Brooke aprì gli occhi e la prima cose che vide fu la spalla nuda di Maddalena.
Tutti i ricordi della serata precedente le piombarono addosso.
Si girò sulla schiena e guardò la lampada sul soffitto. Era una lampada vecchia, stonava con il resto della stanza. Il paralume era ricoperto da disegni di fiori viola.
È successo davvero. Sono nel suo letto.
Rimase per un po' a guardarsi intorno non sapendo bene cosa fare. Si sentiva come quando da bambina andava ad un pigiama party a casa delle sue amiche ed era la prima a svegliarsi. Non sapeva mai come gestire la situazione. Aveva sempre voglia di svegliare le altre bambine ma un vago sospetto che forse sarebbe stato meglio non farlo e lasciarle dormire. Quindi si ritrovava a guardare il soffitto in una stanza non sua e per un po' provava a riaddormentarsi. Ma questo non succedeva mai e puntualmente arrivava il momento il cui decideva di fare qualche rumore. Rumori distratti, un colpo di tosse, un gioco che cadeva dal comodino, con l'obiettivo di svegliare le sue amiche che riposavano vicino a lei.
E adesso si sentiva esattamente così. Anche se la situazione era un po' diversa.
Aveva voglia di vedere gli occhi di Maddalena, di vedere la sua espressione appena sveglia, di sentire la sua voce. Quindi iniziò a fare dei momenti nel letto, a rigirarsi tra le lenzuola, a tossire leggermente ma il tutto nella maniera più naturale possibile.
E come sempre funzionò.
Maddalena iniziò a muoversi tra le lenzuola fino a quando il suo respiro si fece più pesante si stropicciò gli occhi con la mano.
«Buongiorno.»
Biascicò avvicinando il viso al collo di Brooke e dandole un bacio.
«Hai dormito bene?»
«Molto. E tu?»
Maddalena annuì e la abbracciò.
Con una mano iniziò a toccare il corpo nudo di Brooke, la sua pancia e i suoi seni.
«Mi piacerebbe restare a letto con te tutto il giorno, ma la vita chiama. Devo andare a fare colazione con Giacomo. Non possiamo rischiare che si svegli prima di noi e venga a bussare alla porta. È il suo compleanno e non potrei semplicemente digli di andare a vedere la televisione.»
Brooke le accarezzò i capelli e le diede un bacio sulla testa. Poi si alzò e cercò i suoi vestiti che erano sparsi ovunque, qualcosa tra le lenzuola e qualcosa invece per terra. Se li infilò distrattamente.
«Stai attenta quando apri la porta. Assicurati che Giacomo non sia in corridoio.»
La sua voce di Maddalena si era fatta improvvisamente seria.
Brooke si assicurò che la casa fosse silenziosa e poi si avvio in camera sua.
* * *
Non riusciva a togliersi il sorriso dal viso. Fece la doccia, si fece la piega ai capelli e si truccò. Avrebbe voluto raccontare quello che era successo a qualcuno, una parte di lei avrebbe tanto desiderato chiamare Ashley e dirle tutto. Ma allo stesso tempo le sembrava sbagliato. Non volevo tradire Maddalena condividendo con qualcun altro quello che avevano fatto nel cuore della notte. O forse voleva semplicemente tenere quel segreto tutto per sé.
Brooke non era l'unica a spruzzare gioia da tutti i pori. Giacomo era estasiato, continuava a saltellare in giro per casa urlando.
«Mancano quattro ore alla mia festaaaaaaa!»
«Mancano tre ore alla mia festaaaaaaa!»
Quando urlò che mancavano due ore la porta di casa si aprì ad entrò Amedeo.
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Il mondo attraverso di te
RomanceBrooke è una ragazza americana di 24 anni che si è appena trasferita a Milano per vivere in una famiglia italiana come ragazza alla pari. Maddalena è una mamma e una moglie che vive una vita apparentemente perfetta. Quando entreranno l'una nella v...