Capitolo 12 ~ Tradimento

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Eyeless Jack. Le sue mani sui fianchi di Jane, le cui braccia avvolte al collo del ragazzo. Le loro maschere poggiate sul letto. Le labbra unite in un bacio a molto poco casto.
Minuti così, a guardare la scena con gli occhi spalancati e la mascella ormai a terra, fino a quando i due non si staccarono. Jack guardò Elizabeth sorpreso, come se non si aspettasse l'arrivo della sua "ragazza". Jane sorrideva compiaciuta, come se la scena che si stava mostrando sotto i suoi occhi fosse divertente.
Gli occhi di Elizabeth stavano iniziando a riempirsi di lacrime di sangue, che iniziarono a coprire la sua vista, offuscandola e tingendola di rosso.
La rossa girò i tacchi e iniziò a correre via, verso la palestra del Rifugio. Aveva bisogno di sfogarsi, ma non voleva uccidere nessuno.
Entrò nella palestra come una furia, poi prese tre coltelli e si mise in posizione davanti ad un bersaglio. Con tutta la rabbia che aveva in corpo tirò il primo coltello lanciando un urlo liberatorio.

Centro.

Si spostò, andando di fronte al secondo bersaglio. Lanciò anche il secondo coltello, iniziando a respirare affannosamente.

Ancora centro.

Si spostò ancora verso il terzo bersaglio. Ringhiò prima di lanciare il coltello, poi lo scagliò verso il grosso cerchio colorato.

Centro ancora una volta.

«Elizabeth!» la ragazza sentì una voce alle sue spalle.
Si voltò di scatto, con gli occhi che iniziavano a farsi rossi come il sangue e i denti che diventavano più aguzzi, trovando Eyeless Jack che la guardava dispiaciuto sull'uscio della porta nera che conduceva alle scale.
«Cosa vuoi?!» gli disse lei, mentre dai suoi occhi scendevano lacrime rosse di rabbia. Si avvicinò lentamente al ragazzo.
«Volevo chiederti scusa per quell-» la sua frase venne interrotta da un forte schiaffo in pieno viso da parte della ragazza. Sulla guancia grigio scuro di Jack si stava formando una chiazza rosea, che lentamente prendeva la forma di una mano.
«Lasciami sola!» urlò lei, poi iniziò a correre verso la finestra della palestra. Ormai aveva perso il controllo.
«Elizabeth!» Eyeless Jack la stava chiamando, ma lei non lo sentiva, continuava a correre instancabilmente attraverso l'enorme palestra.
Si buttò dalla finestra, mandando in frantumi il vetro. Iniziò a correre fuori dal Rifugio, con il coltello alla mano, incapace di controllare il suo corpo.

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"Ultime notizie: nelle ultime 24 ore scomparse dodici persone in tutta la città di New York. Le case di tutti gli scomparsi sono state trovate sporche di sangue ovunque e con disegni sul muro raffiguranti scritte con il sangue. Analizzando i campioni di DNA, la polizia si è accorta che il sangue usato per scrivere sui muri è lo stesso delle persone scomparse. Si pensa si tratti di molteplice omicidio, commesso dallo stesso killer che si aggira già da qualche mese nella nostra città, di identità ancora sconosciuta. Alcuni testimoni oculari hanno raccontato di aver visto una ragazza bianca sui diciassette anni, con lunghi capelli rossi e occhi dello stesso colore, senza pupilla né iride, completamente sporca di sangue, aggirarsi in modo sospetto per le strade della città. Per la vostra incolumità vi raccomandiamo di rimanere in casa e di uscire solo per necessità vitali. Adesso passiamo la linea al nostro inviato in diretta da-"

Eyeless Jack spense la TV, stanco delle notizie riguardanti Elizabeth. Sbuffò, poi si avviò verso l'ufficio dello Slender, sotto gli occhi sorpresi di tutti.
Entrò nella stanza, trovando l'Operatore seduto sulla sua poltrona, intento a fare qualcosa.
«Slenderman.» disse il ragazzo.
«Si, Eyeless Jack?» rispose l'uomo alto, alzando la testa calva e pallida da un libretto di appunti.
«È ormai da più di un giorno che Heartless Elizabeth è scappata. In tutti i telegiornali parlano di tutte le vittime che ha ucciso. Sta facendo una strage. Devi fermarla e riportarla qui, Slender.» disse il ragazzo, visibilmente preoccupato per la rossa.
«Non posso fermarla. È in Blooder Mode.» rispose l'Operatore. Eyeless annuì a capo basso. La Blooder Mode aumenta la forza e la sete di sangue di ogni killer. Mai far arrabbiare un killer in Blooder Mode «E poi, sta diventando un'abile assassina. Se continua così diventerà più forte anche di Jeff.» continuò l'uomo pallido.
«Va bene. Grazie lo stesso.» Jack fece un leggero inchino, poi uscì dalla stanza. Sbuffò, poi si avviò verso la sua stanza.

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«Finalmente mi sono sbarazzata di quella ragazzina.» Jane si guardava allo specchio «Il mio piano ha funzionato.» sorrise al suo riflesso.
«Non dovrò vederla mai più!» continuò la mora, sorridendo malsanamente. Iniziò a ridere, senza più fermarsi. Non riusciva a controllare la sua risata. Non lo sapeva, non se ne stava accorgendo, ma stava diventando come il suo assassino, come Jeff.

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