche

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A volte ancora me ne dimentico ma questa è l'ultima volta.

<< Gioiaa! Gioiaa! è pronto il pranzo! Non capisco dove finisce sempre quella ragazza! Si fredda tutto, muoviti! Maria nostra figlia non vuole più mangiare? Maria? Uh, bello questo, è nuovo? Maria credo che questa casa abbia bisogno di qualche cambiamento, non trovi? Cambiamo tutti i quadri della nostra stanza e compriamo un altro divano, nero magari, che ne dici? Quadri rossi e blu in camera, magari anche un letto nuovo, con una tastiera sopra i cuscini più comoda, magari cambiamo materasso anche, perchè no! Magari riusciamo a tornare a dormire come un tempo. Vuoi che proviamo a vedere una nuova cucina? chissà che il cibo non venga meglio e riusciamo anche tornare a mangiare come si deve! Dai, tu pensaci... Oh aspetta! Un cane! prendiamo un cane! sì? c'è tanta solitudine ormai qui, stiamo invecchiando mamma, ah-ah. Ho sempre sognato un pastore belga, dicono che sia una delle razze più intelligenti, sai? certo non so quanto possa essergli d'aiuto questo ma... Perchè quel muso lungo, Mari? Ti chiamavo sempre così da ragazzo, ricordi? Mari sono sotto, Mari preparati, Mari muoviti! Mari ti amo. Te lo ricordi? quando ti ho detto 'ti amo' la prima volta? io sì.

Gioiaaaa! è in tavola da un po', forza! Eravamo sotto casa tua, lo sguardo di tuo padre dall'alto balcone incombeva su di noi, giovani ed arrabbiati, lo sguardo del futuro. E così dopo due mesi che uscivamo insieme, mi avvicino alla tua guancia, ti sussuro 'ti amo' timidamente, così come timidamente scorreva il fiume vicino al tuo palazzo. Quasi speravo che il rumore dell'acqua coprisse la mia voce, la paura di amare e amare per paura. Temevo che uscissero dalla tua bocca parole amare come risposta e invece un dolce bacino accostai a fianco del mio nasino. Quello nessun rumore poteva coprirlo. Ti ricordi? Giovani ed arrabbiati, speranzosi e sudati. Ne abbiamo fatta di strada eh? ci pensi mai? ti fai mai un esame di coscienza? rifletti su un dato momento e sul come avresti potuto comportarti? magari meglio, magari peggio?

Gioia per l'amor di Dio! Ti metti mai in discussione? magari sto sbagliando qui, magari quella persona mi ha risposto male perchè le ho fatto qualcosa e non me ne sono accorto? Sono io il problema o lo sono sempre gli altri? Ci pensi mai? Te lo fai un'esame del tuo interno qualche volta? Ti senti una brava persona? Riesci ad uscire da te stessa ed analizzare i tuoi atteggiamenti dal di fuori?

Gioia non farmi alzare e venire in camera tua! Io lo faccio spesso, mi capita spesso, già, spesso. Vabbe, mangiamo, meglio vero? Ehi, ehi... non hai fame? il tuo piatto è vuoto e di un bianco splendente, mi ci posso quasi specchiare! oh, forse è per questo che non ti va di mangiare? ma è bagnato? è bagnato, sì. Perchè piangi? non puoi cibarti delle tue lacrime, lo sai, vero? Ti ho commossa riesumando vecchi ricordi? ohh, hai un cuore così tenero e delicato, io te lo terrò al sicuro Mari, al sicuro, io lo farò... Ma adesso mangia qualcosa, su, mangia con me.

Gioiaaa! sto arrivando! >>

<< No Erry!, non andare, non andare Erry! >>

<< Perchè mi tieni la mano? Tranquilla, vado solo a vedere dov'è finita nostra figlia >> .

<< Erry non andare, ti prego, siediti con me e basta >> .

<< Perchè piangi Maria? Perchè piangi? >>

<< Oh guarda, ma è pieno inverno! mandala via, mandala via, non voglio altre noie, no, non ne voglio altre noie, proprio no... >>

Una mosca! stava mettendo in pratica la sua arte preferita, probabilmente l'esercito delle dodici mosche l'aveva liberata e come rito di iniziazione le avevano assegnato in me la sua prima vittima, ma per ora aveva guadagnato qualche minuto. Stavo ancora parlando a Maria quando il tempo si è fermato, una statua ha preso il suo posto e quando sono riuscito finalmente a guardarla in viso le sue lacrime erano ferme sulle sue guance. La mosca si è paralizzata proprio mentre stava passando davanti al mio sguardo, sembra reale, forse lo è. Esplosioni confuse in lontananza, ma non sta crollando niente, sono nella mia testa. Cado dalla sedia su cui mi trovavo, inanimato nel corpo ma sguinzagliato nell'anima vengo assorbito da un maelstrom diretto alla fonte della vita e ritorno all'inizio, tutto mi è chiaro:

Gioia, tesoro, papà arriva.

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