Capitolo uno

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«Quello psicopatico di Malfoy»
L'esasperazione di Ginny era alle stelle, erano ormai dieci minuti che camminava in giro per la sala comune, borbottando e urlando di tanto intanto tutti gli insulti che le passavano per la mente.
«Dico, ma come ti salta in mente di tagliare una ciocca di capelli a una ragazza?»
Sfiorò con le dita la parte mancante
«Guarda qua, me li ha rovinati tutti»
Il suo tono, rivolto verso Harry, era alquanto disperato.
Il grifondoro, che ormai stava subendo le lamentele della sua ragazza da quello che pareva essere un tempo interminabile, si lasciò scappare un lungo sospiro, prima di ricominciare a sussurrarle parole dolci che potessero tranquillizzarla.

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Erano passati ormai parecchi mesi da quell'incidente: l'anno si era concluso e con esso anche le vacanze estive.
Ormai i capelli di quella testolina rossa erano tornati esattamente nello stesso stato curato e ordinato in cui Ginny amava tenerli.
Nessun altro dramma, grande o piccolo che fosse, aveva stravolto la vita della giovane. Tutto era perfetto.

Era di nuovo settembre e molti studenti si stavano preparando all'inizio del settimo anno ad Hogwarts.
Non che fosse necessario, chiaro, ma Harry era intenzionato a proseguire con gli studi e aveva trascinato Ginny in questa sua scelta.
A sua volta Hermione aveva trascinato con sè Ron, il quale non era molto convinto di voler superare gli esami M.A.G.O, ma ormai aveva già concluso anche il sesto anno, quindi che senso aveva ora mollare?

«Forza, forza, sbrigatevi! Il binario 9¾ è da quella parte» un gruppo di ragazzini, dall'aspetto spaesato, si accorse a seguire la donna che indicava loro la via giusta.
Harry sorrise al ricordo del suo primo anno, anche lui dovette seguire le istruzioni della madre di Ron per non perdersi.

«Harry!» sentì urlare il suo nome prima di essere avvolto in un caloroso abbraccio.
«Hermione, Ron, come state? Avete trascorso delle belle vacanze?» un sorriso smagliante era stampato sul volto del ragazzo occhialuto.
«Tralasciando la parte in cui Hermione mi ha costretto a studiare in anticipo alcuni argomenti che affronteremo quest'anno dici?» e dopo quell'affermazione Ron ricevette una risata da parte del suo amico e uno schiaffetto sulla nuca da parte della sua ragazza.
«Ti sto solo rendendo il lavoro più facile, così non saremo costretti a passare tutto il tempo in biblioteca» disse incrociando le braccia, quasi si stesse imbronciando.
«Come se ti dispiacesse».



«Forse ne ho trovato uno vuoto» Harry si avvicinò alla porta del vagone, ma prima che potesse aprirla venne interrotto da una spallata proveniente da Blaise.
«Qua ci siamo noi Potter, dì pure ai tuoi amici di levarsi dai piedi» e detto questo svanì all'interno del vagone, seguito da Pansy.

«È incredibile, ogni anno sono sempre più antipatici» Hermione sollevò le braccia in preda all'esasperazione, prima di lasciarsele ricadere lungo i fianchi.
«Sarà meglio che girino alla larga allora, perché se incontro Malfoy lo raso a zero» tutti ridacchiarono nel rendersi conto che Ginny non aveva ancora perdonato il biondino per aver "giocato" con i suoi capelli.
A dire il vero nessuno comprese mai cosa spinse Malfoy a tagliuzzare ciocche di capelli alla povera ragazza, ma il serpeverde era solito fare scherzetti poco divertenti, quindi, tutta la questione venne presto ignorata da chiunque non fosse la diretta interessata.

Il viaggio non sembrò poi così lungo, infondo il tempo passa in fretta quando sei in compagnia delle persone giuste ed Harry si trovava proprio con tutti coloro che amava.
Le risate e le urla provenienti da quel vagone erano così forti che avrebbero infastidito chiunque non fosse stato dell'umore adatto.
E sfortunatamente tra questi c'era Draco, che continuava a rigirarsi sul sedile, ininterrottamente disturbato nel suo tentativo di riposare.
«Cosa ci sarà mai di così divertente?» commentò il biondo stizzito.
«E dai Draco, non vorrai per caso già mettere il broncio, è il primo giorno e non siamo nemmeno ancora arrivati a destinazione» l'intenzione di Pansy era quella di smorzare la tensione, ma quel suo sorrisetto sfacciato non faceva altro che innervosire Draco ancora di più.

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«HAGRID» urlarono i tre amici prima di correre tra le braccia dell'omone che li stava aspettando.
Si sentivano nuovamente felici: come se avessero appena ritrovato la loro famiglia, come se fossero appena ritornati a casa.

Draco roteò gli occhi a quella visione.
I suoi capelli erano spettinati per via del suo continuo cambio di posizione sul sedile del treno.
«Sembra che il signorino Malfoy abbia un diavolo per capello» sussurrò Hagrid suscitando una risata in quei ragazzetti che stringeva tra le braccia.

Tutti e quattro si girarono in direzione di Draco, il quale era intento a spintonare chiunque gli capitasse davanti agli occhi.
«Fatemi passare stupidi mocciosi» e a causa della sua rabbia, un'altra ragazzina rischiò di inciampare e battere la testa.
«Ma sei impazzito? Stavi per farmi cadere» la povera primina cercò di accusare il biondo, ma venne zittita da qualcuno che come lei doveva frequentare il primo anno.
«Quello è Draco Lucius Malfoy, è lo studente più malvagio di tutta Hogwarts» e come per magia i due undicenni sembrarono svanire nel nulla, troppo spaventati da affrontare anche solo lo sguardo del ragazzo più temuto della scuola.

Un sorrisetto si formò sul volto del Serpeverde quando si rese conto di quello che era appena successo.
Si incamminò verso le carrozze che lo avrebbero portato al castello scuotendo leggermente la testa, divertito dall'appellativo che gli avevano da poco affibbiato.
«Sarà un anno interessante»

<3 <3 <3

Benvenut* nella mi stramba testolina!
È la prima fanfiction che scrivo e spero davvero che possa piacervi, anche se critiche, correzioni e pensieri personali sono sempre ben accetti.
Ho un'idea abbastanza carina per quanto riguarda lo sviluppo di questa storia e spero di essere in grado di mandarla avanti proprio come l'ho creata nella mia testa.
Gli aggiornamenti saranno lenti perché con la scuola e tutto il resto non sono sicura di riuscire a trovare una stabilità. Cercheró comunque di far uscire qualcosa ogni settimana.
Grazie a chiunque abbia deciso di darmi un po' di fiducia.
A presto,
Mart

L'inganno è un arma a doppio taglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora