Il suono della sveglia continuava a rimbombare nella stanza, mi giravo e rigiravo nel letto, ma mi sentivo così "stretta". Fu solo quando aprì gli occhi che realizzai di avere Niall che dormiva accanto a me. Con gli occhi spalancati controllai più volte di non essere nuda, e ammetto di aver controllato che non lo fosse anche lui. «È tutto ok Stacy?» mi domanda all'improvviso.
«Cosa ci fai nel mio letto?» chiedo alzandomi di botto.«Mi hai chiesto tu di restare, non ricordi?»
«No» rispondo portando una mano sulla testa dolorante.
«Quindi non ricordi nulla di quello che è successo ieri sera?» mi domanda avvicinandosi a me.
«Cosa è successo ieri sera Niall?» dico gelando.
«Niente» ride e lo guardo confusa, «Tranquilla Stay, non è successo nulla, davvero»
«Sei un idiota» dico prendendo i vestiti da sopra la sedia e andando verso il bagno.
«Datti una mossa, vi accompagno io in aeroporto»
«Allora mascherati bene, non vorrei imbattermi in una folla di fan in calore» dico lanciandogli una mia sciarpa, «Metti anche quella, solo con il capello e gli occhiali sei troppo sgamabile»
«Così sembro un terrorista Stacy»
«Mettili lo stesso, non ti farò entrare, ci lascerai all'ingresso, non voglio che tu venga sepolto da quel ammasso di ragazzine»
«Gelosa?»
«Assolutamente no»
«Non ti credo» dice avvicinandomi al suo petto prendendomi dai fianchi.
«Non ti avevo ancora dato il buongiorno» aggiunge dopo avermi posato un bacio sulla fronte.«E che buongiorno» dico piano.
«Cosa?»
«NIENTE» rispondo tornando in bagno. Mi diedi una sciacquata e una sistemata nel mentre Niall cercava tra gli sportelli cosa mangiare. Una volta pronta aspettammo che arrivasse Zack e salimmo in auto. Salutai i nonni di Zack con un caldo abbraccio e gli scrissi gli orari in cui potevano chiamarci. Per tutto il tragitto non parlammo granché, ogni tanto vedevo lo sguardo di Zack dallo specchietto, sorrideva ogni volta che tra me e Niall c'era un contatto. Quando arrivammo corse a fare la fila per i bagagli concedendomi qualche minuto da sola con Niall. «Allora ti scrivo appena arrivo»
«Ok»
«Adesso vado» dico quasi ridendo, con quella sciarpa e quel cappello mi faceva troppo rifere. Avevo il cuore a mille, poteva uscirmi da un momento all'altro dal petto. Restai immobile a fissare i suoi occhi per qualche secondo, come se avessi paura di non rivederli più. «Devi andare Stay» mi risveglia dai miei pensieri.
«Sì, ciao Niall» dico lasciando le sue mani e allontanandomi. Ma sentivo come se dovessi fare una cosa prima di andare via, dovevo ringraziarlo. Tornai indietro verso di lui, gli lasciai un bacio sulla gancia e gli sussurai all'orecchio un semplice «grazie» e poi corsi dentro senza ricevere risposta e senza poter vedere la sua reazione a quel tipo diverso di "contatto". Quando arrivai da Zack le nostre valigie erano state timbrate e pesate. Ci dirigemmo verso il gate prendendo prima dell'acqua al bar. Una volta sopra l'aereo avevamo ancora a disposizione dei minuti per tenere i cellulari accesi, scattai un selfie con Zack e la pubblicai su Instagram. Poi misi la modalità aereo sul cellulare e l'aereo partì. Passai le sei ore di viaggio a parlare degli ultimi giorni passati con Niall, poi giocando col cellulare, ogni tanto guardavo la foto di Niall mentre dormiva, gliela avevo scattata di nascosto l'altro pomeriggio quando si era addormentato sul mio divano. Poi ascoltai della musica, ci fu una turbolenza, avevo paura, stringevo forte la mano a Zack, poi passò l'hostess con il carellino e presi della cioccolata, altra turbolenza, la mano di Zack massacrata, altra cioccolata, altra musica, foto dal finestrino, andai in bagno, presi dell'acqua, Zack si è addormentato, gli scatto qualche foto visto che mentre dorme fa delle facce davvero buffe, faccio un selfie mentre lo imito, gli rubo delle caramelle, lo sveglio dicendogli che dal finestrino avevo visto un asino volante, ci casca, mi insulta, due signori ci chiedono gentilmente di fare silenzio, Zack torna a dormire, rivado in bagno, ribevo dell'acqua, ascolto dell'altra musica, risveglio Zack dicendogli di aver visto un ufo, ci ricasca, mi insulta di nuovo, quei signori mi dicono di fare silenzio in modo poco grazioso, mi innervosisco, litighiamo, Zack si scusa per me dicendo che ho un piccolo problema mentale, picchio Zack e mi fermo appena ci avvisano di allacciare le cinture che l'aereo sarebbe atterrato tra pochi minuti. Arrivati in aeroporto trovammo ad aspettarci Will, il vicino di casa dei miei nonni, si era offerto di venirci a prendere lui, reggeva un cartello con scritto «Aspetto Staceyy e Zak da Londra», inutile dire che ridemmo tantissimo alla vista di quel cartello. Una volta in macchina mi misi dietro e andai a levare la modalità aereo dal cellulare, avevo pochi messaggi, qualcuno da Hannah che doveva essere parecchio arrabbiata visto che non ci sentivamo da qualche giorno, uno da Louis che mi chiedeva se fossi arrivata e gli risposi subito. Poi avevo parecchi messaggi da Niall.
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The Louis Maid |N.H|
FanfictionQuando Stacy decise di trasferirsi in Inghilterra, non poteva immaginare che un semplice lavoro le avrebbe cambiato la vita. Finalmente il suo sogno di studiare a Cambrige stava per avverarsi, ma la vita di Stacy è sempre stata un disastro, e appena...