«Papà io non ho capito una cosa.»
«Cosa, Ippo?»
«Ma se tu e zio siete innamorati, io ora come lo devo chiamare?»
«Puoi continuare a chiamarlo zio, nessuno te lo impedisce.»
«Forse è meglio, io Simò non ce lo chiamo.»
«Problema risolto allora?»
«Sì, ora mi racconti una storia?»
«Vuoi ancora la storia di mamma?»
«Posso avere quell’altra, per favore?»
«Va bene. Quando sono stato bocciato in terza superiore…»
~
8 anni dopo.
«Io veramente non ci posso credere! Ma cosa ti dice il cervello?»
«Eddai zio. Sei pesante!»
«Ah! Io sono pesante? Tu non hai idea di quello che succederà con tuo padre una volta a casa.»
«Che palle! Con mia sorella tutti sti pipponi mai. Mi trattate sempre come un bambino.»
«Inizia a comportarti da adulto allora. Una rissa nel bel mezzo dell’esercitazione antincendio! Ma io dico… sei completamente impazzito?»
«Quel Fanucci è un coglione e deve imparare a cucirsi la bocca se non vuole che gliela chiudo io.»
«Ma che ha detto di tanto grave?»
«Cose che non deve.»
«Ippo… ti conviene parlare con me prima di arrivare a casa. Con tuo padre non sarà così facile.»
«Oh per la puttana! Ha detto che i miei genitori sono due froci! Contento?»
«È per questo che lo hai preso a pugni?»
«E ti pare poco? Lui non sa un cazzo della mia famiglia e dei miei genitori.»
«Non avresti dovuto comunque colpirlo.»
«Lo rifarei.»~
«Ma ti sei ammattito Filì? Ti ho fatto passare la storia dell'erba, ti ho fatto passare i graffiti a scuola. Ora pure le risse no, che cazzo.»
«Pa’ avevo i miei motivi.»
«Non li voglio nemmeno sentire i tuoi motivi.»
«Fanucci ha detto che i miei genitori sono due froci! Dovevo stare buono buono in silenzio? Col cazzo, papà, col cazzo!»
«Gliel’hai rotto almeno il naso?»
«Penso di sì.»
«Bene! Sei in punizione lo stesso però.»
~«Non avresti dovuto giustificarlo.»
«L’ho messo in punizione, no?»
«Si ma con il sorriso. Non so se vale lo stesso.»
«Oh Simò, alla sua età ho fatto di peggio.»
«È inutile che mi distrai, i baci sul collo non mi faranno cambiare idea. Non sono d’accordo con te questa volta.»
«Questo perché ti concentri sulla questione sbagliata.»
«E quale sarebbe quella giusta? Sentiamo.»
«Oggi abbiamo scoperto una cosa importante. Noi siamo i genitori di Filippo.»
«Beh, l’hai capito solo ora di essere suo padre? Devo spiegarti come funziona la storia di api e fiori, signor professore di filosofia?»
«Ti sfugge ancora il punto fondamentale. Noi siamo i suoi genitori, sei compreso anche tu.»
“Io e te, io e te
a crescere bambini, avere dei vicini.
Io e te, io e te
sdraiati su un divano
parlar del più e del meno.
Io e te, io e te
come nelle favole.”✨E questa era la fine. ✨
Purtroppo ho dei problemi (sto cercando una soluzione) e non riesco a rispondere a nessun commento. 😕
Sono felice che la storia vi sia piaciuta e approfitto di queste righe per ringraziare per tutti i voti/commenti.
Alla prossima. ❤️
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Come nelle favole
FanfictionLo scorrere del tempo. Sentimenti che si evolvono, maturano, cambiano intensità e natura. Gli anni passano, ma qualcosa rimane, nei ricordi, nei pensieri, in una frase, in un gesto. Ricordate però che niente è come sembra. E come dicono i PTN: "Però...