Capitolo 1 ~ Ricordi

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Erano settimane ormai che Elizabeth si sentiva osservata. Sempre. Quando andava al supermercato, a casa, se usciva con Kam, mentre dormiva... Era diventata un'abitudine per lei sentire una presenza fastidiosa che stava sempre all'erta a guardarla.

Una notte si svegliò di soprassalto. Aveva avuto un incubo. Guardò la sua stanza immersa nel buio, quando in quel nero pece scorse una presenza, e si accorse di due occhi verde smeraldo che la fissavano.
«C-Chi sei?» gli chiese timorosa.
«Io... Non sono nessuno. Adesso... Torna a dormire...»
In quel momento, Elizabeth sentì un forte dolore alla testa e poi perse conoscenza.
Si svegliò la mattina dopo nel suo letto.
È stato tutto un sogno...
Continuava a ripetersi.

Si alzò dal letto e si preparò per il primo giorno di scuola. Indossò una canottiera bianca, con sopra una giacca di pelle color porpora che le arrivava appena sotto le costole. Mise un paio di leggings neri con sopra un paio di shorts di jeans a vita alta. Lasciò i capelli mori sciolti, in modo che le arrivassero fino al fondoschiena, tenuti solo da un cerchietto nero con un nastro, e mise in mostra i suoi occhi dello stesso colore dei capelli con un po' di mascara. Lei odiava i suoi occhi. Aveva sempre detto che erano di un colore banale, per niente originale.
Indossò delle Converse All Star alte rosse e partì verso la scuola.
Mentre camminava, incontrò la sua migliore amica Kam, girata di spalle. Corse verso di lei e le coprì gli occhi con le mani.
«Chi sono?» disse cercano di cambiare la sua voce, ma senza successo.
«Dai, lo so che sei Elizabeth!» disse l'amica voltandosi. Elizabeth tolse le mani e fece la finta offesa.
Kam era praticamente uguale a lei, se non per il fatto che era un po' più alta e con i capelli un po' più lunghi dei suoi, infatti le arrivavano quasi alle ginocchia.
Per il primo giorno di scuola aveva indossato una canottiera nera, con delle calze a righe bordeaux e bianche, con sopra degli shorts di jeans come quelli di Elizabeth. Aveva dei manicotti con la stessa fantasia delle calze. Ai piedi portava degli stivaletti neri con poco tacco, ed in testa aveva un enorme fiocco bianco e nero.
Kam era la sua migliore amica da sempre, era l'unica con cui aveva socializzato in quella classe di galline.

Elizabeth si sentiva osservata anche lì, e si voltò, ignorando la sua amica che le parlava. Un ragazzo, da lontano, la stava fissando. Aveva dei folti capelli mori, gli occhi verde smeraldo e delle cicatrici sul volto, che però erano state abilmente ricucite con del filo di sutura nero. Indossava una giacca ed un pantalone di pelle nera ed una sciarpa a righe bianche e grigie. Quando si accorse che anche lei lo stava guardando, distolse subito lo sguardo.
Quegli occhi...
A Elizabeth sembravano familiari, ma si disse che sicuramente aveva visto qualcun altro con gli occhi di quel colore. Dopotutto, al mondo esistono milioni di persone con gli occhi di quel tipo, giusto?
Si risvegliò dai suoi pensieri grazie al suono della campanella, così entrò in classe seguita dalla sua amica. Si sedette all'ultimo banco, da sola, e la sua amica Kam al banco di fronte a lei con il suo ragazzo, Brandon, un ragazzo tutto-muscoli-e-niente-cervello, come diceva lei, con gli occhi azzurri, i capelli biondi e la pelle abbronzata. Insomma, il sogno di ogni ragazza. Ma non quello di Elizabeth.

«Allora ragazzi» iniziò la prof di lettere «Quest'anno avrete un nuovo compagno. Accoglietelo come si deve.» dalla porta entrò lo stesso ragazzo che la stava fissando.
«Ciao a tutti, mi chiamo Liu Woods ed ho diciassette anni, come tutti voi. Spero di integrarmi al meglio con questa classe.» Elizabeth sentì qualche sospiro innamorato da parte delle ragazze della sua classe.
Galline.
La prof continuò a parlare: «Bene, Liu, puoi anche sederti vicino alla signorina Meckert!» Elizabeth alzò lo sguardo dallo scarabocchio che stava facendo sul banco e guardò la prof con sguardo omicida, ma lei non cambiò idea. Il ragazzo si andò a sedere vicino a lei e cercò subito di fare conoscenza: «Ciao sono Liu Woods. Tu sei...» «Elizabeth. Elizabeth Meckert.» rispose senza aspettare neanche un secondo dalla domanda del ragazzo.

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