III. The Soldiers And The Couple

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Tre mesi dopo, Harry sentiva di essersi perfettamente integrato all'Emerald.

Ma, probabilmente, è solo la superficie.

Detto così, sembra qualcosa di grave e chiaro a tutti, ma semplicemente ugualmente ignorato, ma vi sbagliate. Era tutto perfetto, in realtà: Harry andava d'accordo con i suoi colleghi e ormai conosceva a memoria il mestiere, serviva come se niente fosse con la stessa velocità degli altri, dedicandosi con precisione al suo quadrato di sala. Gli mancava, uscire, ma le storie che gli avventori raccontavano erano un'ottima distrazione, quando non diventavano un richiamo a girare per i boschi, indisturbato. Aveva assunto i ritmi della locanda e okay, forse le sue mani non erano più lisce e incontaminate, ma stava bene. Andava tutto alla grande.

Soprattutto Louis. Entrambi tendevano a sdoppiarsi, dividendo il loro rapporto tra quando erano soli e quando erano con gli altri, ma non era un grande problema: davanti agli altri camerieri scherzavano, si prendevano in giro, le loro mani erano a distanza di sicurezza e provavano a non isolarsi, riuscendoci. Era una cosa che apprezzava, di Louis, il suo saper stare con le persone e saperle conoscere, senza far sentire nessuno escluso: guardava quella qualità con occhi persi, lo sapeva, ma non gli importava. Importava solo Louis.

Louis, che quando tutti se ne andavano e loro chiudevano si poggiava al suo petto, l'orecchio in ascolto, facendoli dondolare dolcemente mentre gli accarezzava i fianchi e mormorava, stanco, ed Harry si proponeva sempre di fare tutto il lavoro e mandarlo a dormire, ma la risposta era sempre la stessa, a volte mortalmente stanca, altre meno.

''Solo cinque minuti'' mormorava nel suo collo, facendosi stringere meglio. Finivano sempre per essere dieci, ma Harry nemmeno li contava, se ne rendeva conto e basta. Louis, poi, si staccava con una carezza sul fianco e se ne andava a lavorare, sistemando con lui la locanda, in silenzio. Da circa un mese, poi, Louis lo tirava e gli stampava un bacio sulla guancia, lento e delicato, seguito da un dolce: ''Buonanotte''. Harry rispondeva sempre con un mormorio. Tante volte, ed Harry se lo sente, erano stati ad un passo dal far scontrare le loro labbra, durante quel saluto o nei minuti di riposo prima di pulire, di prima mattina o nel riposo del pomeriggio, in sempre più frangenti. Le sue labbra quasi fremevano, ormai.

Tolte le battute che facevano più ridere che altro da parte di Ed, lui e Louis non potevano stare meglio, tra il modo in cui si cercavano e come, soprattutto Louis, insistesse per star steso contro il suo corpo, a dormire, come se niente fosse. Quella visione rendeva il suo cuore cedevole, ma questo non gli impediva di accarezzargli la nuca con la mano e stare anche più di un'ora a vegliare sul suo sonno, come se fosse il suo unico compito. Finiva per addormentarsi, spesso, e passavano il pomeriggio in quel modo, su un divano del salotto. Non avevano mai chiarito perché lo facessero e quella, probabilmente, era la prima incrinatura del loro rapporto, quella zona fumosa tra l'essere amici e lo sguardo di Harry sempre più impegnato a proteggerlo, come se il locandiere potesse scappargli via dalle dita per dispetto. Ma non era la crepa più profonda.

Harry si sentiva sicuro, nell'uscire, o forse si sentiva sicuro nel farlo con Louis, vicino al suo corpo caldo e conscio dell'ambiente del paese, forse voleva solo conoscere la sua famiglia che, a quanto ne sapeva, voleva ancora lo stesso. Louis, al suo contrario, se prima lo rassicurava in continuazione su come non ci fosse nulla di cui preoccuparsi, adesso guardava a quella prospettiva con occhi insicuri, e ogni volta che Harry azzardava un'uscita, gli chiedeva sempre se fosse abbastanza tardi per essere sicuro di non essere seguito. Una volta avevano alzato un po' i toni, su questa cosa, e Louis aveva concluso dicendo: ''Harry, per favore, non posso rischiare con te. Aspetta solo un altro po'.''

Harry aveva ceduto per i suoi occhi lucidi, ma sapeva che aspettare era formalmente inutile, dato che non potevano avere nemmeno un indizio su cosa stesse facendo la sua famiglia, o su chi fosse in pese per loro conto. Probabilmente era una paura stupida, adesso lo sa anche Harry. Per questo esatto motivo, torna all'attacco quel giorno, quando Louis è steso su di lui, dato che non hanno ospiti a pranzo e nemmeno per la notte, e dormicchia davanti al fuoco. Esala:

Running Away ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora