Capitolo 6||inazuma eleven go

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Entrai in classe in un pietoso silenzio religioso,a capo chino lasciandomi dietro onde di malumore e tristezza.

Lui-da bastardo com'era-accomoagnò mio fratello fino a scuola,e indovinate un po' chi era con loro? Io. A bruciare nelle fiamme della gelosia. E poi non parliamo che intorno a noi si erano radunate ragazze come api intorno a un fiore appetitoso. Grabriel testa di cazzo Garcia scherzava con loro e, quando pensava che non lo guardasi, fissava anche me.

Non sopportavo più questa situazione soprattutto perché mi portava fin troppi instinti omicida. Volevo che ogni singola ragazza che li rivolgeva la parola finisse mangiata da un Gigante.

Il nervosismo era tale che nel girare una pagina del libro di matematica, rischiai di strapparla e ritrovarmela nel mano. Sparati stronzo!

Sì, perché io Mikalis Di Rigo mi ero perdutamente innamorata di lui. Mi mancava il suo sorriso, la sua risata e quei suoi occhi celesti che mandavano a farsi fottere la mia ragione. Lui era perfetto ed io ero una cretina che, nel tentare di fare un gesto eroico, lo avevo perso. Mi era scivolato dalle mani come la sabbia.

Ma, a cosa mi aspettavo? Che si innamorase di me e saremo visuti felici e contenti? Sì, Mikalis! Sogna e spera! Lui era troppo per me e io ero troppo poco per lui. Mi ero illusa rincorrendo un miraggio di un noi che non sarebbe mai esistito. Forse l'unica soluzione era confessare il mio trauma nel stare vicino alle persone del mio sesso opposto. Solo che avevo avuto paura; paura di rivelare il vero motivo della mia distanza. Non volevo opprimerlo maggiormente con il mio problema e ,soprattutto, non volevo assolutamente che lui provasse pietà nei miei confronti.

Gabriel, in un modo o nell'altro, aveva confessato di provare lo stesso sentimento nei miei confronti. Era difficile dimenticare le sue parole e per quanto mi sforzasi a cancellare, le bastarde occupavano dinuovo la mia mente. Nemmeno dormire con mio fratello aveva portato a qualche risultato. E sì, ridete pure! Io, quando ricevo colpi bassi, mi rifugio sempre sotto le coperte di Riccardo e mi appiccico a lui come un koala. Lui non si lamenta ma,quando mi aggito nel sonno-come è successo la notte scorsa-era meglio non strali intorno il giorno seguente.

Il suono della campanella mi risvegliò dal paese delle meraviglie e saltai dalla sedia come una molla. La prossima ora era quella di ginnastica ed io non ero preparata psicologicamente a un Gabi sexy con aggiunta di canottiera aderente. Cosa ho fatto di male per meritarmi questo?

Corrsi-come Levi inseguito da Mikasa-e raggiunsi lo spogliatoio sana e salva. Aprì il mio armadietto e presi lo scambio ma quando lo vidi, sbiancai. T-shirt bianca aderente e pantaloni blu che sembravano mutande. Chi aveva inventato questa roba era sicuramente  un pervertito. A malavoglia iniziai a cambiarmi e raggiunsi gli altri diventando rossa per la vergogna fino alle punta dei cappelli.

《Allora ragazzi!》tuono la voce della prof di ginnastica faccendomi tappare le orecchie. Era una donna sui quaranta con troppa massa muscolare, che indossava sempre vestiti sportivi ed i cappelli ricci erano strinsi in un chignon.《 Oggi giocherete a calcio!》

Pochi secondi dopo nominò due ragazzi per fare le squadre. Io capitai con Gabi, Ryoma e Riccardo e ringraziai calorosamente il Fato sperando che bruciase nei fuochi dell'inferno e non incontrasse mai Sebastian . Strisciai i piedi fino ad arrivare vicino a mio fratello che stava sistemando la fascia rossa sul braccio sinistro.《Ehi!》lo salutai.《Ehi! Stai meglio?》domandò cautamente, cercando un contatto visivo con me. Strinsi le labbra, degludendo.《Diciamo.》brontolai, incrociando le braccia al petto.《Sei pronta per la partita?》《E che dovrei fare?》gemetti, alzando gli occhi al cielo.《Intervenire al momento giusto.》rispose lui, ovvio, prima che la prof fischiasse l'inizio della partita.

Durante il primo tempo non fecci molto. Ero immobile come una statua vicino alla porta scambiando qualche parola con il portiere e quando avevo la palla in possesso Gabi, puntualmente, me la rubava.

Un'altro fischio annunciò la fine del primo tempo. Andai a sedermi sulla panchina e mi massaggiai le tempie per il troppo nervosismo. Quando decisi di alzare lo sguardo dal pavimento, che era diventato stranamente interessante, me ne pentì subito. Una bionda, con forme da urlo, stava pomiciando felicemente e spudoratamente con Gabriel. Per poco non caddi dalla panchina e gli guardai con una smorfia di disgusto. Quando si staccò da lui , quest'ultimo mi lanciò uno sguardo divertito e soddisfatto. Strinsi i denti e i pugni, mimando un 'fottiti' con le labbra.《Lo sto già faccendo!》mi urlò contro e un secondo dopo tutti i sguardi della classe erano su di me. Stronzo, maledetto puttaniero escremento di piccione! Oggi non starò tranquilla finché non ti prenderò a pugni!

Nel secondo tempo decisi di fare su serio e rubai palla a un cretino che mi stava ammirando il seno. Dopo aver superato la difesa-ed era un'impresa titanica, visto che ogni singolo maschio lì dentro con gli ormoni impazziti voleva toccarti il culo-mi preparai a tirare. Peccato però che Gabi si materializzò dal nulla

,peggio di Harry Potter, e li finì addosso.

《Allora ti piace stare sopra, meraviglia?》mi prese in giro faccendo scivolare la mano sulla mia coscia.《Forse sei impaziente nel conoscere il mio migliore amico.》《Se non la smetti-lo ammonì-ti faccio conoscere il mio di migliore amico!》ringhio, indicando il ginocchio posizionato fra le sue gambe.

《Di Rigo! Smettila di dare spettacolo e alzati!》riemerse la prof dall'oltretomba e alzai gli occhi al cielo, soddisfandola.

Durante le altre materie , stavo tremando all'idea di presentarmi agli allenamenti della Raimon. Ero stata una stupida ad accettare solo per un mio vizio e l'idea di tirare un bidone a Riccardo e andarmene a casa diventava semore più allettante.

Gabi mi stava fottendo il cervello. Volevo baciarlo e stare con lui ma, allo stesso tempo, volevo dargli pugni nello stomaco e schiaffi nel viso fino a mandarlo a miglior vita. Ora stava faccendo il menefreghista e il suo obiettivo era farmi pentire di averlo rifiutato. Ma io non mi arrenderó.

Gabriel testa di cazzo Garcia sarà il primo a raggiungere l'inferno; per mano mia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 05, 2015 ⏰

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