"Love of my life, don't leave me
you've taken my love
and now desert me"Ore nove e trenta, sono a venti minuti da casa di Louis, oggi piove, ma fa caldo, il grande Louis Tomlinson farà entrare in casa sua una Stacy Davis tutta inzuppata? Lo scopriremo.
«Buongiorno Stacy» sento dire aprendo la porta.«Louis perdonami ma, sono tutta bagnata» dico togliendomi la giacca.
«Tranquilla Stacy, ho pensato a tutto» mi sorride leggermente. «Vai in lavanderia, cambiati e metti i tuoi vestiti ad asciugare, io ti aspetto qui»
«Grazie Louis, davvero»
«Di niente» mi risponde mentre mi avvio giù per le scale. Mi spoglio buttando i vestiti zuppi dentro l'asciugatrice e mettendo i vestiti che mi aveva preparato Louis, forse un po' grandi per me. «Eccomi» dico tornando in salotto.
«Caspita, ti stanno enormi» ride.
«Fa niente Louis, ma non c'era bisogno di darmi i tuoi vestiti»
«Infatti non sono i miei, sono di Niall»
«COME SCUSA?!»
«Ah» dico piano.«Tranquilla, non si arrabbia mica»
«Bene, allora? In cosa devo aiutarti?» dico sedendomi sul divano.
«Volevo riordinare questi documenti in ordine alfabetico come hai fatto con i miei cd, ed io sono negato in questo, non vado d'accordo con l'alfabeto»
«Non si direbbe Louis»
«Hai fatto un ottimo lavoro in camera mia Stacy, è giusto che io ti ringrazia»
«Ma?»
«Il mio cassetto delle mutande, era in disordine»
«Non mi sembrava opportuno piegare le tue mutande Louis» rido contagiandolo.
«Lo so, ma fa uno strano effetto tutto quell'ordine e le mutande buttate a caso» Non risposi, sorrisi solo.
Louis iniziò a scartare fogli in base a quello a cui si riferivano; album, brani, contratti...mi soffermai sulla cartella M, che stava ad indicare la musica. Spartiti, testi e note mi si presentavano davanti. Alcune erano unite da una graffetta con come parola in primo piano Up All Night e Take Me Home, poi c'era un'altra cartella con scritto 'probabilità'. La aprì per sbirciare e mi trovai davanti un testo, si intitolava You & I, e la lessi con curiosità. «Quella non ha ancora un ritmo» mi interrompe Louis.
«Scusami, non dovevo leggerla» dico posandola.
«Non fa nulla Stacy»
«L'hai scritta tu?»
«Sì, insieme a Niall e Liam»
«Ma scusa, com'è possibile scrivere un testo senza della musica?» domando invasiva.
«A volte capita di appuntare pensieri, che poi si trasformano in testi, ma senza riuscire a trovare la musica»
«Mh, hai una chitarra Louis?»
«Certo, ma non mi sembra il momento di insegnarti a suonarla Stacy»
«Quando ho detto quella cosa mi riferivo a quella elettrica, so come si suona una chitarra acustica» dico sorridendo leggermente.
«Mi stupisce questo Stacy»
«Puoi prestarmi la tua chitarra Louis?»
«È quella di Niall ma, ok vado a prenderla» disse alzandosi e salendo le scale. Rilessi un altra volta quel testo, come a studiarlo, per poter trovare le giuste note che avrebbero accompagnato quelle parole. «Tieni» dice Louis passandomi la chitarra.
La scordai un po', sperando che al proprietario non dispiacia quando se ne accorgerà, e l'accordai sulle note che mi interressavano. La pizzicai un po', cercando di far uscire qualcosa di decente, nel mentre rileggevo il testo e con una matita scrivevo le note sul retro. In tutto questo Louis rimase zitto, fermo immobile sulla poltrona ad osservare ogni mio movimento.
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The Louis Maid |N.H|
FanfictionQuando Stacy decise di trasferirsi in Inghilterra, non poteva immaginare che un semplice lavoro le avrebbe cambiato la vita. Finalmente il suo sogno di studiare a Cambrige stava per avverarsi, ma la vita di Stacy è sempre stata un disastro, e appena...