Capitolo 5||inazuma eleven GO

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Ancora turbata dalla notizia mi lasciai cadere scomposta sulla sedia nera di ferro. Spostai lo sguardo da Riccardo a Ryoma,per poi guardate Lucian.

Ma perché?

Perché la squadra dovrebbe separarsi così dopo che hanno superato così tante cose insieme?

Io ho guardato la finale de Cammino Imperiale ed ho visto nei sguardi di ognuno una determinazione incredibile. Per poi non parlare di ogni partita che hanno giocato per qualificarsi. Da lì ho iniziato , più o meno, ad affezionarmi anch'io al calcio e, detto fra noi, era impossibile non farlo visto quanta energia positiva trasmettevano a ogni persona che gli guardava.

La Raimon-parere personale ovviamente-era l'esempio della squadra perfetta. Determinati, uniti e in grado di affrontare i propri problemi loro erano come un vento, una dolce tormenta alla quale non potevi resistere. Era anche comprensibile il loro motivo:avevano paura.

Avevano paura che se avrebbero perso l'amichevole con i Angeli Dalle Ali Spezzate condannerebbero,non solo loro a un calcio ingiusto e corrotto ma,tutti quelli che desideravano praticare questo sport.

《E perché lo state dicendo a me?》chiedo iniziando a giocare con la bustina dello  zucchero ormai vuota.《Avresti voglia-》iniziò Lucian grattandosi la nuca《Di fare parte della squadra?》concluse Aitor con un tono di voce piuttosto annoiato. Quasi non mi strozzai con il thè che stavo bevendo e gli guardai divertita mentre Gabi mi stava dando delle pacche sulla schiena.《Ma, se io non so calciare nemmeno un pallone!》dissi ridacchiando.《Non è vero.》intervene Riccardo fissandomi con uno sguardo neutro.《Oh, no!》sussultai raddrizzando la schiena.《Non farò più uno sbaglio del genere.》scossi la testa incrociando le braccia.《Ma, quella supertecnica ci serve!》gemette lui sbattendo la testa contro il tavolo.《Ho detto di no, Riccardo.》sottolineai sbattendo, invece, i pugni contro il tavolo.《L'altra volta ci avevo lasciato le penne!》

Lui continuò a fissarmi brevemente per poi assumere la mia stessa posizione ma in modo più sexy, ovviamente. 《Sei cattiva!》rispose stizzito mettendo il broncio come un bambino capriccioso.《Ed  ora ti sei allenata di più e con i esercizi dell'allenatore riuscirai a dominarla! Uno!》piagnucolo《Ci serve un solo un giocatore  per arrivare a sette!》Oh, no! Quando fai quella faccia mi  viene di mandarti un pugno e farti arrivare in California.

Mi massaggiai le tempie e sbadigliai, innervosita. 《La mano alla bocca.》mi ammonì e li mandai uno sguardo omicida.《Io..》mormirai per poi guardare tutti che attendevano la mia risposta rigidi come dei pezzi di legno. Mentre fissai il vuoto pensai ai pro e i contro:se non avessi accettato, anche se lui capirebbe, Riccardo ce l'avrà con me per i resto dei suoi giorni. Ma se avessi accettato-e lo so! Sono una maniaca pervertita ma non posso farci niente.-avrei visto Gabriel Garcia senza maglietta.  Oh, sì!  Questa cosa non me la voglio perdere di certo!《Accetto.》《Davvero?》chiese incredulo Ryoma. Annuì convinta mentre lui mi strinse in un forte abbraccio. Mi pietrificai e i nervi iniziarono ad aggitarsi.《Così-dissi con un fillo di voce-mi soffochi!》《Oh, pardon!》si scusò,allontanandosi,e ripresi finalmente a respirare.

《Ok, allora è deciso!》disse etusiasta mio fratello《La squadra è conpleta.》《Domanda.》interrompo la loro felicità alzando un dito《Ci sono altre ragazze nella squadra?》《Beh, apparte le manager c'è un'altra, di ragazza.》lasciai un sospiro di sollievo mentre mi alzai dal tavolo.《Ok, allora. Se non avete più bisogno di me, io andrei!》mormirai mettendo la sedia dritta.《Ti accompagno.》scattò Gabi affiancandomi e il mio cuore iniziò a battere. 《Va bene. Ciao ragazzi!》li salutai prima di uscire dal locale. Il tragitto passò in un silenzio imbarazzante.

Sembrava che ci fossimo messi d'accordo:io guardavo lui, lui non guardava me ed io non guardavo lui,ma lui lo facceva.

Alla fine la mia adorata casa si fecce spazio sul paessaggio che sembrava non avere fine e sorrisi sollevata. Ci fermiamo d'avanti e finalmente i miei occhi incontrarono i suoi. Rimassi lì, imbambolata, a farli lo scanner finché lui non rupe il ghiaccio.《Non farlo.》ringhio《C-Cosa?》chiesi ancora scossa.《Questo.》disse prima di prendere il mio labbro inferiore, che incoscientemente stavo mordendo,fra i denti. Gemetti, senza rendermi conto di ciò che stesse accadendo.《Non posso.》sussurai, prendendolo dalle spalle e allontanandolo.

Si allontanò di poco per poi prendere una ciocca dei miei cappelli e baciarla. 《Non mi interessa, Mikalis. È da tanto che volevo fare questo.》sorrise con lussuria, prendendomi dal polso e attirandomi a lui. Appena le sue labbra si appoggiarono sulle mie un brivido di terrore percorse tutto il mio corpo. Messi fine al contatto fin troppo ravvicinato e lo guardai timidamente. 《Non credo che sia una buona idea.》mormorai scivolando via.

《Perché?》chiese aprendo i occhi che teneva chiusi.《Io..ecco..》ho una paura pazzesca. Avrei preferito dirli ma la paura mi blocco le parole in bocca e chinai il capo mordendomi la lingua.《Giusto.》rise freddamente allontanandosi di qualche passo.《Tu non potresti mai provare attrazione nei miei confronti.》sussurro passandosi la mano fra i cappelli, scompigliandoli. Mi immobilizzai e lo guardai cupamente. Forse questo era il momento di mettere fine a queste dannate illusioni.

《Hai ragione.》mentì spudoratamente《Io non potrei mai provare qualcosa nei tuoi confronti.》marcai quel mai con decisione mentre i occhi si riempivano di lacrime.《Certo! Perché se ti lasciassi andare, quel dannato muro di ghiaccio evaporerebbe?》mi prese in giro, allargando le braccia e guardandomi con uno sguardo gelido che mi fecce sentire una nullità.

《E sai un'altra cosa? Mi sono stuffato di interpretare sempre quei enigmi che spuntano fuori ogni volta che mi avvicino a te.》si girò e mi guardò da sopra la spalla quasi con..odio?《Io mi arrendo.》sputò con disprezzo prima di andarsene lasciandomi lì, vuota e fredda come una pietra.

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Mikalis la ladra del vento divinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora