«Sì, sono maggiorenne, vi ho mandato i documenti via e-mail» sbuffai.
«Non li abbiamo ricevuti signorina, è sicura di averli mandati all'indirizzo e-mail corretto?»
«Certo che sì, controllate di nuovo»
Mi sedetti sul letto, mentre dall'altra parte del telefono si sentiva ogni tipo di rumore, gente che parlava, cose che sbattevano e rumore di tasti.
«Mi scusi l'attesa, comunque i suoi documenti sono appena arrivati»
«Grazie al cielo» dissi sciogliendo la tensione.
«Ha già trovato qualcosa?»
«No, per questo sto al telefono con voi da più di un'ora»
«Perfetto signorina Davis, il suo appartamento dove si trova?»
«In periferia, anche quello ho specificato sull'e-mail»
«Ok, ha la patente?»
«Sì»
«Ha un mezzo?»
«Una bici» rido.
«Non scherzi, per favore»
«Non sto scherzando, ho davvero una bici. Se magari mi daste una mano tra qualche mese potrò comprarmi una macchina»
«Ok allora, ho qualcosa a trenta minuti dal suo appartamento, per lei va bene?»
«È perfetto, cosa dovrò fare?»
«La cameriera»
«In un bar, pub o cosa?»
«No, di una persona»
«Ah» sospirai.
«Non si preoccupi, è una brava persona»
«È un uomo?»
«Sì signorina Davis»
«Quanti anni ha?»
«Ventidue signorina»
«Ah ok, pensavo che era qualche vecchio dai sessant'anni in sù" dico sollevata facendo ridere la qualsiasi persona ci fosse dall'altra parte del telefono.
«Allora le confermo l'appuntamento col signor Tomlinson?»
Un po' mi irrigidì quando sentì pronunciare quel cognome.
«Tomlinson?»
«Sì»
«E il nome?»
«Per questioni di privacy non posso diglielo signorina Davis, le chiamate vengono registrate. Allora confermo?»
«Ok»
«Bene, gli ho appena mandato via e-mail l'indirizzo del signor Tomlinson, inizi domani, ah e ho mandato anche una dichiarazione che lui stesso ha riservato per lei, o per chiunque avesse avuto questo lavoro oggi»
«Ok, grazie mille»
«Buona Giornata» rispose chiudendo la chiamata.Posai il telefono e mi buttai immediatamente sul cellulare per contrillare l'e-mail e per poter chiamare subito la mia amica Hannah, squillò giusto tre volte prima di rispondere.
«Stacy?» rispose con tono un po' preoccupato.
«Sì, lo so che non dovrei chiamarti in questi orari, ma hai cinque minuti per me?»
«Certo»
«Quante probabilità ci sono che io diventi la cameriera di Louis Tomlinson?»
«Mi hai chiamato per questo?»
«Rispondi Hannah!»
«Una su un milione»
«Allora sono stata fortunata»
«Ma che stai dicendo Stacy?»
«Ti dico che è così, cioè no, ho avuto un lavoro e farò da cameriera ad un certo Tomlinson, di ventidue anni, di cui per questioni di privacy non posso sapere il nome»
«E cosa ti fa pensare che sia lui? Forse sono solo coincidenze»
«Me lo fa pensare la lettera che mi hanno mandato via e-mail»
«E cosa dice?»
«Te la leggo» dico mettendo in vivavoce la chimata e andando ad aprire l'e-mail. «Dice: 'Ciao, sono felice che tu abbia avuto questo lavoro, voglio che tu sappia delle cose prima di entrare a stretto contatto con me. Allora, non ti ho assunto per farmi da schiavo, l'unica cosa che dovrai fare al posto mio sono il bucato, io sono negato, fare piccole commissioni, solo nel caso io non riesco a farle. Mi serve che tu tenga pulita casa mia quando sarò via per qualche viaggio di lavoro. Mi casa es tu casa, quando sarò assente potrai venire tutte le volte che lo desideri, a patto che venga solo tu ovviamente, ti darò una copia delle chiavi di casa. E per ultimo ma non meno importante, tutto quello che senti o vedi in casa mia resta lì. Dimostrami che posso fidarmi di te e andremo d'accordo, tradisci la mia fiducia e ti faccio fuori.
Ci vediamo presto. L.T'»
«Ok, viaggi di lavoro è troppo per essere una coincidenza»
«E il L.T alla fine? Ne vogliamo parlare?» sclero.
«Stacy, tu non puoi fare la cameriera di Louis Tomlinson»
«Perché no?»
«Ti verrebbe un infarto ogni volta che lo vedi» scherza.
«Lo so, ma ho bisogno di quel lavoro. Ma ti immagini incontro Harry? O Niall? Oddio»
«Lì si che ci resti secca» se la ride.
«Ti lascio al tuo lavoro. A più tardi Hannah»
«A più tardi Stacy» rispose chiudendo la chiamata.
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The Louis Maid |N.H|
FanficQuando Stacy decise di trasferirsi in Inghilterra, non poteva immaginare che un semplice lavoro le avrebbe cambiato la vita. Finalmente il suo sogno di studiare a Cambrige stava per avverarsi, ma la vita di Stacy è sempre stata un disastro, e appena...